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Buon compleanno a Radio Gela Express, quarant’anni di successi

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In un angolo della stanza, c’erano i primi vinili accatastati con il relativo numero identificativo scritto rigorosamente a caratteri cubitali per individuarli nell’immediato; dall’altro lato campeggiavano le bobine Pioneer in alluminio da 7 pollici e poco più distanti una colonna impressionante di audio cassette cromate Tdk Sf 60. Al mixer analogico stereo erano collegati un microfono Oktava Mke-15 e i giradischi Technics a cinghia lineare. Erano gli anni in cui, in scaletta, trovavano spazio Madonna con il suo Into the groove, i Duran Duran con The wild Boys, i Simple Minds con Don’t you (forget about me), Eros Ramazzotti con Una storia importante e i Righeira con l’Estate sta finendo…Era il 1985, l’anno in cui c’erano le feste in casa dove ad un certo tempo si abbassavano le luci, e dai pezzi rock si passava alle ballate romantiche. I famosi lenti da ballare abbracciati o avvinghiati più che mai, occasione per iniziare un amore, scatenare gelosie (volute), dichiararsi a qualcuno. E il primo gennaio di quell’anno, irradiava il suo segnale sui 100.300 Mhz, Radio Gela Express. Da allora sono passati 40 anni. In quel piccolo locale di via Polizelo, prima sede storica dell’emittente, le pareti erano colme di quelle che sono tuttora considerate il simbolo concreto delle radio: i cartoni delle uova. Un buon potenziale di assorbimento del rumore a basso costo rispetto a materiali più efficaci e “tecnici”. Promotori della nascita della nuova radio in città (già ne erano presenti altre), furono cinque giovani, uniti dalla passione per la musica e amici d’infanzia: Gaetano Casciana, Gaetano Bizzini, Antonio Pappalardo, Enzo di Giacomo e Crocifisso Cilia.

Insieme hanno stravolto il modo di fare radio. Oltre alle dediche e alle richieste degli affezionati ascoltatori, hanno aggiunto semplici ma determinati evoluzioni nel palinsesto quotidiano, arricchendolo con la promozione delle ultime uscite discografiche e – soprattutto – non spegnendo mai le trasmissioni al calare della notte, tutt’altro…Si sa, la notte non è meno meravigliosa del giorno, non è meno divina; di notte risplendono luminose le stelle, e si hanno rivelazioni che il giorno ignora. Dalla vecchia sede, la radio ha trovato spazio in un nuovo stabile, in via Zinchí per poi stabilirsi definitivamente in via Senatore Damaggio, a pochi passi da Piazza Umberto I.

Le “trasferte” sui monti iblei, per ovviare ad un problema tecnico sul caro e vecchio traliccio, rappresentano la storia. E se c’era da partire, nessuna condizione meteorologica avversa, poteva impedirlo. La radio non poteva e doveva rimanere spenta. Sarebbe stato un colpo al cuore. Non solo per i sempre più affezionati ascoltatori ma anche per quei numerosi commercianti che avevano sposato la pubblicizzazione del loro marchio negli spot (i primi in città con le voci realizzate da studi professionali). Col passare degli anni, alcuni dei fondatori di Radio Gela Express, hanno lasciato per esigenze lavorative e familiari ma il sano principio di vera amicizia è rimasto intatto. L’identico sentimento che accomuna gli attuali editori. A Gaetano Casciana, da quasi cinque lustri, si è affiancato Francesco Mangione. Entrambi non si sono mai fermati, arricchendolo il proprio bagaglio culturale sempre alla ricerca della novità del momento al passo coi tempi. Quasi anticipandola, in alcuni casi.

