Sono stati veramente in tanti i partecipanti al casting promosso dalla GV Movie Production per il film di prossima realizzazione “Cara mamma, caro papà”.
Giovani e meno giovani, ragazze e ragazze, bambini e bambine provenienti da Palermo, Castelvetrano, Catania, Agrigento, Modica, Ragusa, Scicli, Augusta, Licata, Niscemi, lo scorso 31 ottobre si sono dati convegno presso la “Libreria Orlando” per ottenere un ruolo o una particina, o magari assicurarsi semplicemente una comparsata nel progetto del regista Gianni Virgadaula, che nel quarantesimo di carriera si appresta a vivere una nuova avventura cinematografica.
Dice il cineasta: “Tengo molto a questo film che parla di famiglia, di fede, di valori perduti, in un momento storico in cui il mondo sembra stare andando in direzione opposta. Credo che noi gente di cinema abbiamo il diritto-dovere di lanciare l’allarme. Di dire come il mondo che ci raccontano oggi sia un mondo falso, ipocrita, immorale, che si regge sul potere, sul danaro, sulla cattiva politica, sulla corruzione, sulle ingiustizie sociali. Il problema sta nel fatto che ci sono molte connivenze, assurde complicità, anche da parte di chi dovrebbe difendere i sani principi che sono alla base delle nostre radici cristiane e della nostra civiltà, traditi in alcuni casi proprio da chi dovrebbe formare ed educare i giovani. Così accade che in un liceo della Toscana un dirigente scolastico impedisca ai propri studenti di augurare il “Buon Natale” ai propri amici. E sappiamo pure di sacerdoti che per non offendere i musulmani impediscono l’allestimento del Presepe. E poi chi porta nelle scuole le teorie “gender” tendenti ad indottrinare e confondere l’orientamento sessuale dei ragazzi. E si potrebbero fare mille altri esempi di queste “vigliacche iniziative”, che trovano scarsa resistenza e colpevoli silenzi. E fra i colpevoli metto pure quei registi che pur dichiarandosi contrari a certe politiche, non hanno poi il coraggio di realizzare opere coerenti con il loro pensiero. A volte anche per potere continuare a lavorare e non vedere stroncata la propria carriera. E in questo c’è pure da capirli, perché in fondo, non è vero che viviamo in un Paese libero. In ogni caso è veramente notevole l’interesse e il sostegno che il film sta riscuotendo da parte di aziende, istituti, associazioni di volontariato, che hanno compreso l’importanza del progetto e l ‘ampia visibilità che esso è destinato a riscuotere in ambito nazionale”.
“Cara mamma, caro papà” verrà girato in buona parte a Gela, con il patrocinato della Diocesi di Piazza Armerina, del Centro Aiuto alla Vita, dell’Unione Cattolica Stampa Italiana, del Museo del Cinema “Pina Menichelli”, della Scuola di Cinematografia “Paolo VI”, dell’ Associazione culturale “Auriga”. L’inizio ufficiale delle riprese verrà annunciato in conferenza stampa a metà novembre,