Il mare come inizio e fine di ogni atto, liquido amniotico dell’uomo, panacea di vita. Alfa e omega delle storie. E l’ uomo fa giri incommensueabili e si placa dove ritrova il mare. È questo il mare di Domenico Russello. L’ Inner Wheel di Niscemi presieduto da Simona La Rosa ha voluto presentare la sua prima opera ‘C’è sempre il mare’. Perché il mare c’è sempre nella vita, a volte, turbolenta dei personaggi delle sue storie.
L’ Inner Wheel di Niscemi ha voluto portare il profumo di Russello anche dove il mare non c’ è, a Caltagirone, nel giovanissimo club fondato dalla socia e rappresentante del Distretto Marcella Mazzio
Nella cornice della città di Caltagirone, è avvenuto il contatto tra Inner Wheel club di Niscemi presieduto Simona La Rosa e Inner Wheel club club di Caltagirone, presieduto da Ornella Amato , organizzando un incontro culturale di presentazione del libro ‘C’E’ SEMPRE IL MARE’ del giornalista gelese Domenico Russello, che ha introdotto la platea nella lettura della sua opera. Moderatrice della serata Lucia Spata, segreteria Inner Wheel club di Niscemi. relatrice del libro , Adalgisa Runza Vincenti socia del club di Caltagirone. Un incontro che ha rafforzato i rapporti tra i club, che ha testimoniato la sinergia che si crea quando si opera insieme, nell’obiettivo di approfondire la amicizia, vivere momenti di crescita e di servire la comunità, nella consapevolezza che creare relazioni amichevoli fra le socie favorisce il comune proposito di sviluppare l’ideale del “servire” , inteso come motore e propulsore di ogni nostra attività . Alla serata ha partecipato anche la immediate Past Governatrice Laura Assennato Leto, la cui presenza ha testimoniato la sua vicinanza ai club, nello spirito di servizio che l’ha contraddistinta durante il suo mandato e che continua a contraddistinguerla nello svolgimento della sua carica di Past Governatrice In sala la dott.ssa Lara Lodato Assessore alla transizione ecologica e alle politiche scolastiche del Comune di Caltagione Diverse cariche dell Inner Wheel, e distrettuali del Rotary, Presidenti e Segretari del Rotary E del Lions club di Caltagirone . I presenti hanno trascorso un piacevole pomeriggio nella consapevolezza di essere stati arricchiti spiritualmente, in un momento di crescita e di profonda riflessione, su momenti di vita che scorrono e non si ripetono, sul rapporto che ognuno di noi ha con il del tempo e con la bellezza della vita che ha portato a concludere il lavoro svolto dai club con una frase.
Una targa e’ stata consegnata dalla madrina al club di Caltagirone, Marcella Mazzio per testimoniare la sua vicinanza al club da lei fondato.
“Sono le azioni che contano. i nostri pensieri, per quanto buoni possano essere, sono perle false fin tanto che non vengono trasformati in azioni. sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo». Gandhi
L’11 gennaio per Butera è un giorno storico, assai significativo, non solo sul piano della fede ma anche per le sorti della città. Infatti, in quel giorno, nell’anno 1693, la Sicilia venne devastata da un grande terremoto che sconquassò l’isola, distruggendo 14 città della Val di Noto, tra cui Siracusa e Augusta; la Noto odierna è stata ricostruita in un sito differente da quello anteriore al 1693. La terrificante onda sismica distrusse, inoltre, la Val Demone provocando la morte di 60.000 persone e ripercuotendosi perfino in Val di Mazara.
Si narra: All’unnici di jnnaru a vintun’ura, si vitti e nun si vitti Terranova e si nun era pi Maria, la Gran Signura, sutta li petri fussi Terranova. Sulu Vutera nun appi paura ca c’era santi Roccu cu la bannera. Si tratta del primo miracolo di san Rocco, che difese la città dalla violenta ondata sismica che seminò distruzione e morte in tutte le altre parti dell’isola, mentre Butera ne usciva incolume e salva. Subito, il popolo attribuì il prodigioso portento al santo taumaturgo, proclamato protettore della città appena dieci anni prima e precisamente il 18 aprile 1683, domenica di Pasqua.
La ventunesima ora corrisponderebbe alle ore 15, cioè le ore 3 del pomeriggio, ora IX presso i Romani, poiché dal Medioevo in poi prevalse l’uso ebraico e dei popoli orientali (con calendari lunari o lunisolari) di considerare la durata del giorno dal tramonto del sole al tramonto successivo. Solo all’inizio dell’Ottocento sarà ripristinato anche nel nostro paese il metodo romano di contare le ore partendo dalla mezzanotte.
Nella suddetta ora, infatti, sono stati suonati trenta rintocchi di campane a mortorio e sono state sparate delle bombe a salve per ricordare quell’ora funesta a tutti i cittadini, ovunque essi si trovassero, sospendendo ogni cosa per fermarsi in piedi in un profondo e religioso silenzio.
