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Caccamo lascia la presidenza di Sicindustria nissena

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Prima reggente poi presidente eletto, l’imprenditore gelese Gianfranco Caccamo ha retto Sicindustria nissena per tre anni con alle spalle la pesante eredità dell’era Montante. Un incarico svolto senza risparmiare energie, con trasparenza e passione. Ora lascia. La sua azienda, la Icaro Ecology , ha bisogno di lui: questa la motivazione. Pubblichiamo per intero la lettera con cui Caccamo ha comunicato agli associati di aver rassegnato le dimissioni perché dietro la metafora mitologica si può cogliere qualcosa in più su queste inattese dimissioni. Questo il testo integrale:
Cari Associati,
sono trascorsi tre anni dall’inizio di quest’avventura confindustriale, un periodo breve se si pensa alle potenzialità ancora inespresse del nostro territorio e delle nostre imprese, ma abbastanza lungo se invece guardiamo alle attività che abbiamo svolto insieme in questo arco di tempo.
Sono stati anni interessanti, sfidanti e certamente complessi, la pandemia intervenuta ci ha affaticato gli animi
e rallentato qualsivoglia genere di attività. Eppure, anche in quel caso c’eravamo, disponibili e pronti alla risoluzione di qualsiasi problematica attanagliasse l’impresa, con le istituzioni locali, nazionali e con il territorio tutto.
Ritengo di aver servito con trasparenza, determinazione e lealtà ciascuno di Voi indipendentemente dalla
motivazione che lo ha portato in associazione, lealtà che ho anche spesso ricevuto in riscontro e che a volte –
per fortuna solo a volte – ho avuto tradita.
Un pò come il famoso dipinto di Goya che ritrae solo un frame della storia di Crono, forse la più evidente, ma la meno rilevante: il mito racconta per l’appunto del figlio di Urano, che salvò la stirpe evirando il padre proprio perché lo stesso non accettava i propri figli e per tal motivo li nascondeva in alcune grotte. Crono riuscì a salvare
la propria stirpe, ma quando un giorno un oracolo gli predisse che avrebbe subito la stessa sorte del padre, per paura decise di ingoiare tutti i suoi figli. Tutti tranne uno, Zeus, poiché la sposa gli diede in pasto una pietra facendogli credere che fosse il neonato. Sarà Zeus, da adulto, a punire il padre facendogli rigurgitare tutti i figli,
compresa la pietra.
Ebbene, sulla falsariga del mito ritengo sia utile anticipare l’oracolo e intraprendere il percorso più efficace per evitare di essere ingoiati o nascosti nelle grotte e per evitare ulteriormente il dispendio di energia che fu utile a Zeus per interrompere il riproporsi della storia.
Mi permetto rivolgere inoltre un pensiero più affettuoso soprattutto a chi è presente perché mosso dallo stesso spirito di servizio che mi ha permesso di essere qui: ebbene è a Voi che lascio la responsabilità di agire e di portare in alto l’aquilotto di Sicindustria Caltanissetta sul territorio.
Ad ogni chiamata ho sempre risposto “Presente” per il singolo associato, per la delegazione, per il territorio ed
insieme a Voi ho raggiunto gli obiettivi che ci eravamo preposti.
Purtroppo, in questo momento la mia Azienda ha necessità della mia attiva partecipazione pertanto, avendo
verificato che lo strumento statutario nulla permette in merito alla possibilità di accedere ad un periodo di sospensione dalla carica, ho rassegnato le mie dimissioni dalla carica di Presidente della Sicindustria di Caltanissetta al Consiglio di Delegazione a far data dal 13 giugno 2022, e le porterò in ratifica al primo Consiglio utile di Presidenza della Sicindustria.
Il mio ruolo volge al termine. Sono certo che riuscirete a scegliere un autorevole rappresentante a cui lascio una Delegazione ordinata, efficiente ed autorevole e sarà Vs cura dare dimostrazione del vigore di cui è capace
l’associazione, ma soprattutto del senso di appartenenza. È questo l’elemento essenziale per interpretare il ruolo, cardine per ogni genere di attività.
Spero comprendiate quanto sia difficile per me questo momento, ma ci tenevo a comunicare a ciascuno di Voi tale decisione per quel principio di lealtà che mi ha sempre contraddistinto.
Cordialmente,
Gianfranco Caccamo

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Attualità

“Comuni Ricicloni”: dimezzata in sette anni la produzione di rifiuti indifferenziati

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Una Sicilia sempre più “Riciclona”, che di anno in anno grazie all’impegno delle tante amministrazioni comunali e di milioni di cittadini siciliani sta avviando un concreto cambiamento nella gestione del ciclo integrato dei rifiuti. Lo dimostra il numero delle realtà che, a fine 2023, hanno superato il 65% di raccolta differenziata: sono ben 303, cioè quasi l’80% dei comuni siciliani.

