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Politica

Boccata d’ossigeno per le imprese artigiane siciliane

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La Regione Siciliana ha approvato il provvedimento sui contributi in regime de minimis per il credito agevolato alle imprese artigiane dell’Isola.

Il governo Schifani, con delibera di giunta regionale, ha dato il suo si per le modalità operative finalizzate alla concessione di contributi per le operazioni di credito agevolato destinati agli artigiani.

La misura di aiuto, del valore di 38 milioni di euro, è stata messa a punto dal dipartimento Attività produttive e, nelle ore scorse, ha avuto il via libera della giunta con alcune modifiche relativamente alle modalità operative. Soddisfazione è stata espressa dal Vicepresidente della commissione attività produttive dell’Assemblea Regionale Siciliana e capogruppo di FdI, on Giuseppe Catania per l’adozione del provvedimento regionale .” Una vera boccata di ossigeno per le imprese artigiane siciliane”- ha detto Catania.

Il soggetto gestore Crias a breve pubblicherà un bando che individua tra i beneficiari degli interventi agevolativi le imprese artigiane che abbiano stipulato con le banche contratti di finanziamento esclusivamente destinati a investimenti e spese al servizio delle attività, escluse quelle fuori dal campo di applicazione del regime de minimis. La domanda di ammissione alle agevolazioni dovrà essere compilata via web, utilizzando la piattaforma messa a disposizione dalla Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane siciliane (Crias) a seguito della pubblicazione dell’avviso sulla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana.
Sono quattro le modifiche sostanziali apportate al testo varato per la concessione di contributi che sono state concertate con le principali associazioni artigiane di categoria ovvero: l’aumento dal 10% al 15% della quota ammissibile per il rimborso del costo del terreno, l’aumento dal 15% al 20% del contribuito in conto capitale sull’investimento realizzato, l’aumento da 100 mila a 200 mila euro per l’acquisto scorte e materie prime e prodotti finiti e, infine, l’inserimento tra le spese ammissibili delle operazione di locazione finanziaria e leasing.
L’investimento non è soggetto ad alcun limite di importo, essendo un’agevolazione “de minimis” (200 mila euro). Le imprese artigiane, in possesso dei requisiti, potranno presentare domanda di agevolazione attraverso banche, associazioni di categoria del settore artigianale e consorzi di garanzia fidi.

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Il dott.Scerra alla corte del Mpa con in dono una consulenza

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Data di nascita, città e codice fiscale sono occultati ma tutte le piste portano a lui, all’ex candidato a sindaco e ex consigliere comunale Salvatore Scerra.

Se non c’è stata ancora l’ufficialità della sua adesione al Mpa basta averla con il decreto assessoriale del 27 febbraio che porta la firma di un assessore Mpa Giovanni Roberto Di Mauro. Il titolare dell’Assessorato regionale all’energia e fedelissimo del leader Raffaele Lombardo ha firmato una convenzione per sei mesi,al costo di 1670 euro al mese, con il dott.Salvatore Scerra per ricevere aiuto nella gestione del personale soprattutto per quanto riguarda i rapporti con i sindacati. Tema su cui l’incaricato avrebbe grande competenza.

Questi i fatti che vedono l’ex consigliere organico al Mpa di cui gode i frutti anche senza avere ufficializzato la sua adesione nelle fila degli autonomisti che governano a Gela con Di Stefano ed occupano un assessorato che potrebbe prima o poi andare a Scerra anche se l’impegno con lui il sindaco l’ha preso quando non era ancora autonomista.

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“Il sindaco Faraci formi un governo tecnico per la salvezza della città”

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Mazzarino.Salvatore Battaglia,Giuseppe Calì e Rosario Lo Bartolo dirigenti comunali di FDI con Fabrizio Marotta dirigente provinciale FDI con una lettera aperta affrontano le questioni della politica locale a Mazzarino e quelle che riguardano il partito.

