L’assessore Simone Morgana ha reso noto che il bus diretto che collegherà Gela a Palermo, senza dunque fermate nelle aree di Enna e Caltanissetta, sarà operativo Dal 25 novembre. Nel sito della Sais sono reperibili gli orari della tratta:
Dal lunedì al venerdì: Gela-Palermo: partenza ore 14:00 – arrivo ore 16:40, Palermo-Gela: partenza ore 18:30 – arrivo ore 21:10
Saranno presentati, venerdì 22 novembre, i risultati del progetto Open Housing, realizzato a Gela negli ultimi 4 anni su iniziativa della rete coordinata dall’Associazione ARCI Le Nuvole.Il progetto, sostenuto da Fondazione con il Sud, ha mirato a soddisfare i bisogni abitativi temporanei di soggetti in difficoltà economica e familiare.
Ha operato per favorire l’inclusione sociale e lavorativa di queste persone attraverso un percorso di accompagnamento all’autonomia.I lavori della giornata conclusiva del progetto, si svolgeranno all’interno del centro socio-culturale di via Maurizio Ascoli e si articoleranno in due momenti. Nel corso della mattinata, dalle ore 10.00, saranno illustrati i dati finali delle attività realizzate, mentre nel pomeriggio, dalle ore 15.00, è in programma una tavola rotonda sul ruolo dell’Agenzia sociale per la casa nei percorsi di inclusione sociale e di rigenerazione urbana dei territori, con la presentazione di alcune esperienze in corso a Roma e Palermo ed un confronto sulla prospettiva di sviluppo di tale strumento anche nel territorio di Gela.
Ecco il programma del progetto OPEN HOUSINGEvento conclusivo dell’iniziativa sostenuta da Fondazione con il SudGela
22 novembre. Sessione mattutina Ore 10.00 Inizio evento con video introduttivo presentazione delle attività realizzate; Videomessaggio del Presidente di Fondazione con il Sud Stefano Consiglio.Ore 10.15 Presentazione dei risultati delle attività progettuali Luciana Carfì – Coordinatrice del progetto Open HousingOre 10.45
Interventi programmati:
Terenziano Di Stefano – Sindaco di Gela; Carlo Testini – Presidenza ARCI Nazionale Carla Barbanti – Coop di Comunità Trame di Quartiere Catania .
Gli interventi saranno intervallati da testimonianze dei partecipanti alle attività progettuali; Ore 11.30 Interventi degli ospiti e dibattitoOre 12.30 Conclusioni.Sessione pomeridiana
Ore 15.00 Ripresa lavori con una tavola rotonda sul tema: “L’Agenzia sociale per la casa: strumento per le politiche dell’abitare tra emergenza abitativa e rigenerazione urbana”.
Intervengono: Luca Blasi – Assessore alle Politiche Culturali e Diritto all’Abitare Municipio III Roma (in collegamento) Simone Lucido – Agenzia per l’inclusione sociale ed abitativa del Comune di Palermo Giusi Milazzo – Segretaria regionale SUNIA Sicilia; Simone Morgana – Assessore al Patrimonio del Comune di Gela Carlo Testini – ARCI Nazionale Resp. Commissione Lotta alle Disuguaglianze, Diritti Sociali e Libertà Coordina: Giuseppe Montemagno – Presidente regionale ARCI Sicilia
C’era anche un’artista di Gela, Rita Castellano, la sera del 18 novembre a Palazzo Valentini di Città metropolitana di Roma Capitale. insieme a Angelo Pizzigallo , Fabrizio Santori Antonio Giammusso per l’iniziativa ‘Vite al Femminile’. Tanti ospiti tante autorità, e la testimonianza toccante di due super Donne che hanno reagito a questo abuso Filomena Di Gennaro Filomena Lamberti.
L’artista gelese ha partecipato con un dipinto olio su tela 60×100 ha cui ha dato titolo: “Hai fermato i miei piedi, ma non la mia voce”. Un concetto biblico: “E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l’anima”, ripreso sul tema dei giudici Falcone e Borsellino.
“Ho voluto sottolineare – ha detto Rita Castellano- che, nonostante la morte, la voce di tutte le donne uccise continueranno a gridare e far ascoltare che bisogna stare in guardia contro cattivi comportamenti, e se è necessario denunciare… molto spesso infatti questo ” Amore” malato ed esagerato, viene nascosto accuratamente. Con questo quadro ho voluto dire STOP AL FEMMINICIDIO. Ho vissuto il momento di “Vite al femminile” come un’esperienza di crescita professionale e spirituale”.
