Per l’esponente del laboratorio politico PeR Paolo Cafà “in città si assiste quotidianamente ad un declino culturale, politico e ambientale”. “
Vero che sono passati solo due mesi dall’insediamento della giunta della triade tricolore (rosa-arancio-gialla) ma possiamo fare già un bilancio negativo”.
Paolo Cafà fa l’elenco: l’acqua col contagocce, città sempre sporca, uova marce contro i passanti ad opera di teppisti, fatti che denotano una misura grama della qualità della vita in una città che vorrebbe essere turistica, ma non può e forse non lo sarà mai in mancanza di buona politica.
Questa la valutazione politica di Cafà:
“La maggioranza scricchiola o fa finta di scricchiolare per le cambiali da onorare che il sindaco ha sottoscritto durante il ballottaggio, tra cui la promessa di visibilità amministrativa al suo ex competitor Scerra, che sta creando qualche mal di pancia tra alleati. Il figlio del popolo si dovrebbe aggiungere ad un altro ex candidato sindaco, come Franzone, già in giunta. A questo punto mancherebbero in giunta gli altri due candidati alla carica di sindaco, vale a dire Donegani e Cosentino. Qui va chiarito che Donegani, cercato dall’attuale sindaco durante il ballottaggio, ha rifiutato la carica assessoriale per coerenza politica ed elettorale, rifuggendo dalla logica poltronara da cui sono attratti i più, ed io ne sono testimone diretto in quanto presente all’incontro. Più seriamente Donegani aveva proposto l’apparentamento senza assessorato che avrebbe portato PeR ad avere tre consiglieri ed al risultato politico della ricomposizione del campo largo di centrosinistra. Il rifiuto di Di Stefano e del capo del PD non si è fatto attendere sia perché miravano al ripescaggio dei consiglieri non eletti fino al 5° e 6° posto, sia perchè non intendevano dare ossigeno all’unica vera forza civica e politica di sinistra quale è PeR in città, nata da poco tempo”.
“A questo punto manca solo di proporre in giunta la ballottante Cosentino, operazione tecnicamente possibile, ma palesemente controversa perché se è vero, come sarà dimostrato nelle aule di giustizia e come tutti sanno, che la stessa è incompatibile, sarebbe imbarazzante nominarla tale. Però ripensandoci che senso avrebbe nominarla assessore se è già funzionale al sistema di potere amministrativo se è vero come è vero, come riferisce il capogruppo del M5S, che l’amministrazione vigila sul servizio di pulizia della città gestita dall’impianti srr di cui è responsabile già la Cosentino? L’unica opposizione seria dell’attuale amministrazione è PeR – Progressisti e Rinnovatori, che è anche all’opposizione della finta opposizione di centrodestra presente in Consiglio Comunale”