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Boom di visitatori a Gela e a Mussomeli per le Giornate FAI d’autunno

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Successo di partecipazione alle Giornate FAI d’autunno della provincia di Caltanissetta. In occasione della tredicesima edizione di uno dei più importanti e amati eventi di piazza dedicati al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, lo scorso fine settimana, registrata un’alta affluenza di visitatori nei luoghi scelti dal FAI per la provincia di Caltanissetta: il laboratorio di restauro del relitto Gela II ed il “Borgo dei miracoli”, cioè il centro storico di Mussomeli.

“Celebriamo il successo straordinario delle Giornate FAI d’Autunno con grande soddisfazione – dice Giulia Carciotto, Capo Delegazione FAI per la provincia di Caltanissetta -. Quest’anno abbiamo registrato una massiccia presenza di visitatori. Questo entusiasmante risultato testimonia l’interesse crescente della nostra comunità per il patrimonio storico, artistico, archeologico, culturale per questa opportunità, unica nel suo genere, di scoprire luoghi di straordinaria bellezza e valore culturale, spesso inaccessibili al pubblico.

La visita al laboratorio di restauro della Gela II – continua – è stata un’occasione preziosa per immergersi nella storia greca di Gela ed ha permesso a centinaia di cittadini di tutte le età di esplorare simbolicamente i fondali delle nostre acque da cui è emerso il nostro immenso patrimonio, in vetrina per un giorno. A Mussomeli, invece, il tour per il centro storico con le tappe nelle chiese e nei santuari, alla riscoperta del loro patrimonio materiale ed immateriale, ha consolidato il rapporto del territorio con i suoi abitanti sensibili ai temi della valorizzazione e tutela delle radici culturali. Un ringraziamento speciale – conclude la professoressa Carciotto – va ai volontari, alle Soprintendenze e ai responsabili dei siti senza la cui collaborazione non sarebbero state possibili queste eccezionali aperture”.

Questi i numeri: complessivamente poco meno di un migliaio le presenze registrate nell’area archeologica di Bosco Littorio e i partecipanti al tour del centro di Mussomeli. I visitatori, guidati dagli apprendisti ciceroni e volontari della Delegazione FAI Caltanissetta (130 in tutto), tra studenti degli istituti superiori Eschilo di Gela e Giovan Battista Hodierna e Virgilio di Mussomeli.

Le Giornate, lo ricordiamo, sono state realizzate grazie alla collaborazione con le Amministrazioni dei Comuni di Gela e Mussomeli; la Soprintendenza del Mare; la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Architettonici di Caltanissetta; il Parco Archeologico di Gela; i Parroci e Rettori delle chiese di Mussomeli; la ProLoco di Mussomeli; la Croce Rossa Italiana e la Protezione Civile, i Dirigenti degli istituti scolastici coinvolti, ai docenti e formatori e tutti gli studenti che hanno scelto di prendere parte a questo progetto di valorizzazione del patrimonio e del territorio. In particolar modo, la Giornata di Mussomeli è stata impreziosita dalla collaborazione con “The Good Kitchen”, con gli apprendisti ciceroni ed i volontari che hanno condiviso una colazione di benvenuto presso la cucina sociale di Danny McCubbin, un australiano di 58 anni che ha deciso di vivere in Sicilia e aprire una cucina sociale. Ogni giorno il laboratorio prepara pasti gratuiti per le persone bisognose, divenendo, in poco tempo, una vera e propria associazione di progetti sociali, tra i quali, corsi di cucina per bambini, laboratori di musica e responsabilità sociale.

Per l’occasione inoltre, nel Santuario di Maria Ss dei Miracoli, è stato presentato un inedito assoluto: un telero di circa 16×8 metri che raffigura le scene della Via Crucis, usato per coprire tutti i crocifissi e tutte le statue a partire dalla vigilia della Domenica delle Palme (Velatio Crucis).

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Oggi tradizionale ritorno delle sacre effigi alla Chiesa Madre

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La Pasqua a Gela è una festa religiosa vissuta intensamente, che coinvolge non solo le comunità ecclesiastiche o i fedeli più attivi ma l’intera popolazione. Le tradizioni sono tramandate di generazione in generazione e restano ancora vivi nella vita dei cittadini che vi partecipano con fede.