Cresce, inoltre, di anno in anno il numero dei Comuni Rifiuti Free, passati dai 33 del 2020 ai 98 del 2023, caratterizzati da una produzione di rifiuti indifferenziati inferiore ai 75 kg pro capite. Questi sono alcuni dei dati contenuti nel Dossier Comuni Ricicloni Sicilia 2024, presentato oggi a Palermo ai Cantieri Culturali alla Zisa, presso lo Spazio Mediterraneo, nell’ambito della sesta edizione di Sicilia Munnizza Free, la campagna di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti e avviarla verso l’economia circolare.

Nella classifica dei Comuni Ricicloni stilata da Legambiente Sicilia svettano quest’anno Santa Cristina di Gela, Comune Rifiuti Free assoluto con 16,6 kg RI/ab e il 90,5%, e Mirto, che con il 93,8% si conferma il Comune con la migliore percentuale di raccolta differenziata. Cresce complessivamente la raccolta differenziata nella regione, che si attesta sopra il 55% (55,7% Dati Dipartimento Regionale Rifiuti – 55,20% Dati Ispra), e diminuisce la produzione di rifiuti indifferenziati: poco meno di 950 mila tonnellate nel 2023, con un decremento del 47% rispetto al 2017.

In questa edizione del dossier, il focus è dedicato in particolare ai Comuni siciliani che producono meno rifiuti indifferenziati e che riescono, pertanto, a sfuggire alla crisi delle discariche e a contenere i costi nella tariffa a carico dei cittadini.

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Differenziata: Butera tocca l’81%

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Butera – Butera si è distinta fra i Comuni Ricicloni di Legambiente e si è classificata fra i comuni più virtuosi con una percentuale di raccolta differenziata dell’81%.

Alla cerimonia di premiazione che si è svolta a Palermo, alla presenza dei sindaci, ha presenziato il vicesindaco del Comune Tiziana Carbone.

“Una soddisfazione per l’amministrazione- dicono il sindaco Giovanni Zuccalà ed il vicesindaco Carbone – constatare che il messaggio diffuso negli ultimi anni sul rispetto dell’ambiente attraverso la differenziazione dei rifiuti è stato recepito dai nostri concittadini”.

Le classifiche di Comuni Ricicloni comprendono i Comuni che hanno partecipato al concorso e che risultano avere, oltre ad una percentuale di raccolta differenziata (RD) uguale o superiore al 65%, una produzione pro capite di rifiuto indifferenziato (data dalla somma del secco residuo e dalle quote non recuperate dei rifiuti ingombranti e dello spazzamento stradale ) inferiore o uguale ai 75 Kg/anno/abitante. Le graduatorie sono stilate in base alla più bassa produzione di rifiuto indifferenziato.

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La strada antistante il Museo della Nave, come una trazzera…

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Le strade del centro storico della zona archeologica ridotte a trazzera. Eppure queste strade si trovano nei pressi del Museo della Nave che nel futuro dovrebbe portare migliaia di visitatori, in particolare la via Giovanni Prati si trova esattamente di fronte uno dei cancelli di accesso al Parco che attornia la sede del Museo. Eccola nella foto:

Eppure da anni o decenni, sindaci e deputati hanno passeggiato in quella zona come anche in tante altre zone disastrate di Gela, ma non si muove nulla. Del resto sembra che la passeggiata o il presenzialismo sia diventato il lif motiv della politica, da qualche tempo…

Oggi il Comitato di quartiere Ospizio Marino ha sottolineato l’esigenza del ripristino del manto stradale disastrato in quella zona: tre anni fa è stato posto all’attenzione dell’amministrazione comunale ma nulla si è mosso per la risoluzione del problema.

A distanza di tre anni, il Comitato di quartiere reitera la richiesta con una nota ufficiale inviata tramite Pec al Sindaco del Comune di Gela Terenziano Di Stefano, all’assessore ai Lavori Pubblici Luigi Di Dio, al dirigente dei lavori pubblici Antonino arch. Collura per segnalare il problema già sottolineato circa tre anni fa senza successo.

Le vie Caltanissetta, Timoleone, Luigi Pirandello, Duca degli Abruzzi, Via G. Prati, Zara e Nino Bixio versano in condizioni pietose sono ridotte a “trazzere” e possono creare pericoli sia alla circolazione stradale che ai pedoni perciò necessitano di essere bitumate.

“Si consideri che siamo vicino al Museo della Nave – dice il Segretario Salvatore Murella e Emanuele Sacco – che prima o poi porterà migliaia di visitatori e sarebbe buono accoglierli in un ambiente adeguato. Chiediamo di intervenire con prontezza per ripristinare le condizioni”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
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