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Politica

Bombe d’acqua a Mussomeli: il sindaco chiede finanziamenti

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Mussomeli – A seguito delle bombe d’acqua registrate nei giorni 27 e 28 Agosto 2024, nel territorio comunale si sono verificati numerosi dissesti alla viabilità e ad altre infrastrutture.

Oltre al fango che invade numerosi tratti di strada, si sono registrati danni a diverse infrastrutture. Previa attivazione della Procedura Operativa in caso di Rischio Meteo – Idrogeologico e Idraulico il comune di Mussomeli sta provvedendo a rimuovere i detriti dalla viabilità comunale ed a segnalare la presenza di dissesti oltre che a svolgere. 

Ove possibile, ha provveduto ad avvistare in maniera puntuale l’utenza delle condizioni di inagibilità di alcune infrastrutture. 

Inoltre, sono ancora in corso le attività di monitoraggio delle infrastrutture pubbliche nelle aree maggiormente interessate dagli eventi meteo.

Da una prima ricognizione sono stati rilevati i seguenti effetti al suolo:

Erosione della pavimentazione stradale con presenza di massi nelle carreggiate stradali nella zona N-E del territorio di Mussomeli (Contrade Girafi, Quarto di Rose, Polizzello, Marcato Nuovo, Mappa). Sono in corso di esecuzione ulteriori sopralluoghi nell’area di contrada Polizzello particolarmente colpita dagli eventi meteo dei giorni 27 e 28 Agosto 2024.

Infiltrazioni nel Caste llo Manfredonico a causa dei danni subiti dalla copertura della Chiesetta della Madonna della Catena colpita da un fulmine;

Crollo di una briglia del Torrente Indovinella in corrispondenza dell’area adiacente alla Chiesa della Madonna Delle Vanelle in prossimità delle Vie Leonardo da Vinci e Autonomia Siciliana;

Danneggiamenti alle reti fognarie bianche e nere all’interno del Parco Urbano ed in località Passo di Mosca.

“Alla luce di ciò – dice il sindaco Giuseppe Catania – ho provveduto, nella mia qualità di sindaco del Comune di Mussomeli, ad inoltrare al Dipartimento Regionale di Protezione Civile apposita e dettagliata richiesta di finanziamento per un importo di € 100.000,00 per gli interventi immediati e tampone e € 6.140.000,00 per gli interventi strutturali da realizzare”.

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La DC va agli Enti locali della Regione per la città ma non andrà all’incontro indetto dal sindaco

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La DC non andrà all’incontro indetto dal sindaco con la deputazione e i gruppi di tutti i colori politici ma la prossima settimana il coordinatore Giuseppe Licata con i consiglieri Irti e Guastella e il dirigente Cascino si recheranno dall’assessore regionale agli enti locali che è del loro partito a discutere del prossimo bando sugli aiuti ai Comuni in dissesto e chiedere attenzione particolare per Gela.

La polemica politica non si placa dopo che l’avv.Licata ha spiegato perchè la Dc non ridponderà all’invito del sindaco. Critiche sono state rivolte alla Dc dal capogruppo di Una buona idea Giovanni Giudice e la risposta è arrivata dal capogruppo Dc Armando Irti

“Al consigliere Giudice a cui è stato affidato il compito di rispondere al nostro commissario Giuseppe Licata e che mi sembra confuso come il sindaco – dice Irti – probabilmente non hanno spiegato alcuni passaggi della nostra posizione. Giova a questo punto mettere a fuoco alcuni punti che il consigliere non ha compreso: Licata è stato chiaro , coinvolgere tutte le forze politiche , indipendentemente dagli schieramenti è una cosa buona per risolvere la crisi finanziaria del nostro ente .Ma , nel contempo , non vi è dubbio che diventa una ammissione di incapacità ed impotenza della maggioranza .Ricordo al collega Giudice che rischia di rimanere nell’oblio chi è chiamato a governare e poi non si dimostra capace.Non pemetteremo a chi ha l’onere di governare la Città di prendere in giro i cittadini , il nostro compito è vigilare sull’azione amministrativa. Non va bene la doppia faccia di questa maggioranza: prima si chiede collaborazione e poi si accusa il governo regionale”


“La DC come forza di opposizione seria e responsabile ha dimostrato di essere sempre collaborativa per la città, e il governo regionale , ripetutamente accusato dalla coalizione di Di Stefano, ha dimostrato nelle manovre finanziare di accogliere tutte le richieste provenienti dalle opposizioni”- conclude.

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Strisce pedonali, dossi, autovelox nella mozione presentata della consigliera Pd Lorena Alabiso

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Urge l’installazione  di segnaletuca orizzontale e verticale nonché di dissuasoridi velocità o autovelox fissi nelle aree limitrofe a via Venezia, via Tevere, via Giovanni Falcone, via Buterae in contrada Manfria presso la via Santa Maria degli Angeli, via delle Begonie e via delle Viole. Lo chiede con una mozione la consigliera Lorena Alabiso.

