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Cronaca

“Campagna Nazionale di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori maschili”

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Gli uomini sono restii a sottoporsi a controlli di prevenzione oncologica; la LILT propone la “Campagna Nazionale di prevenzione e diagnosi precoce dei tumori maschili”.

Le campagne di prevenzione sono utili a favorire la diagnosi precoce e di conseguenza una migliore guaribilità.

La neoplasia più frequente negli uomini è il tumore della prostata (oggi un uomo su 8 potrebbe ammalarsi di tumore alla prostata nel corso della propria vita) e, più rari, il tumore del testicolo ed il carcinoma del pene.

Il cancro alla prostata rappresenta il 18% dei tumori diagnosticati nell’uomo e se si interviene in tempo il rischio è basso.

Non bisogna eludere i controlli a partire dai 50 anni di età, così da intercettare per tempo l’eventuale malattia o escluderne la presenza grazie ad una visita mirata.

La diagnosi precoce sta portando, negli ultimi anni, ad un grande rallentamento della malattia.

I dati epidemiologici indicano che gli individui di sesso maschile si ammalano e muoiono di più di cancro di quanto non accada alle donne.

“Percorso Azzurro” intende potenziare l’impegno della LILT nella cura e nella promozione di azioni di carattere preventivo volte a sensibilizzare la popolazione maschile in merito alle principali patologie oncologiche della sfera genitale.

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Cronaca

Sanità:tempo di far sentire la voce di Gela alla Regione ma anche di esposti da presentare

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Non c’era molto da aspettarsi dalla seduta monotematica sulla sanità se non il solito fiume di parole fatto di elencazione dei tanti disservizi, tante lamentele, le solite contrapposizioni politiche, alcune proposte e l’immancabile documento finale. Un problema politico che va affrontato con la Regione. Per  il sindaco  Tereziano Di Stefano però parlare di sanità  è un fatto positivo mentre il 13 a Caltanissetta si terrà l’incontro dei sindaci sulla sanità.  Per Di Stefano è arrivato il momento della linea dura: dialogare con la Regione ma anche presentare esposti tutte le volte che è necessario

 Nel corso del dibattito la  maggioranza ha presentato una linea unitaria in aula con i capigruppo di Una buona idea Giovanni Giudice, il  Dem Gaetano Orlando, il pentastellato Francesco Castellana che hanno elencato   i tanti disservizi della sanità sia ospedaliera  che territoriale.  Un ospedale che  va perdendo   servizi con solo 137 posti attivi su 245. La maggioranza ha trovato unità nel principio  comune che  bisogna seguire l’iter del  nuovo ospedale  contemporaneamente alla battaglia per  colmare i vuoti dei servizi. Attacchi sono arrivati dai Civici verso i vertici dell’Asp 2 per la loro assenza  ma l’assessore Franzone ha spostato l’asse sulle  responsabiltà che sono tutte della Regione. Tra le proposte emerse nel dibattito: protestare a Palazzo d’Orleans,attivare un tavolo permanente con l’Asp

Per la consigliera di opposizione Grazia Cosentino “ la maggioranza ha fatto lo show” . Sono intervenuti i deputati,poi l’assessore Franzone che ha mostrato una carta dei  servizi del 1998 per dimostrare che oggi Gela ha  meno di 28 anni fa e le cose si fanno facolmente a Caltanissetta a Gela no.A difendere l’Asp è stato il forzisra dott. Biundo  che è primario di Medicina al Vittorio Emanuele ma anche altri esponenti di centrodestra.

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Cronaca

Operaio cade da impalcatura nell’area industriale di Eni

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Un operaio di 36 anni è stato trasportato in codice rosso al Vittorio Emanuele.

L’uomo è caduto da un’impalcarura mentre stava lavorando all’ ex isola 14 del petrolchimico un’area nella disponibilità della ditta Aiotech. A trasportarlo in ospedale è stata un’ambulanza della raffineria. Pare che in ospedale ( a Gela ma anche a quanto pare pure a Caltanissetta) ci sia carenza di barelle.

