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Casciana a Sammito:”accuse infondate”

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Vincenzo Casciana (FdI) replica al presidente del consiglio Sammito che ha messo in discussione   la sua conduzione in aula dell’ultimo Consiglio Comunale.
Sammito ha parlato di accanimento contro l’amministrazione e di conduzione inopportuna
” Io ho applicato il regolamento consiliare – replica Casciana – seguendo  le norme che sono chiarissime e  le horispettate.Potrebbe essere utile che tutti lo consultassimo.Forse qualcuno preferirebbe che le regole non vengano rispettate.Il  mio ruolo come Presidente del Consiglio comunale facente funzioni mi imponeva una visione super-partes che ho cercato di rispettare nelle scelte assunte in aula .Quanto dichiarato dal Presidente Sammito nei miei confronti  è assolutamente da stigmatizzare.Gli interventi inopportuni volti, soprattutto in questo ultimo periodo, non ad essere istituzionalmente corretti ma a cercare la polemica politica sono atteggiamenti, duole dirlo, che coinvolgono  anche chi dovrebbe mantenere in Consiglio, nei toni e nelle forme, un senso di correttezza istituzionale ma non vi riesce. Il Presidente del Consiglio Comunale non è stato moderatore della situazione e, ancora peggio, a volte è stato il primo a generare modalità che non dovrebbero neanche entrare in una sede istituzionale come quella.L’appartenenza del Presidente del Consiglio Comunale al medesimo sodalizio politico, ormai minoritario, che sostiene il Sindaco, ha determinato un netto ed inaccettabile sbilanciamento nel peso specifico istituzionale tra la consistenza
numerica delle opposizioni, ormai maggioritaria, eppure priva di qualsivoglia rappresentanza che le consenta di attivare le funzioni e le prerogative del consiglio comunale, e la consistenza numerica delle forze consiliari che supportano ancora l’azione amministrativa, così consolidandosi il concreto rischio di un pesante condizionamento o comunque limitazione della stessa operatività del consiglio comunale, baricentro e fulcro di ogni azione amministrativa”.
“L’opposizione ideale che il Presidente Sammito vorrebbe – conclude – è quella che non denuncia che non alza i toni, che non fa battaglie , insomma un’opposizione più di forma che di sostanza.Non è quello che abbiamo intenzione di fare.Abbiamo sempre svolto il nostro compito nel segno della legalità, della trasparenza e della correttezza senza assumere comportamenti di preconcetto ma di assoluta democrazia convinti che l’unico obiettivo sia lo sviluppo della nostra Città”

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Elezioni provinciali:scrutinio- caos

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A rischio di annullamento le elezioni provinciali di secondo livello. Sono emerse criticità durante lo scrutinio.

Le notizie che rimbalzano riguardano confusione tra schede di Comuni di fascia diversa e la presenza di qualche scheda in più.Sono in corso verifiche.

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Elezioni provinciali:urne chiuse,in 14 non si sono presentati

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È calato il sipario sulle elezioni di secondo livello per la guida dell’ex Provincia di Caltanissetta. Domani l’ente sarà guidato da uno dei tre candidati alla carica di presidente: il sindaco di Caltanissetta Walter Tesauro, il sindaco di Gela Terenziano Di Stefano e il sindaco di Niscemi Massimiliano Conti.Quest’ultimo in caso di elezione resterà in carica un anno e mezzo e si dimetterà dalla presidenza dell’Ati idrico.

Altissima la percentuale di votanti: su 314 aventi diritto non sono andati a votare in 14. Di questi si sa finora che 2 sono di San Caltaldo e 1 di Butera.In 300 hanno determinato la guida della provincia che ritorna ad essere politica dopo oltre 10 anni.

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Gelesi al voto al 100%

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I 24 consiglieri gelesi hanno votato tutti per il presidente e il consiglio provinciale. Si è raggiunta la percentuale del 100%. Il voto dei rappresentanti dei Comuni di Catanissetta e Gela ha il “massimo peso”.Hanno votato tutti per Di Stefano? In linea teorica il sindaco dovrebbe ricevere da Gela 6 voti dal Pd, 4 dal M 5S e 5 da Una buona idea ma se ne prevedono di più. Uno arriva da Italia viva e almeno altri due potrebbe raccoglierli dall’opposizione consiliare.

Ad un’ora dalla chiusura delle urne avevano votato 287 aventi diritto su 314. Con i politici al voto e con questo tipo di elezione in cui peraltro il voto è segreto ma si fa per dire, non ci sono e non ci possono essere casi di diserzione delle urne.

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