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Finanziamento rete idrica, Mancuso(FI): “Risultato importante per la città”

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Caltanissetta – “Con la firma del decreto da parte dell’assessorato all’Energia per la sostituzione della rete idrica di Caltanissetta è diventato realtà quanto abbiamo detto sino ad ora. È stato raggiunto un importante traguardo che conferma l’impegno preso dal Governo Regionale e la grande attenzione del presidente Schifani verso i bisogni dei cittadini e verso la grave emergenza idrica che da mesi sta investendo la città.”

Ad affermarlo è Michele Mancuso, deputato regionale di Forza Italia, in merito al finanziamento di 4 milioni e 200 mila euro da parte della Regione Siciliana per intervenire sulla sostituzione della rete idrica vetusta del capoluogo nisseno.

L’onorevole Michele Mancuso asserisce che le somme stanziate dovranno essere impegnate entro il 31 dicembre e che la programmazione per la realizzazione della rete idrico comincerà a inizio anno 2025. Inoltre, interviene anche in merito all’allaccio del campo pozzi di Butera con la città di Caltanissetta: “L’intervento dimostra il nostro reale impegno verso i cittadini e quanto abbiamo realizzato è stato portato avanti con grande spirito di sacrificio e di senso del dovere per il ruolo di responsabilità che rivestiamo.

Il nostro obiettivo è di dare alle famiglie della città di Caltanissetta normalità e serenità.”

L’onorevole Michele Mancuso ha concluso dichiarando che il problema della crisi idrica “comincia a vedere la luce in una prospettiva futura nell’ambito di un’infrastruttura definitiva per i prossimi decenni, che possa dare risposte concrete alle esigenze dei cittadini

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Codacons:”la crisi economica dei Comuni è una vera emergenza”

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La grave crisi finanziaria dei Comuni siciliani rappresenta una vera emergenza amministrativa ed economica. Lo denuncia il Codacons, commentando i dati dell’indagine-referto sulla finanza locale siciliana 2024 condotta dalla Corte dei Conti per la Regione Sicilia. Al centro della crisi vi è il divario tra accertamenti e riscossioni, che nel 2023 ha portato a mancati incassi per quasi un miliardo di euro.

Francesco Tanasi, Segretario Nazionale del Codacons, interviene con dure parole:

“Questi numeri sono la fotografia di un fallimento gestionale. I Comuni siciliani, incapaci di riscuotere quanto accertato, si privano ogni anno di risorse fondamentali per garantire servizi essenziali ai cittadini. Nel 2023 il divario tra accertamenti e riscossioni ha raggiunto i 966 milioni di euro: un dato che urla inefficienza e spreco.”

Secondo la Corte dei Conti, mentre gli accertamenti pro capite sono cresciuti da 533 euro nel 2021 a 556 euro nel 2022, le riscossioni restano tra le peggiori a livello nazionale, passando da 298 euro pro capite nel 2021 a 312 euro nel 2022. Questo gap, nettamente superiore alla media nazionale (244 euro contro 159 euro pro capite), colloca la Sicilia al secondo posto dopo il Lazio per il peggior rapporto tra accertamenti e riscossioni.

“Le conseguenze di questa incapacità ricadono direttamente sui cittadini, che vivono in territori privi di infrastrutture adeguate, con servizi pubblici al collasso e un livello di qualità della vita in continuo declino. È inaccettabile che un miliardo di euro venga disperso ogni anno per mancanza di una gestione efficiente,” afferma Tanasi.

Il Codacons sostiene l’appello della Corte dei Conti, secondo cui la priorità assoluta deve essere quella di rendere effettive le risorse spettanti agli enti locali, come previsto dall’articolo 119 della Costituzione. “Ogni sforzo organizzativo e gestionale deve mirare a colmare questo divario. Solo così si può affrontare il cuore della crisi finanziaria e restituire dignità ai Comuni siciliani,” prosegue il Segretario Nazionale.

Il Codacons annuncia che presenterà una denuncia per accertare eventuali responsabilità nelle gravi inefficienze registrate, chiedendo l’istituzione di un tavolo tecnico al fine di riformare di  riformare i sistemi di accertamento e riscossione esistenti.

