Obiettivo vittoria per le squadre gelesi impegnate in questo weekend. Gara casalinga per il Gela Fc, mentre la Ssd Gela sarà di scena in trasferta. I gialloneri, nella quinta giornata del campionato di Promozione, riceveranno domani alle 15 la visita dello Sporting Eubea. Al “Vincenzo Presti” la squadra di Francesco Evola punta al bottino pieno per confermarsi in testa alla classifica. Un inizio di campionato importante quello del sodalizio presieduto da Marco Scerra, che punta ad un ruolo da assoluta protagonista in questa stagione.
Per Ascia e compagni non sarà semplice, perché chi guida la classifica ogni settimana è chiamato a dare sempre qualcosa in più: ma questo gruppo ha i mezzi per fare ottime cose nel torneo di Promozione. Grandi qualità che condivide la Ssd Gela, atteso dalla gara sul campo del Pachino in programma domani alle 15.30 al “Sasà Brancati”. Si tratta del match valido per la terza giornata del campionato di Prima Categoria.
I biancazzurri sono a punteggio pieno e non intendono arrestare la loro corsa, mister Fausciana può disporre di un gruppo di categoria senz’altro superiore e l’obiettivo della vittoria del campionato non può essere un tabù. A Pachino, dunque, per vincere e convincere. Infine, in Seconda Categoria, oggi alle 15.30 il Gela riceve la visita del Marianopoli: la squadra guidata da capitan Mezzasalma, nelle prime due giornate, ha ottenuto una vittoria e un pareggio.
Ha fatto tappa anche a Gela il furgone degli “Itinerari della salute” della Croce Rossa Italiana. La città, grazie al comitato locale della Cri, ha ospitato il settimo appuntamento del Tour della prevenzione cardiovascolare, portando ancora una volta in piazza l’informazione sugli stili di vita salutari e non solo.
In piazza Umberto, infatti, I sono stati effettuati screening gratuiti e diffusi materiali informativi sugli stili di vita salutari e la prevenzione delle malattie cardiovascolari. Il Tour ora prosegue verso nord, ma la promozione della salute resta una priorità della Cri anche sul nostro territorio.
I big del partito, dal segretario regionale Anthony Barbagallo a quello provinciale Renzo Bufalino oltre che tutti i dirigenti locali, consiglieri ed assessori, per l’inaugurazione della sede del Pd in via Vella in centro storico.
Un’occasione per festeggiare la risalita dal baratro del Pd ( il punto più basso è stato la perdita di un seggio storico all’Ars)che in un anno ha vinto le elezioni amministrative scegliendo (non senza difficoltà iniziali) di appoggiare Di Stefano ed ora ha 6 consiglieri, due assessori al Comune di cui uno vicesindaco, un consigliere in Provincia, Antonio Cuvato l’unico gelese. Non ci si meraviglia se i Dem dicono di voler essere fedeli al progetto di governo della città meglio noto come “Modello Gela”. Finora quel modello per far rinascere il Pd gelese ha funzionato.
Tra gli ospiti dell’inaugurazione della sede il sindaco Di Stefano (anche se il modello Gela si è fermato a Gela lui dice che bisogna proseguire nell’espressione tra i civici della provincia) e il coordinatore cittadino di PeR Franco Liardo ( dice si ad alleanze solo progressiste). C’era pure l’ex vicesindaco Viviana Altamore che di recente ha aderito ai Dem.
Mazzarino. Una quarantina tra iscritti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia evidenziano che le ultime sedute del Consiglio Comunale hanno fatto emergere, in tutta la sua interezza, quanto sia profonda ed insanabile la crisi politica dell’amministrazione del Sindaco Faraci.Ritengono che il periodo buio che sta attraversando la politica locale non abbia precedenti nella storia di Mazzarino.
Un Consiglio Comunale imbrigliato in sterili ed inutili dibattiti, scadenti sia nella sostanza che nella forma, lontani dal giusto, doveroso e democratico confronto politico, che dovrebbe essere mirato, invece, all’individuazione di soluzioni per risanare la ormai profonda crisi Socio-Economica del nostro Paese.Poco edificante è stato, infatti, lo scambio di accuse reciproche tra i componenti dell’ex maggioranza, scambio che non interessa alla collettività, sempre più preoccupata, invece, dalle nefaste ricadute che la crisi sta avendo sul tessuto socio-economico della città”- sostengono.
I meloniani lanciano un monito: il consiglio comunale lasci perdere le questioni personali e il profilo giustizialista (saranno le Istituzioni preposte a svolgere le relative indagini e a far luce sulle presunte illegalità commesse, con la conseguente individuazione dei responsabili), torni, invece, ad occuparsi delle ataviche problematiche cittadine: dell’approvazione dei bilanci, del ripianamento dei debiti, dello stato delle strade, del rilancio economico, della sicurezza, delle politiche per giovani ed anziani, tematiche scomparse dall’agenda politica. Il Sindaco prenda atto del fatto che ormai è delegittimato politicamente, non solo dalla stessa coalizione che lo ha sostenuto appena 11 mesi fa, ma anche dalle altre forze politiche e sociali della città, infatti nessuna delle quali ha raccolto il suo appello del “Patto per la città”, ad eccezione della Lega.
“Già qualche mese fa, con un comunicato stampa, abbiamo espresso le nostre perplessità sulla pseudo-risoluzione della crisi politica e amministrativa della maggioranza e i fatti ci hanno dato ragione. Per quanto detto e per evitare il continuo stillicidio e la lenta agonia in attesa di una possibile mozione di sfiducia, peraltro già annunciata da alcuni gruppi consiliari, chiediamo al Sindaco di rassegnare le dimissioni, ritenendole la strada maestra per uscire da questa fase di caos politico e stallo amministrativo, indubbiamente deleteri per la collettività.Si dia la parola ai cittadini con nuove elezioni amministrative, da tenersi alla prima tornata utile”- concludono
Critiche pure al loro partito:”nella piena convinzione, inoltre, che i partiti politici, in momenti di emergenza e di crisi politica così profonda, devono essere responsabilmente presenti e propositivi, non possiamo più tollerare né la totale assenza al dibattito politico locale di F.d.I., né la latitanza sui tanti problemi della città, dovute ad una conduzione abulica ed arbitraria nonché assolutamente non adeguata del Coordinatore comunale di Mazzarino, al quale chiediamo un deciso passo indietro.Consapevoli della disastrosa situazione finanziaria dell’Ente, siamo pronti, responsabilmente e alla luce del sole, a porci da interfaccia tra le istituzioni comunali e i governi, regionale e nazionale, per affrontare le questioni locali, prima di ogni altra cosa il risanamento dei conti comunali e il ripiano dei debiti, e per individuarne le possibili soluzioni”