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Cronaca

Brandiva un coltello a punta: denunciato un tunisino

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I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Ragusa, nel corso della nottata intercorsa tra sabato e domenica hanno denunciato un trentenne tunisino per lesioni, violenza a pubblico ufficiale e porto abusivo di arma.

I militari nel corso del normale servizio di perlustrazione e controllo del territorio sono intervenuti in località Punta Braccetto, poiché era stato segnalato un uomo in stato di agitazione che brandiva un coltello.

La gazzella, giunta sul posto, ha trovato un extracomunitario, in evidente stato di alterazione psicofisica e sprovvisto di documenti, che importunava la gente ed avvicinato dai militari, cercava di sottrassi al controllo. I Carabinieri riuscivano a fermarlo e in quella circostanza trovavano indosso al tunisino un coltello a serramanico della lunghezza di 16 cm, che veniva posto sotto sequestro.

Viste le circostanze e la mancanza di documenti il trentenne veniva fatto salire sulla gazzella per essere accompagnato presso la caserma per procedere all’identificazione, tuttavia, durante il tragitto l’uomo inscenava un malore, costringendo gli operanti ad arrestare la marcia per accertarsi delle sue condizione fisiche. In quel frangente, il tunisino approfittando della situazione, si scagliava contro i Carabinieri, aggredendoli con violenza, strattonandoli e colpendoli al volto e agli arti, al fine di guadagnarsi la fuga. Nonostante ciò, i militari, benché feriti, riuscivano assicurare il trentenne e ad accompagnarlo in sicurezza presso gli uffici di Piazza Caduti di Nassirya. In quella sede, dopo essere stato compiutamente identificato, veniva deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per i reati di porto abusivo di arma, lesioni e violenza a pubblico ufficiale

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Cronaca

Le panche erano autorizzate: ecco la prova!

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Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.

Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.

Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.

Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.

Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova

Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda ( impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.

Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021 , al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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