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Castellana (M5s) esulta per i fondi giunti dalla Finanziaria e vede segnali positivi di ripresa

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Grazie all’azione congiunta del Movimento 5 Stelle locale e della deputazione regionale 5 Stelle , Gela risolleverà le sorti della comunità e dei propri cittadini.
Grazie all’azione politica dell’Onorevole Nuccio Di Paola il Comune di Gela può contare su diverse risorse finanziarie per avviare numerosi progetti destinati alla città: Interventi che vanno dalla cultura come le somme destinate al Museo del Mare, e al Teatro Eschilo; interventi sulla sicurezza con somme per la videosorveglianza; somme per migliorare la sanità locale (con l’elipista) e fondamentale il contributo per i comuni in dissesto sopra i 25 mila abitanti.

Questo rende noto in un comunicato il capogruppo pentastellato Francesco Castellana.

“Come Capogruppo consiliare del Movimento 5 Stelle e componente della commissione cultura – dice- mi ero rivolto all’On. di Paola affinché individuasse gli strumenti finanziari necessari per il completamento del museo del mare.
Grazie al suo impegno in finanziaria le somme regionali quasi 500 mila euro saranno destinate per il completamento dell’opera museale e i gelesi e non solo potranno fruire di un’eccellenza unica.Spaziamo via qualsiasi polemica in questi giorni sollevata in città da parte di chi non conosce e non comprende il ruolo e il rapporto democratico tra le forze di maggioranza e di opposizione. Non condividere le idee del Governo Regionale e della maggioranza di destra ma praticare una sana opposizione può determinare comunque il perseguimento di risultati positivi per i territori della nostra Regione.
Chi pensa il contrario forse dovrebbe andare a scuola di formazione politica per comprendere l’arte nobile della politica, in uno spazio di sana dialettica politica tra maggioranza e opposizione”

A fine anno 2024, seppure per un tempo limitato dall’inizio dell’amministrazione di Stefano, supportata dall’asse M5S – Dem e Civici, il capogruppo del Movimento 5 stelle cerca di fare una analisi di chiusura dell’anno che ormai volge al termine, strumento necessario per dirigere lo sguardo al nuovo anno che sta per arrivare.
Un resoconto parziale assolutamente positivo che ci vede proiettati verso un nuovo anno che già rileva segnali positivi per la ripresa della nostra città. Con questi segnali così positivi e con questa azione di governo della città, il 2025 sarà un tempo di risanamento e rinascita a 360 gradi per tutta la città. Gela merita di essere protagonista.

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Cronaca

Comune in dissesto e riscaldamenti nelle scuole accesi h24

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In un Comune in dissesto dove le risorse economiche sono limitatissime non è edificante vedere che i riscaldamenti delle scuole dove funzionano, sono lasciati accesi h24. Oltre al danno economico per i contribuenti abbiamo un danno ambientale non indifferente.

La segnalazione viene dal dirigente e vice segretario regionale del laboratorio PeR ing.Pellegrino Cannizzo

” Chiediamo che l’amministrazione si attivi per attivare dei temporizzatori evitando lo spreco di risorse. Ci risultano segnalazioni da parte dei dirigenti scolasticki nella stessa direzione.

nella foto: l’ambiente caldaia della scuola Pirandello

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Cordaro difende l’assessore Franzone

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Caso Franzone – Cracolici: a difesa dell’assessore scende in campo Giulio Cordaro suo compagno in quella battaglia per portare fuori Gela da Caltanissetta.

“Qualche amico del centrodestra – dice Cordaro – contesta il fatto che l’assessore Franzone sia stato presente all’incontro col Presidente della Commissione Regionale Antimafia, Cracolici. Questo perchè Cracolici, nel 2011, affossò illegittimamente la proposta di legge popolare per la Provincia di Gela. Sull’arroganza e sull’ignoranza (da lui stesso ammessa) di Cracolici non ho dubbi e non ce ne dimentichiamo. Ma una cosa è il deputato Cracolici, un’altra è il suo ruolo istituzionale che lo ha portato a Gela. Bene quindi ha fatto Franzone ad essere presente, anche lui nel suo ruolo istituzionale di assessore. Tutto il resto sono solo chiacchiere da bar. Quello che pensavamo di Cracolici (ed ancora pensiamo) è chiarito in questo articolo del Corriere di Gela da me scritto nel 2011 link:http://www.corrieredigela.it/leggi.asp?idn=CDG121627&idc=2

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La memoria corta dell’assessore Franzone e del Pd

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L’Amministrazione Di Stefano controllata a vista ed ogni occasione è buona per mettere in evidenza errori e incoerenze nell’azione corale o dei singoli componenti. Stavolta i riflettori sono stati puntati sull’assessore Filippo Franzone e la battaglia condotta per portare Gela fuori dal Libero Consorzio di Caltanissetta che avviò in testa ad un gruppo civico 11 anni fa e che ora è stata ripresa con una delibera di Giunta da lui proposta con cui si è affidato un incarico legale contro la Regione che ha affossato il referendum del 2014. Due giorni dopo Franzone era seduto da assessore in aula consiliare con colui che anni prima aveva accusato pubblicamente per aver ucciso la democrazia cancellando il sogno di Gela di uscire dal Libero Consorzio di Caltanissetta per migrare alla cittá metropolitana di Catania. Vero è che l’accusato cioè l’esponente PD Antonello Cracolici ieri era a Gela in altra veste cioè di presidente della Commissione Antimafia ( non c’era la commissione) ma lo era anche come vertice del Pd siciliano. Ma è legittimo far notare che la veemenza delle accuse che Franzone lanciò verso di lui in quegli anni avrebbero imposto, per ragioni di opportunità, una sua assenza dall’aula.

Franzone dalla memoria corta era invece presente e questo ha fornito l’occasione ai suoi avversari di pubblicare le sue dichiarazioni di quegli anni dirette senza peli sulla lingua contro Cracolici.

A farlo sui social sono stati due esponenti forzisti cioè Carlo Varchi che in quegli anni era impegnato accanto a lui in quella battaglia prima di rompere i rapporti e Enzo Cirignotta anche lui sostenitore dell’azione del gruppi Franzone. Entrambi accusano l’assessore oggi di incoerenza o come minimo di azioni inopportune.

In quegli anni le accuse erano rivolte pure verso l’on Arancio deputato all’Ars. Ma il tempo cambia le cose e in politica tutto può succedere.Così Franzone oggi è in Giunta a braccetto con il PD guidato da Arancio e il PD ha dimenticato il suo no secco alla battaglia di Franzone e ha votato la delibera sull’incarico legale contro la Regione. Se lo ha fatto perchè crede che non si caverà un ragno dal buco è ancor peggio.Si avalla la tesi di una delibera che è servita solo a pagare una cambiale elettorale a Franzone con i soldi pubblici impegnati in un momento di dissesto finanziario e in un’azione giudizia non obbligatoria. In tutte queste polemiche il dato certo è che la città non sente più quella battaglia, sono accadute tante cose nel frattempo e divorziare da Caltanissetta non è più un argomento attuale come nel 2014 in città se non per Franzone e il suo gruppo.

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