Palermo – Vittoria netta della Regione Siciliana al Tar di Palermo. La seconda sezione del Tribunale amministrativo, con una sentenza depositata ieri, ha infatti respinto il ricorso della Absolute Blue contro il provvedimento adottato dall’amministrazione regionale, a seguito dell’accertamento disposto dal presidente della Regione Renato Schifani, con il quale sono stati annullati gli atti di affidamento diretto per la vicenda di “Casa Sicilia” a Cannes.
I giudici amministrativi (Cabrini presidente, Giallombardo estensore) – con una decisione che entra subito nel merito – hanno dichiarato la legittimità del provvedimento di autotutela adottato dall’assessorato al Turismo, perché l’aggiudicazione era avvenuta senza gara, in violazione del Codice degli appalti, e condannato la società ricorrente al pagamento delle spese legali quantificate in duemila euro.
Per i giudici, infatti, la Absolute Blue non ha «dimostrato di essere titolare di diritti di esclusiva» e quindi la Regione «avrebbe dovuto vagliare l’esistenza di soluzioni alternative ragionevoli al fine di dimostrare che nel caso di specie, sarebbe stato necessario realizzare l’evento “Casa Sicilia” proprio in quell’hotel.
“La pronuncia del Tar sul caso Cannes praticamente mette nero su bianco le responsabilità, già peraltro evidentissime, del governo Musumeci sull’operazione. Chi risponderà ora del danno di immagine fatto alla Sicilia? Se lo dovrebbe chiedere in prima istanza Schifani, che si è limitato a mettere in piedi un abile gioco delle tre carte, con un discutibilissimo cambio di deleghe tra assessori, per chiudere la partita. Sarebbe stato doveroso invece, da parte dell’attuale presidente della Regione, chiedere conto e ragione dell’opacissima gestione della vicenda ai suoi alleati romani, di cui evidentemente continua ad essere succube, come, tra l’altro, dimostra l’indecente sì al ddl Calderoli sull’autonomia differenziata”.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca
“Del sì del Tar allo stop al procedimento – conclude De Luca – comunque il governo non può certamente inorgoglirsi in alcun modo: se la vicenda Cannes non fosse finita sui giornali, infatti, tutto sarebbe proceduto senza senza alcun intoppo”.