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Di Paola e Cambiano (M5S). “Con le royalties, Gela, Licata e Butera potranno cambiare volto”.

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Palermo -Le royalties a Gela sono una realta’ da anni, eppure non la città non è cambiata: solite strade gruvuera, solite carenze strutturali, niente port. Niente. Adesso arriva un’ altra pioggia di soldi, come misura compensativa, per Gela, Licata e Butera, i Comuni costieri interessati dalle estrazioni di gas a mare.

La prevede una norma che, sulla scorta di un emendamento dei deputati M5S Nuccio Di Paola e Angelo Cambiano, il governo Schifani ha inserito nel testo base della Finanziaria approvata  ieri dalla giunta e che si appresta a sbarcare all’Ars.

 “Già da diversi anni – dicono i due deputati – sono state avviate le attività propedeutiche alle estrazioni del gas nei nostri mari, senza che mai nessuno abbia pensato a misure che potessero dare ristoro ai territori interessati. La nostra norma della Finanziaria punta a colmare questa lacuna, prevedendo una misura compensativa che permetterà ai tre comuni costieri di ristorare i territori interessati anche in un’ottica di mitigazione ambientale”

“Ci avevamo provato già nella scorsa Finanziaria e nel successivo collegato di giugno – aggiungono i due deputati –  ma in entrambe le occasioni la norma non riuscì a trovare spazio nel testo. Finalmente ci siamo riusciti e, anzi, cercheremo di migliorarla ulteriormente con un emendamento che fissi stabilmente al 30 per cento per ogni anno la quota destinata ai Comuni.  Ora la parola passa all’ Ars, ma siamo fiduciosi, visto che difficilmente la maggioranza si metterà di traverso ad una norma che ha avuto il via libera dal governo”.

La somma che arriverà nelle casse dei tre Comuni dovrebbe essere tutt’altro che irrisoria.

“Se si pensa – dice Cambiano – che per il progetto estrattivo Argo-Cassiopea è prevista l’estrazione di 10 miliardi di metri cubi di gas, è facile intuire, che ai Comuni interessati andranno cifre valutabili nell’ordine di 20 milioni di euro l’anno. Praticamente una svolta storica, considerato che l’attuale assetto normativo prevede che  il gettito derivante dall’applicazione dell’aliquota sulla produzione di idrocarburi gassosi sia ripartita fra lo Stato e la regione adiacente al giacimento, senza lasciare spazio per ristori ai Comuni interessati dalle operazioni estrattive”.

“Se la norma dovesse diventare  legge – afferma Di Paola – vigileremo che le somme siano destinate soprattutto a progetti di mitigazione ambientale di cui dovranno beneficiare comunità che tanno hanno pagato tanto su questo versante negli anni

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Disservizi alla Radioterapia gelese dovuti a sbalzi di tensione elettrica

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Macchinari nuovissimi ma si possono effettuare solo 8 delle 30 prestazioni possibili. Scoperta la causa.

La Direzione Aziendale a seguito della segnalazione del disservizio alla Radioterapia di Gela ha disposto al Servizio Tecnico di eseguire urgente sopralluogo, in cui è stato constatato che il disservizio è stato causato da sbalzi di tensione che causano micro-interruzioni nel funzionamento delle apparecchiature ausiliarie asseverate al Reparto di Radioterapia con conseguente rallentamento delle attività sanitarie.

Il disservizio, quindi, dipende da cause estranee al collaudo/controllo degli impianti di competenza dell’ASP.

Pertanto, è stata avviata immediata interlocuzione con la Società di distribuzione dell’energia elettrica per la urgente risoluzione della problematica riservandosi di quantificare eventuali danni cagionati.
Inoltre, per ovviare temporaneamente e ridurre al minimo il disservizio causato, si sta provvedendo ad attivare dei gruppi di continuità.

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Seggio FdI:Catania ricorre in Cassazione

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La guerra interna a FdI nissena per il seggio all’Ars continua. L’ex deputato e sindaco di Mussomeli Giuseppe Catania ha presentato ricorso in Cassazione dopo che il Tribunale di Palermo in primo e secondo grado hanno emesso sentenze favorevoli alla sua ineleggibilità.

Così a luglio, dopo la sentenza d’appello, Catania ha dovuto cedere il posto all’Ars al gelese Totò Scuvera. Ora il terzo round con il ricorso in Cassazione.L’ex deputato ritiene che ci siano le condizioni per ribaltare il verdetto sfavorevole anche alla luce della normativa nazionale

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Il M5s:”Il governo regionale abbatta veramente le liste d’attesa nella sanità”

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“Liste d’attesa? Il governo le abbatta coi fatti, non a parole, come è solito fare. A gennaio per Schifani erano quasi azzerate, ma i fatti, purtroppo, ci dicono il contrario e i siciliani, giustamente, sono stufi delle chiacchiere”. Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars Antonio De Luca.


“Apprendiamo dalla stampa – dice il deputato- che l’assessore Volo ha dichiarato che il governo sta abbattendo le liste d’attesa, peccato che già a gennaio per Schifani erano addirittura quasi totalmente azzerate. I fatti, però, purtroppo per loro, e soprattutto per i siciliani, dicono il contrario, come dimostra la recentissima denuncia di Federconsumatori che raccontava di attese di 600 giorni per una visita endocrinologica a Tortorici e più di 500 giorni per un’ecografia all’addome a Milazzo, e questo solo per fare qualche esempio. Conseguenza? i siciliani o pagano, o, molto più spesso, rinunciano a curarsi e buona notte alla tanto raccomandata prevenzione”.
“E meno male – conclude Antonio De Luca – che l’abbattimento delle liste d’attesa, per ammissione dello stesso presidente, è uno dei capisaldi del programma di governo. Per gli altri obiettivi, pur importanti, allora è lecito pensare che non ci sia la minima speranza”

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