Con la domenica delle Palme comincia la Settimana santa. La parrocchia della Chiesa Madre che custodisce le sacre effigi del Cristo e della Madonna Addolorata e che gestisce queste celebrazioni ha reso noto il calendario degli appuntamenti liturgici. Il Mercoledì Santo ricorda il processo di condanna a morte di Gesù: le statue del Cristo e dell’Addolorata sono portate nella Chiesa del Rosario dove i cittadini si recano per il rito del “Bacio dei piedi”. La processione è accompagnata dalle litanie, antichi canti struggenti delle “Lamentazioni”e cori bassi.

Il Giovedì Santo è il giorno della “Lavanda dei piedi”. Si ricorda l’Ultima cena in cui Gesù si china umilmente a lavare i piedi ai suoi discepoli ricordandoci di essere semplici e umili coi nostri fratelli in ogni momento. Le statue sacre vengono portate per le vie del centro storico Federiciano, fino in Chiesa madre, dove vengono infine deposte. Le chiese della città rimangono aperte fino a notte tarda. Ogni chiesa prepara il sepolcro in svariati modi. Tradizionalmente si soleva deporre, il giorno del mercoledì delle ceneri del grano su uno strato di bambagia su cui veniva lasciato  germogliare, al buio e al caldo.

Una volta pronto e legato con dei nastri rossi, veniva quindi posizionato sugli altari per simboleggiare l’uscita alla luce del Cristo. Anticamente anche le campane delle chiese venivano legate per sottolineare che non avrebbero più suonato fino alla mezzanotte del sabato santo. Vengono spente tutte le luci nelle chiese ad eccezione di quella del sepolcro.

Il Venerdì Santo si ricorda la passione, la crocifissione e la morte di Gesù. Le statue in processione sono portate fuori dalla Chiesa Madre fino al Calvario. La processione è accompagnata dalle “Litanìe” delle donne addolorate. Poi giunti al Calvario, il Cristo è spogliato e messo in croce e l’Addolorata vien posta accanto a Gesù. I fedeli si raccolgono in preghiera in religioso silenzio. La sera il simulacro di Gesù viene portato in spalla dai marinai gelesi, seguita dall’Addolorata, per tutto il centro storico fino a giungere in Chiesa Madre e vi fa rientro alle 22.30.

Il Sabato Santo è il giorno in cui la Chiesa ci invita ad aspettare con la Madre di Gesù, la Resurrezione. Già dalle prime ore del mattino i fedeli si recano in Chiesa Madre per il funerale del Signore e per la sua sepoltura. Intorno alle 11:00 il simulacro viene estratto dall’urna e riposto sotto l’altare dove verrà coperto. Poi, l’Addolorata viene posta sopra lo stesso altare. La sera si celebra nelle chiese la Veglia Pasquale che culmina a mezzanotte con l’esaltazione della resurrezione di Gesù.

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Adi Scarl dona 15 uova pasquali al Sai Msna di Niscemi

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Il Sai MSNA di Niscemi, coordinato da Bruna Consoli, che ospita 15 minori stranieri non accompagnati, è stato lieto di ospitare l’associazione ADI S.C.A.R.L. presso la propria sede.

L’ ADI SCARL nasce dalla solida esperienza maturata dall’ Unione della Samot e Samo nel campo dell’ assistenza domiciliare. Eroga cure domiciliari in convenzione con le Aziende Sanitarie Provinciali della Regione Sicilia.L’ADI si rivolge a una vasta clientela che si trova in una condizione di indigenza.
Per l’ occasione si sono omaggiati gli ospiti del Sai MSNA con delle uova di pasqua e una colomba in occasione delle festività pasquali. Un gesto ben gradito che ha portato un momento di gioia ed allegria tra i giovanissimi ospiti della struttura.

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Apertura dell’area archeologica di Caposoprano

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Il Comune annuncia con soddisfazione che sono previste cinque giornate di apertura dell’area archeologica delle Mura Timoleontee di Gela per il mese di aprile ovvero il 23, 24, 28, 29 e 30 , dalle 9:00 alle 13:00. Certo, se si considera che l’area che contiene un tesoro unico al mondo viene aperto su prenotazione e solo per miracolo per mancanza di personale di custodia, è una piccola vittoria.

Ma se si pensa che in altri siti le aree archeologiche sono sempre a disposizione dei visitatori che arrivano senza avvertire, è davvero una sconfitta della politica regionale che non riesce a garantire il minimo sindacale in fatto di numero di dipendenti.

“Un’occasione unica per riscoprire la storia millenaria della nostra città e ammirare da vicino uno dei siti archeologici più affascinanti della Sicilia. Riscopriamo la nostra bellezza”. Si legge nell’invito divulgativo dei social.

Carto, occasione unica! Chissà quando capiterà ancora…..

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