Per il Gela calcio a 5 domani alle 16 la gara casalinga contro la Mistral Meeting Club, seconda in classifica nel campionato di Serie B di futsal (girone H). Ma è una gara che non vale nulla, di fatto, dato che la settimana scorsa i biancazzurri sono matematicamente retrocessi in Serie C1 dopo appena un anno in B. Una stagione lunga tanto quanto l’agonia della squadra. Di ciò che è successo, in campo e fuori, ne parliamo con Mirko Caglià: l’ex capitano biancazzurro ha analizzato quanto accaduto fornendo nel dettaglio i suoi punti di vista.
Caglià, ci dica: che stagione è stata?
«Travagliata. In un campionato nazionale non puoi farti trovare impreparato, ma noi ci siamo fatti trovare impreparati su tutto. Non si è data attenzione a parecchie cose. La fusione tra Ssd Gela e Gela Fc ad esempio non ha fatto altro che ritardare la partenza della nostra stagione. A livello tecnico, tutto è stato scaricato su Enzo Fecondo che non si è trovato nelle condizioni adatte per fare l’allenatore in maniera serena: è stato direttore tecnico, direttore sportivo, allenatore dell’Under 19, dell’Under 17 e ovviamente anche della prima squadra».
Situazioni frutto anche di precise responsabilità societarie.
«Tutto è stato lasciato al caso. Parecchie colpe sono societarie a livello di organizzazione. Anche nel mercato, ci sono stati errori di valutazione: il roster è stato indebolito, avevamo bisogno di maggiore aiuto da parte di più elementi d’esperienza. Non servivano solo due acquisti ma molti di più. Anche a dicembre altri errori, bisognava intervenire subito sul mercato e non aspettarne la fine. Però non è stata una stagione fallimentare».
In che senso?
«Fallimento è quando tu non provi a fare il massimo, io questo non lo posso dire sia per il tecnico che per i miei compagni. Tanti se ne sarebbero andati, invece loro c’hanno messo la faccia, continuano ad allenarsi tutti i giorni e per me sono degli eroi. Prima di essere giocatori siamo padri di famiglia e lavoratori, questo bisognava prenderlo in considerazione durante la costruzione del roster. Ma nessuno, me compreso, immaginava che sarebbe andata così».
Dopo tanti anni, lei ha scelto di lasciare il calcio giocato.
«Ho abbandonato per la mia famiglia, mi dispiace non per l’ultimo posto ma per aver dovuto lasciare i miei compagni e il mio allenatore. Un anno negativo ci può stare, non è la fine del mondo specie se arriva dopo tante vittorie. Ma se il prossimo anno si vuole ripartire, la società deve fare degli investimenti precisi».
Da cosa bisognerebbe ripartire?
«Ci vogliono uno staff tecnico all’altezza e un roster rinnovato. Il vecchio storico gruppo ha fatto grandi cose ma a mio avviso questo è il momento di inserire giovani e giocatori di esperienza che arrivano da fuori, perché a Gela c’è poco purtroppo, pochi ragazzi si avvicinano a questa disciplina».
La maglia biancazzurra e il numero 100, quello delle presenze con il Gela. Domenica scorsa contro l’Unitas Sciacca Raffaele Gambuzza ha scritto un’importante pagina sia a livello che personale che per ciò che riguarda l’intera storia del calcio e dello sport gelese. Perché non tutti possono vantarsi di aver raggiunto le tre cifre con la stessa maglia addosso.
Militanza, appartenenza. «Ho ripensato alla prima volta in cui ho indossato la maglia del Gela, era la Serie C1»: così si è espresso ieri il difensore biancazzurro ospite di “Stadio Express”. Lui sa cosa vuol dire giocare a Gela in categorie ben più importanti e consoni alla tradizione calcistica locale.
«Questa maglia l’ho sposata quando avevo 19 anni – ha raccontato – nel tempo sono tornato più volte, ma per me indossarla è come tornare sempre alla prima volta». E adesso c’è ancora un grande obiettivo da raggiungere, la conquista della Serie D che dovrà passare dalla stretta porta dei playoff. «La partita di domenica prossima contro il Partinicaudace diventa la più importante a questo punto, andremo lì per fare risultato perché il nostro obiettivo è quello di andare direttamente ai playoff nazionali: ce la giocheremo contro tutti».
