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Cgil: “Sanità allo sbando, gestione fallimentare”

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La Cgil provinciale si rivolge al Ministero della Salute ed alla Regione sul tema della sanità. A Gela i reparti chiudono uno ad uno e non ci sono medici neanche per donare il sangue, dichiara di assistere sbalordita a quanto si dice ma soprattutto non si dice sui servizi sanitari della provincia. Ribadisce di essere contraria all’ingerenza della politica nella gestione della salute, ma questo non significa che il tacere, da parte dei politici e delle forze sociali sui (dis) servizi sanitari sia cosa buona.

“Nel nord della provincia si chiedono epurazioni nei confronti di chi ha agito in piena ragione e scrupolo professionale – dicono la Segretaria generale della Cgil Rosanna Moncada ed il segretario FP Angelo Polizzi –  e si tace sui servizi territoriali. Al poliambulatorio di Mussomeli da circa un mese è andata in quiescenza l’unica ginecologa che, dopo la chiusura del reparto di ostetricia in ospedale, era la sola che poteva soddisfare le richieste delle utenti del Vallone, manca il reumatologo e il nefrologo. È stato sospeso, nel silenzio più assoluto il PPI Pediatrico, forse che ci sono patologie meno importanti.

Nel silenzio più totale nel capoluogo, tranne qualche eccezione, assistiamo all’impoverimento professionale del Presidio Ospedaliero S. Elia, che da ipotetico quarto polo sanitario e DEA di II livello è diventato luogo dove è impossibile lavorare e da cui tutti vogliono fuggire, ed in effetti lo fanno, per le pessime condizioni e organizzazione del lavoro ( neurochirurgia, pneumologia, ed altro).

Silenzio assordante pure nel sud della provincia, a Gela  dove l’ultima notizia sul disastro sanitario dell’ospedale  che riguarda lo spostamento dell’unico medico neurologo sul territorio, appare quasi come una constatazione di decesso, nell’aria già da tempo, della neurologia ospedaliera e se consideriamo pure la nota del direttore di anestesia e rianimazione relativa alla sospensione degli interventi programmati per carenza di organico, il disastro è servito!

Non abbiamo ancora elementi per poter affermare che ci troviamo di fronte alla precisa volontà di distruggere la sanità della nostra provincia al fine di arrivare alla privatizzazione di parte dell’offerta sanitaria anche se molti indizi portano verso quella direzione. E, come si dice nei processi, tanti indizi fanno una prova.

Lo stesso territorio copre un bacino di utenza di oltre 100.000 abitanti, a nostro avviso impoverire l’offerta sanitaria a tutte le latitudini significa privare di un diritto fondamentale la popolazione, questo noi non vogliamo permetterlo e lo denunceremo con forza.

In questi anni tutte le ASP hanno affrontato le stesse difficoltà, ma solo da noi registriamo una fuga così massiccia di figure professionali sanitarie, senza prospettive di ricambio perché in tanti preferiscono andare a lavorare laddove ci sono condizioni migliori, basta seguire nelle cronache dei giornali gli annunci, quasi quotidiani, di assunzioni che fanno nelle ASP a noi confinanti, da noi invece si sbandierano le assunzioni di 15 medici al Pronto Soccorso ma si nasconde la circostanza che nove di essi erano già in servizio.

Di tutto questo qualcuno si dovrà pur rendere conto?

Per quanto tempo ancora il presente direttore generale  deve continuare a gestire la sanità della provincia?

Per noi la gestione Caltagirone prima si chiude meglio è!”

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Attualità

Gela nello spot spagnolo di McDonald’s

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Madrid – C’e’ il cuore di Gela nello spot del nuovo panino di McDonald’s pubblicato oggi in Spagna. Un insegnate di Gela che presta la sua idea ed immagine e scorci della città.

Da qualche ora, in tutta la Spagna, è partita la nuova campagna pubblicitaria di McDonald’s, visibile sia in rete che sui maxi schermi delle principali città del Paese. Il nuovo spot parla siciliano. Avrà infatti suscitato stupore soprattutto tra gli italiani all’estero, i siciliani in particolare, che nel video compare Gela.

Perché il volto scelto per rappresentare questa nuova campagna pubblicitaria di lancio del nuovo panino “McExtreme Tutti Pepperoni” è quello di Carmelo Averna, 38 anni, orginario di Gela, da oltre un decennio docente nelle scuole spagnole. Lo spot visibile sui canali social ufficiali di Mc Spagna (246 mila follower solo su instagram) e su youtube, in due versioni (una più breve ed un’altra più lunga) presenta il nuovo panino preparato dalla mamma del gelese Carmelo Averna nelle cucine spagnole di uno dei centinaia di punti McDonald che lo assaggia giudicandolo “molto buono” poco prima di incontrare la mamma e scoprire che a prepararlo è stato lei stessa.