Pertanto, dall’11 gennaio 1693 ad oggi, ogni anno, in questo giorno, i buteresi festeggiano una terza volta il santo patrono, ricordiamo che Butera celebra l’ottava della festa il 23 agosto. Stamane, 11 gennaio 2025, dopo la santa messa, il parroco don Emiliano Di Menza, ha esposto il Santissimo Sacramento con turni di adorazione fino alla solenne Concelebrazione Eucaristica vespertina, presieduta dal nostro vescovo, mons. Rosario Gisana, con la presenza di tutto il clero cittadino, delle Autorità Civili e militari, della Deputazione di San Rocco, di tutte le associazioni, di tutti i comitati-festa, della Confraternita del Glorioso Patriarca San Giuseppe e con massiccia partecipazione dei buteresi. Nell’omelia, il vescovo ha esortato i presenti non solo ad attingere alla fraterna intercessione di san Rocco e dei nostri cari defunti, anche se non sono innalzati agli onori degli altari, ma ad essere nello stesso tempo intercessori ed intercedenti a favore degli altri. Al termine della celebrazione, è stato intonato il Te Deum ed è stata impartita la benedizione eucaristica con la distribuzione del pane. Inoltre, sono stati ammessi a far parte della deputazione tre persone, di cui un adulto, un ragazzo e un fanciullo. Il tutto si è svolto presso la Chiesa di San Francesco, essendo il Santuario San Rocco chiuso per il protrarsi dei lavori di restauro. È stato un giorno di ringraziamento, di riconoscenza e di gratitudine a Cristo Signore, ma anche di profonda meditazione. È questo, quindi, un avvenimento storico impresso indelebilmente nella coscienza del popolo buterese. Infatti, gli anziani, i nonni e i genitori raccontano di generazione in generazione, ai ragazzi, ai nipoti e ai figli il terribile episodio e come il santo protesse la città.
‘Le stelle di finanziamenti’ del M 5 S continuano a fioccare e non riguardano solo gli spettacoli di Gela.
Adesso tocca anche a Butera nel nuovo momento politico inaugurato nel 2025 con novità e frizioni dell’ultim’ora.
La finanziaria 2025, su input del deputato a 5 stelle, Nuccio Di Paola ha previsto una somma di 150.000 euro destinata, secondo l’agenda regionale, alla rigenerazione urbana.
La rigenerazione urbana è l’insiemecdi iniziative il cui scopo è promuovere l’inclusione sociale e l’efficienza energetica nelle città. Queste iniziative si traducono in progetti e investimenti volti a recuperare beni sottoutilizzati e a ridistribuire le opportunità, aumentando la prosperità urbana e la qualità della vita.
Gli obiettivi chiave del rinnovamento urbano includono il successo dello sgombero delle baraccopoli e la riqualificazione fisica – anche di edifici pubblici e residenziali – che tenga conto di altri elementi, come la conservazione del patrimonio. Un altro modo per definire la rigenerazione urbana è come un approccio alla pianificazione urbana che cerca di risolvere i problemi sociali ed economici che affliggono un’area urbana.
“Un’ennesima constatazione tangibile- ha commentato il sindaco di Butera, Giovanni Zuccalà – che l’impegno politico è orientato verso lo sviluppo del territorio e non segue logiche pariocolaristiche e parziali. Per questo non poco che rendere grazie all’onorevole Di Paola per aver dato il suo contributo per la rigenerazione urbana di Butera che ne ĥa tanto bisogno.
Useremo questo finanziamento, che cade a fagiolo, per il restyling delle zone del centro storico”. Da troppo tempo si attendeva una ristrutturazione del cuore della Butera antica.
Un tocco in piu’ che rendera’ la cittadina medievale la ‘chicca’ architettonica della provincia nissena e della Sicilia in generale.
Installate in via Pisa le prime tre bacheche che ospiteranno le opere realizzate nell’ambito del progetto “Il manifesto della vita”, promosso da Farm cultural park con Civico 111 per “Ué – Eventi urbani”.
Sono esposte al momento le opere degli artisti Azzurra Messina, Luciano Modica, Lorenzo Romano e Vanni Vaps. Si tratta di una Preview: la Call for artist si è chiusa ieri, 9 gennaio, ed è stata un successo con decine di partecipanti anche dall’estero. Ad inizio febbraio l’inaugurazione ufficiale, i pannelli verranno aggiornati con i manifesti d’arte ogni 40 giorni circa.
Presenti questa mattina in via Pisa l’assessore alla cultura Viviana Altamore, la presidente del consiglio Paola Giudice, i referenti della rassegna “Cori – Christmas edition” all’interno del cui programma s’inserisce l’iniziativa ed il responsabile della Sp group Giuseppe Paolello che ha realizzato le prime tre bacheche.