Ricordo come fosse oggi, il primo radiogiornale che ho avuto la responsabilità di condurre. Si chiamava “Express Informazione”. La sigla era “Birdland” dei Weather Report, musica di altissima qualità, con una perfetta commistione tra parti improvvisate e sezioni composte, un brano che esaltava le qualità dei singoli. Un vero e proprio capolavoro. A distanza di anni, posso dire che migliore scelta non poteva essere fatta per attirare l’attenzione di chi ci ascoltava…Cosi come la scelta di “Rumble”, sigla del trittico delle fortunate trasmissioni “Stadio Express”, in onda il sabato, la domenica e, ancora oggi, il lunedì. Un preludio molto soft e molto d’atmosfera che sfocia nel virtuosismo eclettico in uno dei pezzi fusion più belli in assoluto, firmato da Chick Corea con l’Elektric Band.Il radiogiornale, successivamente, ha cambiato denominazione in Gr Express, facendo fede al nome della testata giornalistica che ho il piacere di dirigere. Radio Gela Express, attualmente presente in diverse piattaforme digitali, negli ultimi anni, ha promosso tante iniziative dedicate ai giovani e nel periodo estivo ha realizzato il Ferragosto d’Italia e il Disco Village. Il palinsesto si è sempre arricchito con nuove trasmissioni e con nuovi conduttori. Tutti hanno contribuito alla crescita dell’emittente nella realizzazione di programmi, informazione, dibattiti politici, radiocronache, intrattenimenti leggeri, podcast. Ognuno ha avuto una parte. E continuerà ad averla. Perché sono ancora un uomo o una donna e un microfono con la riproduzione di musica, la condivisione di storie, a parlare di diverse questioni, a comunicare con il pubblico.

La radio è la compagnia nelle notti insonni, le informazioni in tempo reale. Le voci che entrano in casa a dare presenza e conforto. I suoni che rallegrano i lunghi viaggi solitari. La radio accompagna la nostra vita, ascolta le nostre parole, zittisce la solitudine, racconta mille storie, c’è sempre. Come non esserle grati. Tutto questo è la radio. Tutto questo è Radio Gela Express. Auguri a noi!

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Il progetto “Centro Sicilia Bio”conclude il suo percorso ma apre nuove prospettive

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Caltanissetta – Tra i filari delle vigne siciliane, baciati dal sole di fine stagione, si è concluso il viaggio di “Centro Sicilia Bio”. L’ultimo educational tour, dedicato al vino biologico, ha segnato la chiusura di un progetto che ha attraversato la provincia di Caltanissetta per promuovere la filiera corta e i prodotti agricoli biologici.

Una passeggiata tra i vigneti, seguita dall’ingresso in una cantina del territorio per scoprire botti e attrezzature della vinificazione, ha permesso ai partecipanti di immergersi in un mondo fatto di tradizione, qualità e rispetto per l’ambiente. Finanziato dal GAL Terre del Nisseno e guidato dalla cooperativa La Mandorla, il progetto “Centro Sicilia Bio” ha saputo creare una rete solida di produttori locali, favorendo la conoscenza e il consumo di prodotti a km 0.

L’iniziativa ha coinvolto operatori del settore HoReCa, ristoratori, enoteche e consumatori consapevoli, offrendo un percorso esperienziale tra le eccellenze del territorio, tutte con un unico denominatore: essere biologici. Nel corso del progetto, diversi educational tour hanno permesso di conoscere da vicino vari ambiti: dal miele, con le sue tecniche di produzione e benefici nutrizionali, all’olio extravergine d’oliva, esaltato per le sue proprietà salutistiche, ed ancora il vino, fino alle mandorle, simbolo della tradizione agroalimentare siciliana.

Ma “Centro Sicilia Bio” non si è fermato qui: la presenza nei mercati di quartiere, nei mercatini di Natale, agli eventi di piazza e in numerosi seminari ha permesso di raggiungere un pubblico sempre più ampio, sensibilizzandolo sui vantaggi della filiera corta e dell’agricoltura biologica. A partire dal suo esordio, il progetto ha incontrato un crescente interesse da parte di consumatori e operatori del settore, dimostrando che il biologico non è solo una scelta alimentare, ma un modello di sviluppo sostenibile.

Il recente riconoscimento del torrone tradizionale di Caltanissetta come presidio Slow Food, il successo delle degustazioni e degli incontri informativi, le collaborazioni con Slow Food e le istituzioni locali hanno contribuito a dare maggiore visibilità a una rete di produttori che lavora nel rispetto della natura e delle tradizioni.

La chiusura del progetto “Centro Sicilia Bio” non mette la parola fine perché apre invece a nuove opportunità per il futuro dell’agricoltura biologica in Sicilia. Il viaggio del biologico in Sicilia, dunque, non si ferma qui: è solo l’inizio di una nuova consapevolezza alimentare e produttiva.

https://we.tl/t-BeJZU9BxGV?utm_campaign=TRN_TDL_05&utm_source=sendgrid&utm_medium=email&trk=TRN_TDL_05

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Tar Lazio rigetta il ricorso della dott.Lotti contro la nomina del dott.Forlani

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IL TAR-Lazio conferma la nomina del Dott. Gianluca Forlani alla funzione di Assistente del Membro Nazionale italiano di Eurojust, rigettato il ricorso dalla Dott. Lotti ex Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Gela.