 “Non si tratta solo di numeri, ma della vita e dei diritti dei cittadini siciliani. È tempo di fermare questo scempio, prima che il sistema collassi definitivamente. Il Codacons è pronto a fare la sua parte per garantire giustizia e trasparenza.” – conclude Tanasi 

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La Regione dichiara l’emergenza per il maltempo di novembre

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Palermo – Il governo regionale ha adottato la delibera con cui dichiara lo stato di crisi della Sicilia e l’emergenza nazionale sulla scorta della norma del Codice di Protezione civile per i danni causati dall’ondata di maltempo che ha colpito con nubifragi e alluvioni la parte orientale della Sicilia nel periodo compreso fra il 10 ed il 14 novembre. La Giunta regionale ha deliberato oggi, su proposta del presidente della Regione, Renato Schifani, in base alla relazione firmata dal dirigente generale del dipartimento regionale della Protezione civile, Salvo Cocina.

«Abbiamo fronteggiato la situazione con i primi interventi – afferma il presidente Schifani – e lo stato di crisi regionale ci consentirà di attivare ulteriori iniziative per le quali sarà commissario il dirigente generale della Protezione civile. La devastazione provocata dai fenomeni atmosferici impone di chiedere anche l‘aiuto dello Stato.

Siamo certi che il governo nazionale si attiverà per consentirci di mettere in sicurezza il territorio».Ingente la mole di danni rilevati a infrastrutture pubbliche e private, alla viabilità e alle attività produttive e commerciali, segnalati dalle amministrazioni comunali o verificati con appositi sopralluoghi dei tecnici regionali. La stima complessiva dei danni, in alcuni casi ancora in corso, si attesta intorno a 75 milioni di euro, dei quali quasi 7 milioni sono necessari per interventi di somma urgenza, alcuni già eseguiti per un importo di 1,4 milioni, mentre altri sono in corso o da avviare per oltre 5,5 milioni.

I Comuni interessati dal provvedimento sono 39 Città Metropolitana di Catania: Aci Castello, Aci Catena, Aci Sant’Antonio, Acireale, Calatabiano, Castiglione di Sicilia, Catania, Fiumefreddo di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Mascali, Mascalucia, Misterbianco, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Riposto, San Giovanni La Punta, Sant’Alfio, Santa Venerina, Trecastagni, Tremestieri Etneo, Valverde, Viagrande.Città Metropolitana di Messina: Forza D’Agrò, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti.

Libero Consorzio di Siracusa: Augusta, Avola, Buccheri, Canicattini Bagni, Carlentini, Floridia, Francofonte, Palazzolo Acreide, Rosolini, Siracusa.

Non c’è Butera che pure ha subito danni ingenti.

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Positive le prime due giornate di “Versi di luce”

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E’ partito con molto seguito il Festival internazionale di cinepoesia “Versi di luce 2024”. L’inaugurazione a Gela, presso il cineteatro “Antidoto”, martedì 10 dicembre. Il festival è organizzato da “Cineclub 262” e “Stellamaris” con il sostegno della Regione Siciliana-Assessorato Turismo, sport e spettacolo, Sicilia film commission e Ministero della cultura. Patrocinato, tra gli altri, dal Comune di Modica e dal Comune di Gela. Subito il ricordo dei sessantacinque anni dal premio Nobel a Salvatore Quasimodo e la presentazione dello spettacolo di cineteatro.

“Non sposto un segno al mio cuore”, scritto da Nausica Zocco. L’autrice ha introdotto la sua opera. A seguire, è iniziata la proiezione dei corti in concorso. In programma:“Globo di neve-Snowglobes” di Gregory Vardarios;“Il genitore professionale-The professional parent” di Eric Jasan;“In quanto a noi-From our side” di Simone Massi. Dalle ore 20, si è tenuta la proiezione lungometraggio in concorso “Il mare nascosto-The hidden sea” di Luca Calvetta, con la presenza del regista.
Oggi, mercoledì 11 dicembre, la giornata del Festival è stata assai ricca di presenze.Alle ore 18:30, a Modica, presso il salone “Ente Liceo Convitto”, si è tenuta la proiezione di altri tre corti in concorso. Si tratta di “Mercato libero-Call bait” di Giuseppe Cacace;“Pezzi dentro-Pieces Whitin” di Sam Luk; “Sette minuti-Seven minutes” di Alessia Bottone.

A seguire, la proiezione del lungometraggio “Misteriosamente inventato-Mysteriously inventend” di Francesco Cordio. Il regista presente insieme al protagonista, l’attore Ivan Giambirtone. Il lungometraggio ha come punto di riferimento narrativo l’opera dell’artista Nino Cordio.

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