In cantiere sono intervenutj lo Spresal di Caltanissrtta e gli agenti del Commissariato di Ps per le indagini del caso. Dopo i primi soccorsi è stato disposto il trasferimento dell’operaio con l’elisoccorso a Catania

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Cronaca

Tentato omicidio a Gela, tre arresti. “Gli sparo in faccia”

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Devono rispondere di tentato omicidio e detenzione illegittima di arma da fuoco, due delle tre persone arrestate a Gela dalla Polizia. I fatti contestati agli indagati sono ascrivibili ad una violenta azione criminale verificatasi in città nel corso del settembre 2022, al termine della quale si è verificato un tentato omicidio con esplosione di alcuni colpi d’arma da fuoco che hanno attinto un giovane gelese, in seguito sottoposto ad intervento chirurgico d’urgenza salvavita.

Nel corso delle indagini sono stati raccolti gravi elementi di colpevolezza nei confronti di due gelesi, i quali, in concorso, avrebbero esploso più colpi di pistola all’indirizzo della vittima, ferendola alla schiena con un proiettile cal. 7.65 quando questi, assieme ad altri soggetti, si era recato presso la loro abitazione, con il presumibile intento di aprire il fuoco contro gli stessi.

Secondo la ricostruzione effettuata in esito alle indagini, a seguito di un litigio occorso durante una serata danzante presso un noto lido cittadino, nella stessa notte si sarebbe verificata una duplice sparatoria. Dopo circa un’ora dal contrasto avvenuto nel locale, sarebbero stati esplosi più colpi di pistola – il sopralluogo della polizia scientifica ha consentito infatti il rinvenimento di 3 bossoli calibro 7.65 – all’indirizzo dell’abitazione della vittima del tentato omicidio, a scopo intimidatorio. Quest’ultimo, al fine di vendicarsi, si sarebbe munito di una pistola, recandosi presso l’abitazione dei rivali poco più tardi; loro però, si sarebbero accorti della sua presenza e avrebbero deciso di anticiparlo, aprendo per primi il fuoco e attingendolo alla schiena con uno dei proiettili.Le intercettazioni hanno evidenziato gravi indizi in ordine all’effettiva intenzione di uccidere che animava chi ha sparato dato che, a più riprese, l’uomo che ha aperto il fuoco prospettava l’intento -non realizzatosi- di “sparare in faccia” alla vittima, qualora fosse caduto a terra.Nel corso delle indagini è stata rinvenuta e sequestrata una pistola semiautomatica Beretta, cal 9 all’interno di un’abitazione in uso agli indagati, a dimostrazione della disponibilità di armi in capo agli stessi.L’attività investigativa è stata caratterizzata da un costante clima di reticenza e omertà. I fatti in questione non sono stati denunciati da nessuno dei soggetti coinvolti. Inoltre, anche l’hard-disk del sistema di videosorveglianza installato presso l’abitazione della stessa vittima è stato manomesso nell’immediatezza dei fatti, precludendo la possibilità di recuperare le immagini registrate.Nei confronti dei due indagati per il tentato omicidio e di una terza persona, arrestata con la stessa ordinanza, sono stati colti gravi indizi di colpevolezza in ordine alla partecipazione a una associazione operante a Gela, dedita alla conduzione di un fiorente traffico di sostanze di stupefacenti del tipo cocaina, hashish e marijuana, anche con canali di approvvigionamento nel nord Italia. Al riguardo sono stati sequestrati nel corso delle indagini diverse dosi di cocaina e più di mezzo chilogrammo di sostanza stupefacente del tipo hashish. L’operazione di polizia giudiziaria è stata eseguita dalla Squadra Mobile di Caltanissetta, dalla Sezione Investigativa di Caltanissetta del Servizio Centrale Operativo, dal Commissariato di Polizia di Gela e da unità cinofile della Questura di Palermo.

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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