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Caccamo (Sicindustria): sviluppo dell’ area industriale azzerato dalla burocrazia

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Caltanissetta – “Come si può pensare allo sviluppo se ancora ci perdiamo nel labirinto dello scarico di responsabilità e dei balletti di competenze?” Così il presidente di Sicindustria Caltanissetta, Gianfranco Caccamo, commenta l’attuale situazione in cui versa la zona industriale Nord 2 di Gela dove rilasciare autorizzazioni per nuovi insediamenti, ma anche per sviluppare quelli già presenti, è praticamente impossibile. “Si tratta – continua Caccamo – di un atteggiamento che rischia di vanificare il faticoso lavoro che le imprese stanno portando avanti in linea anche con gli ultimi dettami della Carta costituzionale per la tutela dell’ecosistema. Le necessità dell’ambiente e quelle delle imprese devono camminare di pari passo e non in contrapposizione, perché non lo sono. I vincoli nascono per valorizzare le aree, non certamente per essere utilizzati in modo ideologico come strumento di integralismo ambientale e di immobilismo burocratico”. Disuguaglianza di trattamento, confusione di norme, incompetenza sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano la vicenda nissena che potrebbe, invero, trovare una più semplice soluzione di compromesso: “Tengo a ricordare – aggiunge il leader degli industriali – che l’urbanizzazione di queste aree Sic-Zps è avvenuta grazie a fondi comunitari e rimane rilevante proprio per attrarre nuovi investimenti nazionali e internazionali e per promuovere nuovi insediamenti, anche e soprattutto alla luce degli incentivi già operativi derivanti dalla ricaduta in area Zes. Chiederò pertanto un incontro al direttore generale dell’Irsap, Gaetano Collura, e al commissario Zes Sicilia orientale, Alessandro Di Graziano, per chiedere di coniugare la spinta di sviluppo delle imprese con la tutela dell’ecosistema attraverso regole certe ed eque. Vorrei, al tempo stesso, sollecitare il sindaco di Gela, Lucio Greco, affinché attivi, come prevede la norma, la Commissione già nominata e atta a valutare i progetti delle imprese ricadenti proprio in area Sic Zps. Sicindustria rimane aperta al confronto e disponibile a una fruttuosa collaborazione per la pronta risoluzione del problema

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Attualità

L’on.Mancuso:”avviata la conferenza servizi sul dissalatore di Gela”

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Dopo aver ricevuto dal soggetto attuatore cioè Siciliacque il progetto , il Commissario straordinario nazionale per gli interventi contro la crisi idrica ha indetto dal 24 gennaio la conferenza dei servizi per il rilascio dei pareri sul dissalatore di Gela.Un impianto che a breve termine dovrà produrre 92 l/s di acqua desalinizzata e a lungo, invece, 192 l/s .

La conferenza dei servizi è stata indetta in modo asincrono rilasciando agli enti periodi diversi ma molto brevi per rilasciare i pareri.Vanno dall’11 al 18 febbraio. Procedure veloci per avere l’impianto in estate.

“Il governo regionale – dice il deputato di F.I. Michele Mancuso- lavora per dare risposte concrete ai siciliani. Un impegno preso che risolverà definitivamente il problema idrico del nostro territorio”

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La richiesta al Santo Padre: “Può benedire la nostra squadra”? E Papa Francesco benedice le maglie del Gela basket

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“Signor Papa, può benedire la nostra squadra? Dobbiamo vincere il campionato!”. La richiesta è arrivata da tre studenti del Liceo classico “Eschilo” che ieri a Roma, dopo essersi recati all’udienza generale del mercoledì a San Pietro, hanno avuto modo di dialogare velocemente con Papa Francesco che girava in carrozzina tra i fedeli.

I tre studenti hanno avvicinato le casacche biancazzurre con cui la squadra scende in campo verso il Santo Padre, che le ha benedette: protagonisti di questo simpatico momento sono stati Vincenzo Bernardo, figlio del coach Totò Bernardo e a sua volta atleta del roster, Sofia Di Buono figlia del direttore sportivo Giovanni Di Buono e Andrea Migliore figlio di Sebastiano Migliore gold sponsor della compagine cestistica.

Insomma, la benedizione del Papa c’è stata. Adesso la squadra deve farne tesoro, cominciando dalla prossima trasferta di Giarre. Il video della benedizione nel frattempo è diventato virale sui social.

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Scatta l’emergenza al Policlinico di Catania, Meic services ha garantito la continuità di erogazione di metano

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La parola “emergenza” è forse una delle più utilizzate negli ambienti ospedalieri
ed ironia della sorte, per una volta è stato l’ospedale ad aver avuto bisogno di
aiuto.
In una Catania ancora ferita per lo scoppio di una palazzina nel vicinissimo
quartiere di San Giovanni Galermo, con esplosioni che sembrerebbero essere
imputate ad una fuga di gas, che ha comportato quattordici i feriti, uno dei
quali in gravi condizioni ed oltre 150 sfollati, bisogna ancora fare i conti con il
Metano.
Mercoledì 22 gennaio nel pomeriggio, è scattato l’allarme per il blocco della
fornitura di metano dovuta ad una interruzione da parte della rete cittadina e
così l’Ospedale Policlinico di Catania si è ritrovato ad avere bisogno di supporto.
In poche ore la Meic Services S.p.A. Società Benefit di Gela, ha raccolto la
richiesta di aiuto e si è organizzata prontamente per prestare il servizio. Si è
messa in moto una macchina organizzativa preposta alle emergenze, in grado
di fornire il metano anche laddove non sia presente il metanodotto oppure come in questo caso, laddove si verifichino guasti o anomalie che causino l’interruzione del servizio.
La sera stessa del mercoledì 22 gennaio, la squadra di emergenza era sul posto,
pronta ad erogare metano, e sotto la supervisione del tecnico professionista
antincendio a presidio della sicurezza, sono stati installati un carro bombolaio in
grado di erogare fino ad 6.800 smc alla pressione di 200 bar e gruppo di
riduzione e preriscaldo.
L’intervento emergenziale è stato provvidenziale perché il riscaldamento ed i
principali servizi richiedenti energia dell’intero ospedale sarebbero collassati se
non si fosse intervenuti tempestivamente. Le migliaia di pazienti in cura,
necessitano di tutte le attenzioni possibili ed immaginabili atte a garantirne
tutela e confort, specialmente in un momento tanto delicato quale il loro
ricovero. Basti pensare alle sale operatorie, alle sale di rianimazione, al centro
trapianti, al pronto soccorso ed a tutti gli ambienti atti ad ospitare degenti e
malati in condizioni critiche, se mai fossero rimaste senza riscaldamento nei
giorni più freddi dell’anno. Complice l’Etna totalmente imbiancata, la colonnina
della temperatura, in queste settimane ha segnato solo 6/7 gradi, ben al di sotto
delle abituali temperature etnee.
I responsabili del Policlinico e dell’azienda hanno ritenuto opportuno effettuare
le manovre interscambio dei carri bombolai la sera, per garantire maggiore
sicurezza e non interferire con le attività ordinarie ospedaliere visto il notevole
afflusso diurno.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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