L’iniziativa dell’esponente PD nasce da segnalazioni dei cittadini residenti in quei quartieri e dal sopralluogo effettuati da cui é emersa la quasi assenza (poiché ove presenti sono quasi totalmente sbiadite) di segnaletica orizzontale e verticale. E poi ci sono i comportamenti negligente di tanti automobilisti che non rispettano il codice della strada e mettono a rischio la sicurezza di tutti gli utenti della strada.

“Il fenomeno – sostiene la consigliera- è tanto preoccupante quanto complesso. Da un lato, vi è una crescente superficialità nell’approccio alla guida, alimentata da fattori come la distrazione causata dai dispositivi mobili e l’eccesso di velocità. Dall’altro, le infrastrutture urbane spesso non sono adeguatamente attrezzate per garantire la sicurezza dei conducenti e dei pedoni. Forti di queste evidenze, numerosi cittadini hanno alzato la voce, richiedendo interventi immediati da parte dell’Amministrazione Comunale. considerata l’elevata incidenza di traffico veicolare in quelle zone”. 

Nella mozione la consigliera chiede che l’amministrazione comunale disponga il tracciamento della segnaletica orizzontale nelle vie Venezia,Tevere, Giovanni Falcone e Butera, nelle aree limitrofe per le quali si rendesse necessaria così da regolamentare gli incroci pericolosi e la circolazione nelle area limitando i rischi per l’incolumità di quanti circolano sia a piedi che con altri mezzi di locomozione.Nelle vie di Manfria serve invece posizionare dossi con bande sonore o autovelox fissi, in funzione alle caratteristiche strutturalidellestrade, su via Giovanni Falcone e su via Butera al fine di scongiurare i rischi legati  alle frequenti segnalate violazioni del limite di velocità. Bisogna anche posizionare cartelli toponomastici adeguati”

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Recuperati fondi per la Diga Disueri

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Ci sono gli interventi nella diga Rosamarina e la realizzazione del Tmb di Sciacca tra i progetti recuperati dal governo regionale dopo il definanziamento delle somme del Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc) 2014-2020. L’assessorato dell’Energia chiarisce che le nuove risorse provengono, oltre che dal ciclo di programmazione Fsc 2021-2027, anche da altre linee di finanziamento.

Per i lavori di consolidamento e messa in sicurezza della diga Disueri, a Gela, in provincia di Caltanissetta, l’importo iniziale di 20 milioni è passato a 70 milioni. Gli interventi per l’invaso, a uso essenzialmente del settore agricolo, sono stati inseriti nella classe B del Piano nazionale di interventi infrastrutturali e per la sicurezza del settore idrico (Pnissi). La progettazione era già stata finanziata con il ciclo di programmazione Fsc 2014-2020.

Recuperati anche gli interventi di mitigazione della caduta massi sulla sponda destra della diga Rosamarina. In questo caso, il finanziamento arriva dai fondi del Programma operativo complementare (Poc) Sicilia 2014-2020. Il contratto per i lavori, dall’importo di quasi 1,7 milioni di euro, è stato affidato il 19 novembre scorso.

Per quanto riguarda la diga Olivo, il finanziamento di oltre 46 milioni di euro è stato inserito nell’Accordo per lo sviluppo e la coesione del ciclo 2021-2027 stipulato nel maggio scorso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dalla Regione Siciliana. Le opere prevedono interventi di manutenzione straordinaria degli scarichi e del sistema di tenuta del bacino. Il 29 novembre scorso il progetto esecutivo ha ottenuto la verifica del Dipartimento regionale tecnico e a breve si procederà all’appalto.

Nel settore dei rifiuti, il progetto di realizzazione del Tmb (trattamento meccanico-biologico) e della discarica nella contrada Saraceno Salinella a Sciacca, nell’Agrigentino, è stato finanziato il 27 novembre scorso con 30 milioni di euro di fondi Poc 2014-2020. La Srr Ato 11 Agrigento Provincia Ovest dovrà appaltare i lavori.

Per la discarica di Castellana Sicula, in provincia di Palermo, l’intervento da 8 milioni di euro è stato inserito tra i fondi Fsc 2021-2027.

Per il progetto di riqualificazione e recupero del Centro di raccolta (CCR) nella frazione di Massannunziata di Mascalucia, nel Catanese, nel giugno scorso l’assessorato dell’Energia aveva revocato il finanziamento dato che il Comune non aveva sottoscritto alcun “Obbligo giuridicamente vincolante” entro la scadenza prevista del 31 dicembre 2022.

L’assessorato, infine, ricorda che le bonifiche ambientali nei Comuni sono di competenza delle rispettive amministrazioni.


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