Nel 2022 è stato indetto dal Ministro della Giustizia l’interpello per il conferimento dell’incarico di Assistente del Membro nazionale italiano di Eurojust – agenzia dell’unione europea per la cooperazione giudiziaria penale con sede all’Aja, Paesi Bassi.Dopo una prima selezione operata dal Ministero della Giustizia basata sui titoli e sull’audizione dei candidati, il CSM è stato chiamato ad esperire le proprie valutazioni in merito due candidati: il Dott. Gianluca FORLANI, magistrato ordinario che, in passato, ha svolto la funzione di Giudice presso il Tribunale di Agrigento e la Dott.ssa Lucia LOTTI, magistrato ordinario attualmente Procuratore Aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Roma e, in precedenza Procuratore, presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Gela.


Con apposita nota il Ministro della Giustizia ha designato il dott. Gianluca FORLANI quale “Assistente del Membro nazionale italiano di Eurojust”
Tuttavia, nelle more dello svolgimento di tale procedura, è stata modificata la disciplina relativa all’ Agenzia dell’Unione europea per la cooperazione giudiziaria penale (Eurojust). La nuova disciplina ha previsto che la nomina venisse effettuata dal CSM e non più dal Ministero della Giustizia.
Pertanto, il CSM – in sede di Assemblea Plenaria – ha deliberato l’assegnazione del dott. Gianluca Forlani presso l’Agenzia dell’Unione Europea per la cooperazione giudiziaria penale – Eurojust.
Avverso tale delibera del CSM la Dott.ssa Lotti ha proposto un ricorso giurisdizionale innanzi al TAR-Lazio, chiedendone l’annullamento. Con il ricorso è stato sostenuto cha la Delibera del CSM sarebbe stata adottato in violazione della nuova normativa.
Per resistere a tale ricorso si è costituito in giudizio il Dott. Forlani, con il patrocinio degli Avv.ti Girolamo Rubino, Orazio Abbamonte e Giuseppe Impiduglia. I difensori, con apposita memoria difensiva, hanno eccepito in primo luogo l’inammissibilità del ricorso e, inoltre, hanno rilevato l’infondatezza dello stesso.
Con sentenza del 03.02.2025, condividendo le argomentazioni difensive sollevate dagli Avv.ti Rubino, Abbamonte e Impiduglia, il TAR-Lazio ha rigettato il ricorso, ritenendo che la delibera di assegnazione del dott. Forlani presso l’Eurojust fosse pienamente aderente alla disciplina vigente
Per l’effetto di tale statuizione, il Dott. Forlani potrà continuare a ricoprire la funzione di assistente di membro italiano in servizio presso l’Eurojust.

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Lotta all’abusivismo demaniale: plauso del Sindaco alla Capitaneria di Porto

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Il Sindaco Di Stefano ha espresso il proprio ringraziamento alla Capitaneria di Porto ed al nucleo operativo di polizia ambientale, supportata dal terzo nucleo sub della Guardia costiera di Messina, per l’importante operazione condotta a tutela del pubblico demanio marittimo e il contrasto all’abusivismo nel porto rifugio di Gela.

Grazie a un’azione tempestiva e decisiva, sono state rimosse oltre 38 strutture in cemento adibite all’ormeggio illecito di unità navali, insieme a circa 400 metri di cime e 40 metri di catenarie. Tale intervento ha consentito il ripristino della legalità su un tratto di mare di circa 120 metri di lunghezza, corrispondente a una superficie complessiva di oltre 1.900 metri quadrati di specchio acqueo.

“E’’importante  preservare il nostro patrimonio ambientale e il rispetto delle normative vigenti – ha sottolineato il Sindaco – queste operazioni sono fondamentali per garantire la fruibilità e la sicurezza del nostro porto rifugio. La cooperazione tra enti e istituzioni è cruciale per la tutela del nostro territorio e per la promozione di un turismo responsabile e sostenibile”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
Publiedit di Mangione & C. Sas - P.iva: 01492930852
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