“Per gli italiani la cucina è sacra. Quindi, per convincerli che è “sorprendentemente italiano”, siamo andati a cercare quella ricetta a cui nessuno di loro ha saputo resistere”, si legge nella descrizione dello spot. Una troupe spagnola infatti nei giorni scorsi è stata ospite in città per raccogliere le immagini della città ed immergersi nei profumi della sua cttà.Un breve video in cui grazie alle parole di Carmelo Averna traspare la delicatezza e l’autenticità del suo legame con la sua infanzia trascorsa a Gela, tra profumi, tradizioni e sapori che ancora oggi porta nel cuore.

Averna infatti non è un attore, ma un insegnante che in questo video incarna i valori di autenticità e vicinanza, sempre più centrali nella comunicazione moderna. A rendere il tutto ancora più emozionante, alcune immagini dello spot mostrano scorci suggestivi proprio della città siciliana, il mare, le stradine assolate, i volti delle persone. Un omaggio inaspettato, ma potente, che ha emozionato i cittadini gelesi e l’intera comunità italiana in Spagna. La campagna non si limita a promuovere un nuovo panino, ma diventa un vero e proprio racconto di identità, appartenenza e integrazione della Sicilia.

McDonald’s ha scelto una narrazione in cui tanti emigrati italiani possono riconoscersi: partire, cercare fortuna altrove, ma senza mai dimenticare da dove si viene. La notizia, che sta iniziando a girare anche a Gela, ha suscitato entusiasmo per questa campagna che restituisce dignità e bellezza al concetto di radici, dimostrando come l’identità possa viaggiare con noi, ovunque si vada.

Una bella notizia per la Gela che si candida nel mondo del turismo.

https://www.instagram.com/reel/DIs3c7NgGGC/?igsh=MXJidTh1dzI0NXJhMg==

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L’eredità del Papa alla Sicilia: l’invito a guardare ai più fragili

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Con profonda commozione e sincero cordoglio, la Regione Siciliana si unisce al dolore della Chiesa cattolica per la scomparsa del Papa.

La notizia della sua morte ci colpisce nel cuore. Francesco è stato una guida spirituale illuminata, un faro di speranza, giustizia e umanità in un tempo segnato da divisioni, sofferenze, guerre e disuguaglianze. Con il suo magistero, ha saputo parlare a tutti, credenti e non, con parole semplici e gesti forti, capaci di risvegliare le coscienze e indicare la via del bene comune.

Alla Sicilia, terra che ha amato e visitato, lascia un’eredità preziosa: l’invito a guardare ai più fragili, ad accogliere con misericordia, a costruire una società più giusta e solidale. Che il Signore lo accolga nella pace eterna e che il suo esempio continui a ispirare le nostre comunità.

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Il siciliano Leoluca Pollara nuovo Coordinatore Nazionale del comparto Giovani dell’AIC

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E’ siciliano il nuovo Coordinatore Nazionale del comparto Giovani dell’AIC. Lo ha nominato all’unanimità la Giunta Esecutiva dell’Associazione Italiana Coltivatori (AIC) . Si tratta di Leoluca Pollara un professionista proiettato nel futuro del settore agricolo, in un momento in cui il ricambio generazionale rappresenta una delle sfide più urgenti e strategiche per l’agricoltura italiana ed europea. 

Siciliano, due figlie, laureato in Economia Aziendale, è cresciuto a Corleone, in provincia di Palermo, dove sin da bambino si appassiona all’agricoltura grazie alla famiglia che gestisce da ben quattro generazioni l’azienda Principe di Corleone. Qui Leoluca Pollara ricopre il ruolo di Responsabile Marketing e Vendite di una realtà presente in ben 25 paesi esteri. Dal 2012 al 2014 è stato anche membro del CDA del Consorzio Sviluppo e Legalità che gestisce i beni confiscati alla Mafia della Provincia di Palermo.

È un onore assumere questo incarico e poter rappresentare le istanze dei giovani agricoltori italiani. – ha dichiarato Leoluca Pollara in occasione della presentazione ufficiale – Il mio obiettivo è rafforzare il dialogo tra le nuove generazioni e le Istituzioni, incentivando politiche che sostengano il settore agricolo e ne garantiscano la competitività nel lungo periodo”.

La scelta dell’imprenditore vitivinicolo si inserisce nel quadro della strategia promossa da AIC, volta a incoraggiare le nuove generazioni a investire nei lavori della terra, restituendo centralità alla campagna non solo come scelta di vita, ma come terreno fertile per fare impresa e innovare, nel solco degli obiettivi dell’Agenda 2030.

Il Presidente nazionale dell’AIC, Giuseppino Santoianni, ha espresso piena soddisfazione per la nomina, sottolineando l’impegno dell’Associazione verso le nuove generazioni: “Il ricambio generazionale è una delle sfide più importanti per l’agricoltura italiana ed europea. Sostenere i giovani agricoltori significa investire nel futuro del settore. Con la guida di Leoluca Pollara, il comparto Giovani dell’AIC potrà sviluppare nuove progettualità in grado di rispondere ai numerosi cambiamenti del mercato e alle esigenze di una nuova generazione di imprenditori agricoli. Da aicnazionale.it

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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