L’organizzazione ha scelto un luogo simbolo delle istituzioni, sito nel cuore di Roma per ospitare l’evento dedicato alla sensibilizzazione su un tema sociale ancora drammaticamente attuale, il femminicidio.
La manifestazione ha fatto registrare la partecipazione del ghota della politica, delle istituzioni e dell’arte: tutti uniti nell’obiettivo di esorcizzare il terribile fenomeno.
“Vite al Femminile” è stato realizzato grazie all’organizzazione di Angiolina Marchese, Presidente dell’Associazione Culturale “Art Global”, e dell’Art Curator Rosanna Vetturini, da un’idea del Vice Questore di Roma Maria Antonia Spartà: che s’è svolta presso la Sala Consiliare di Palazzo Valentini.
L’evento è stato aperto con i saluti dei consiglieri della Città Metropolitana di Roma Capitale Antonio Giammusso e Fabrizio Santori; sono intervenuti l’ on Martina Semenzato presidente Commissione Parlamentare inchieste sul femminicidio, la Criminologa Susanna Petrassi, la Giornalista Alessandra Canale, la Consigliera Regionale Palazzi Edy Patrizia Mirigliani e la Madrina della Serata, la Duchessa Maria Consiglio Visco Marigliano , Angelo Pizzigallo , Antonio Giammusso.
“Vite al Femminile” rappresenta ’occasione per conoscere storie di donne che hanno dato il loro contributo per cambiare la società attraverso impegno, creatività e professionalità, offrendo al pubblico una prospettiva sui temi della violenza di genere e al fenomeno del “Femminicidio”, in attesa del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Vite al Femminile” nasce per dar voce alle vittime della violenza, per conservare la memoria delle tante donne morte per mano di chi diceva di amarle.
L’obiettivo è creare una rete di consapevolezza e sostenere la lotta contro ogni forma di violenza
Rita Castrllano predilige la tecnica Acquerello e grafica; nei 40 anni di attività artistica ha sperimentato altre tecniche come olio su tela, mosaico e ceramica. Ha tenuto mostre personali e ha partecipato a numerose rassegne d’arte a Gela, Caltagirone, Palermo, Roma, Ferrara, Foggia, Stromboli e Bologna, ottenendo premi di rilievo. Nel gennaio del 2001 ha inaugurato il CentroArte MonnaLisa, associazione culturale dove tiene corsi di disegno, pittura, mosaico e ceramica, inoltre in questi anni ha avuto il grande desiderio di “usare” il talento di questi allievi che di sono succeduti e di tantissimi artisti, pittori e artigiani di Gela e di paesi limitrofi, organizzando numerose manifestazioni e mostre, per unire la cittadinanza, attorno ad una vetrina artistica e al fascino della Creatività.
Superare il problema dello sbarramento dell’accesso al credito conseguente all’inserimento nelle “black list” con l’inevitabile fallimento: è il destino, spesso segnato, delle imprese confiscate alla mafia che finalmente, in Sicilia, con la norma inserita nella manovra quater approvata, potranno avere un orizzonte di rilancio economico, con un fondo da quattro milioni di euro con prestiti a tasso zero erogato attraverso l’Irfis. Lo prevede l’articolo 16, presentato oggi dal presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, insieme alle deputate della commissione Bernadette Grasso e Jose Marano.
L’obiettivo dichiarato è “impedire il fallimento delle aziende che avviene con percentuali anche del 98% – ha detto Cracolici – ma soprattutto dare senso al tema del riutilizzo sociale dei beni confiscati, che non sembra essere una priorità dello Stato. Ora invece, la nostra Regione, che ha il più alto numero di beni e imprese sottratte alla mafia, potrà creare delle storie di successo da emulare in altri territori”.
La norma, inoltre, prevede un sostegno a fondo perduto di 10mila euro per le attività iniziali nel settore dell’agricoltura sociale e che lavorano sui terreni confiscati. Gli interventi agevolativi sono finalizzati al risanamento e al rilancio delle imprese, sulla base di piani asseverati, nell’ambito dei processi autorizzativi da parte delle autorità giudiziarie e dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc).
“La Regione non guarda la partita dei beni confiscati dagli spalti – ha aggiunto Cracolici – ma si impegna concretamente per risolvere i problemi che nel corso degli anni si sono manifestati. Nella gestione delle aziende e dei beni confiscati non possono esserci opacità, perché lì si gioca la credibilità dello Stato. Per questo auspico una rivisitazione del modello dell’Agenzia nazionale, rafforzando il ruolo della Regione, questo spezzettamento delle competenze soffoca di burocrazia anche le realtà produttive.