Parole e musica del “Leone” biancazzurro. C’è ancora tanto da vivere in questa stagione. Il Gela può e deve fare meglio rispetto alla prestazione di domenica contro l’Unitas Sciacca, ma contando sull’esperienza di alcuni dei suoi pilastri sarà possibile inseguire fino in fondo l’obiettivo.
Ottimo debutto per l’Asd Acrobatic Group ai campionati individuali della Federazione ginnastica d’Italia. Incetta di medaglie in quasi ogni categoria di serie nella 1º prova del Campionato individuale di Federazione a Rosolini organizzata dalla Ssd Millennium, in cui hanno partecipato ben 30 ginnaste gelesi.
Ottime le loro prestazioni, dalle Allieve 1 della serie LB3 base alle senior LC3 avanzato. Tante medaglie e tanta gratificazione per il tecnico Fgi Marco Cuvato e gli aspiranti tecnici Marina di Bartolo e Lorenzo Zisa, molto orgogliosi dei risultati ottenuti. Tutte le ginnaste dell’Acrobatic group hanno staccato il pass per accedere alle finali nazionali che si terranno a Rimini.
Prossimo appuntamento a maggio per la 2º prova individuale Fgi, a breve ci saranno anche le finali regionali di ginnastica artistica Csain che si terranno a Salemi: chi si qualificherà potrà accedere alle finali nazionali che si terranno a Cesenatico dal 5 all’8 giugno. In bocca al lupo per i numerosi impegni sportivi.
Una gara tra palla e cerchio, tra emozioni e crescita per le atlete della Gymnastics Club. Un weekend di sfide e soddisfazioni per la Gymnastics Club, che ha visto le proprie ginnaste della sezione ritmica affrontare la gara LB1. In pedana, le atlete si sono misurate con gli attrezzi di palla e cerchio, mostrando tecnica, eleganza e carattere. La competizione è stata intensa, con esercizi di buon livello e un margine di miglioramento sempre più evidente.
Tra conferme e piccoli rimpianti, la squadra ha dato prova di grande crescita, segnale che il lavoro in palestra sta portando i suoi frutti.
Nella categoria Junior 1:
Marta Mangiaracina ha sfiorato il podio, chiudendo al 5° posto: un piccolo errore le è costato il piazzamento tra le prime tre, ma la sua prestazione ha comunque confermato il suo ottimo percorso.
Tra le Junior 2, gara combattuta per Matia Elena Catalano e Rebecca Ardore rispettivamente 12ª e 13ª classificata, che hanno dato il massimo in una competizione di alto livello. Purtroppo, un infortunio ha fermato Castellana Giuliana, costretta a rinunciare alla gara. Per le più giovani, nella categoria Allieve 5, Ruzza Matilda ha chiuso al 14° posto, mentre tra le Senior 1, Aurora Bilardi si è piazzata 7ª, confermando il suo impegno e la sua crescita.
Per la sez Ginn. Artistica i seguenti piazzamenti degni di nota:
Nella categoria LB Avanzato (Allieve 5), *Chiara Bilardi ha conquistato un meritatissimo 2°posto, mentre Giorgia Grech si è posizionata al 5°. Nel livello base (LB) per la categoria Allieve 2, Rebecca Incorvaia ha raggiunto la 6ª posizione, seguita da Diletta Paci all’11°.
Per la categoria Allieve 3, Roberta Moscato si è piazzata al 4° posto, con Amalia Mungiovì e Matilde Morello rispettivamente in 8ª e 9ª posizione.
A guidare le ginnaste in questa competizione sono state le tecniche per la GR **Jlenia Cosenza, Marcella Virgilio e Marika Ascia, per la GAF Ester Greco e Peppe Infurna, sotto la direzione del Direttore Tecnico Valter Miccichè. La loro esperienza e dedizione continuano a essere il motore di una squadra in costante miglioramento. Al di là delle classifiche, questa gara ha messo in evidenza il percorso di crescita di ogni atleta. Ogni esercizio, ogni dettaglio curato in allenamento si trasforma in esperienza preziosa, in maggiore sicurezza sulla pedana.
Il lavoro continua, con nuovi obiettivi all’orizzonte: la Gymnastics Club è pronta a tornare in gara con ancora più determinazione.Prossime gare il 6/4/25 con una gara regionale della FGI e il 12/4/25 in una gara internazionale