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Catania: “dal Governo importante sostegno all’agricoltura”

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«Le misure messe in campo dal ministro Lollobrigida e quindi dal governo Meloni a sostegno dell’agricoltura sono un importante sostegno a un settore fondamentale per la nostra economia». Lo afferma Giuseppe Catania, deputato regionale e vicepresidente della Commissione Attività produttive, commentando il via libera dal Consiglio dei Ministri al relativo decreto e aggiungendo: «Proprio con questo obiettivo noi di Fratelli d’Italia avevamo presentato una mozione qui all’Ars, consapevoli- come ha sottolineato il nostro capogruppo Giorgio Assenza- che era necessario prendersi carico con tempestività delle difficoltà di numerose aziende agricole danneggiate economicamente dalle avverse condizioni climatiche e dalla crisi idrica».

«Pertanto accogliamo con grande soddisfazione la sospensione delle rate dei mutui, i ristori per i frutticoltori che hanno subito danni, il via libera al registro telematico dei cereali e l’aumento dei fondi per Agea per velocizzare le procedure di pagamento- aggiunge Catania- In particolare l’articolo 1 del decreto del CDM contiene una misura molto importante: le imprese agricole che nel 2023 hanno subito una riduzione del volume d’affari pari almeno al 20% rispetto all’anno precedente, previa presentazione di un’autocertificazione possono avvalersi della sospensione per 12 mesi del pagamento delle rate dei mutui e degli altri finanziamenti a rimborso rateale, anche perfezionati tramite il rilascio di cambiali agrarie, in scadenza nel 2024, stipulati con banche, intermediari finanziari e altri soggetti abilitati alla concessione di credito in Italia. Possono beneficiare delle misure le imprese le cui esposizioni debitorie non siano, alla data di entrata in vigore del decreto legge, classificate come esposizioni creditizie deteriorate».

Inoltre, Giuseppe Catania sottolinea: «L’articolo 5 del Decreto si occupa del Registro telematico dei cereali, in stand by da tempo, la cui entrata in funzione è stata chiesta a gran voce dai cerealicoltori per tentare almeno di limitare le importazioni dal Mar Nero. Le aziende agricole, le cooperative, i consorzi, le imprese commerciali, le imprese di importazione e le imprese di prima trasformazione che acquisiscono, a qualsiasi titolo, cereali dovranno registrare sul Sian le operazioni di carico e scarico trimestralmente effettuate.

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“Centrodestra misogino ostacola la parità di genere”

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La Sicilia è ostaggio di un Centrodestra misogino che ostacola la parità di genere nelle giunte comunali”. Lo dicono le deputate del Partito Democratico Siciliano, Valentina Chinnici ed Ersilia Saverino, commentando l’esito del vertice in cui la maggioranza non ha trovato l’accordo sulla proposta di legge, in discussione all’Assemblea Regionale Siciliana, che prevede il 40% di alternanza di genere nelle giunte comunali. 

“La Sicilia – spiegano – è l’unica Regione italiana a non avere ancora una norma che regoli in maniera adeguata la rappresentanza femminile nelle giunte comunali. La nostra proposta, che il Partito Democratico ha portato avanti con forza, mira a colmare questo vuoto e a garantire pari opportunità per tutte le donne siciliane che desiderano partecipare attivamente alla politica. È una battaglia di giustizia, di modernizzazione e di parità, che il centrodestra ha scelto di ostacolare con una visione miope e conservatrice”.

“Le donne siciliane – continuano Chinnici e Saverino – sono stanche di aspettare. Hanno il diritto di vedere riconosciuti i propri talenti e la propria capacità di contribuire alla vita politica, amministrativa e istituzionale. La politica deve rispecchiare la realtà sociale e culturale del nostro tempo, dove la parità di genere non è più un optional, ma un valore irrinunciabile”.

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Donegani:”Pd e M5s in stato confusionale con un progetto ambiguo e incoerente”

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Modello Provincia? Modello Regione? No Modello Confusione: la pensa così il segretario regionale di PeR Miguel Donegani commentando la riunione voluta dai vertici regionali di PD e M5S di sindaci ed amministratori alternativi a Schifani.

“Parlare di un’alternativa al governo Schifani avendo in giunta due forze politiche organiche al governo Schifani- dice Donegani- è la dimostrazione, ove ce ne fosse ancora bisogno, di un evidente stato confusionale. Come PeR siamo reduci da una manifestazione regionale di grande successo, che sta mettendo in campo un nuovo modello, realmente progressista e riformista, serio e coerente, fatto da forze politiche e movimenti che sono alternativi, nei fatti e non a parole, al centro-destra a Palermo, ma anche nelle città”.

” Una competizione elettorale, quale quella provinciale, che non vede la partecipazione diretta dei cittadini, già non ha credibilità, riconoscibilità e investitura popolare. Di sicuro questi atteggiamenti ambigui e poco chiari di talune forse politiche allontanano ancora di più i futuri elettori, rafforzando il partito degli astensionisti, ovvero di nostri concittadini che preferiranno stare a casa, pur di non votare questi metodi e queste incoerenze”- aggiunge

“PeR continua il suo progetto alternativo al centrodestra in Sicilia – sottolinea- con la consapevolezza di misurarsi in competizioni elettorali nelle quali saranno i cittadini a scegliere i loro rappresentanti, proponendo una proposta seria, credibile e coerente senza ambiguità e schizofrenie politiche, progetto che a Gela alla prima uscita elettorale come PeR ci ha consentito di superare agevolmente lo sbarramento del 5% e superando abbondantemente il 6% diventando la seconda forza del campo progressista, superando i 5 stelle, progetto altresì che ci ha dato stima e radicamento in provincia ed in Sicilia grazie alla coerenza e alle proposte che abbiamo anteposto all’appartenenza (quell’apparenza becera che ti chiede a chi appartieni e non cosa sai fare) preferendo invece il merito, la libertà, l’autonomia che invece dovrebbe sempre anteporre i cittadini alle alchimie ed ai giochini politici che sono ormai stantii e che parlano in linguaggio arcaico ed obsoleto”

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Dalla convention Gela parte l’alternativa al governo Schifani costruendo il “campo Sicilia”

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Un’altra Sicilia è possibile: è il tema scelto per partire da Gela a costruire il progetto politico di chi non si rivede nel centrodestra. I lavori al teatro Eschilo sono stati aperti dall’on Nuccio Di Paola coordinatore del M5S. ” È stato difficile vincere a Gela partivamo da perdenti e noi siamo oggi perdenti su ogni libero consorzio e città metropolitana perché domina il centrodestra con il governo regionale. Con tutte le difficoltà del caso stiano cercando di lanciare un segnale: noi le decisioni le vogliamo prendere in modo.partecipato per scardinare chi i candidati li impone dall’alto. Da noi sindaci e consiglieri sceglieranno insieme.Dobbiamo costruire il campo largo? Il centrosinistra? Lo chiamerei campo Sicilia dove chi vuole aggregarsi per l’ alternativa è benvenuto.

Anthony Barbagallo segretario regionale del Pd ha detto : “Aspettiamo elezioni provinciali da 12 anni.C’è stata una melina insopportabile del centrodestra per non votare.Noi oggi dobbiamo dare voce ad un mondo quello degli Enti locali che ha tante fragilità”.

La parola è passata al sindaco Terenziano Di Stefano

” È giusto ripartire con l’ascolto degli amministratori sono lasciati soli al loro destino. Il centrodestra da un lato illude con decreti di finanziamento dall’altro non dà nessun supporto. Dobbiamo essere più maturi e accoglienti e mettere da parte frizioni se no la partita non si può giocare. Ci sono tanti civici, tanti partiti contro governo regionale e non dialogano con noi e non possiamo non accoglierli. Noi abbiamo costruito il progetto Gela domani deve essere il progetto Sicilia”

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