I quattro esponenti di FdI sostengono che” l’azzeramento della Giunta comunale è solo la punta dell’iceberg di radicate contrapposizioni e beghe interne alla variopinta e litigiosa coalizione di maggioranza, e come ipotizzato in campagna elettorale, sono sfociate in una prevedibile e fulminea crisi politica dell’amministrazione Faraci, che
non sorprende ma preoccupa assai per i nefasti risvolti che ha sulle attività della sclerotizzataamministrazione, oramai in stato comatoso.Ben più pesanti sono e saranno i contraccolpi per la collettività, incapace di comprendere le ragioni di una crisi deflagrata ad appena sei mesi dalle elezioni ma i cui segnali erano chiari fin
dalle prime settimane e sulla quale pende, innanzitutto, la spada di Damocle di un possibile nuovo dissesto finanziario, nonché l’incertezza di una riorganizzazione degli uffici, il casus belli dellacrisi.
Il Sindaco, impegnato in sterili polemiche ed a risolvere le diatribe interne, oltre a scelte estemporanee e velleitarie, è latitante rispetto alle nuove sfide da affrontare, dall’agricoltura, al vasto patrimonio culturale, al degrado sociale, ai servizi sanitari del territorio e su tanto altro ancora.A questa eterogenea ed impalpabile maggioranza, a nostro parere manca un progetto di città, una visione prospettica e strategica del futuro, una idea per fare di Mazzarino una città sicura ed attrattiva valorizzandone la vocazione agricola e turistica, per farne volano di sviluppo economico”.

In un’epoca parricida in cui si è figli di nessuno, da subito si è pronti ad essere statisti in pectore senza spazio per la gavetta, è indispensabile tornare al confronto: il destino del paese non può essere affidato alla mediocrità e all’improvvisazione o peggio ridotto a
pura mercificazione. I 4 esponenti meloniano rivendicano il salto di qualità, primariamente, per il Circolo locale di FDI.
“Il congresso ha rappresentato, per noi- sostengono, lo spartiacque rispetto il recente passato, sancendo la nuova fase di un partito strutturato, non autoreferenziale, inclusivo, critico, propositivo, pronto ad affrontare sfide e a cogliere opportunità di sviluppo determinando le scelte future della
città: bisogna iniziare il dialogo con tutte le forze che si riconoscono nel centro-destra ed il confronto con le istituzioni per affrontare gli atavici problemi cittadini.
Coerentemente con i principi statutari, l’azione politica di FDI deve guardare esclusivamenteall’interesse collettivo, essendo stati ed essendo alternativi sia alla conflittuale maggioranza sia all’opposizione e, non avendo rappresentanza consiliare, per evitare alla città un ulteriore vulnus ed una continua pantomima, proponiamo al Sindaco ed alla sua irresponsabile coalizione di fare un
passo indietro e di costituire un governo per la salvezza della città di alto profilo e di natura esclusivamente tecnica, con un preciso mandato: immediata approvazionde del bilancio pluriennale riequilibrato, ed esecuzione di tutte quelle iniziative non procrastinabili, al termine del quale procedere con nuove elezioni.


“In attesa che il coordinamento comunale indichi e l’assemblea degli iscritti determini la linea politica di FDI, facciamo nostro il patrimonio ideale, morale e storico della destra mazzarinese, improntato da sempre alla chiarezza ed alla lealtà, il quale non deve essere svilito da scelte personalistiche e non partecipate e dalle quale, eventualmente, noi in rappresentanza di
numerosi iscritti, simpatizzanti ed elettori di FDI, fin da ora ci dissociamo”- concludono.

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Rappresentanza di genere non inferiore al 40% nelle Giunte comunali

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La commissione Affari istituzionali all’Ars ha detto si alla norma che garantisce una rappresentanza di genere non inferiore al 40% nelle giunte comunali siciliane.

Il ddl sulla riforma degli ‘Enti locali’  che dovrà passare al voto dell’ Ars  ora contiene un articolo che introduce anche in Sicilia la parità di genere nella composizione delle Giunte municipali. L’emendamento  ha trovato in commissione consensi unanimi dei due schieramenti politici.  

Il contenuto è questo: nessun genere può essere rappresentato per meno del 40% nelle giunte comunali. I sindaci dei grossi centri dovranno adeguarsi entro 90  giorni dall’entrata in vigore della legge. Solo i Comuni da tre a 15mila abitanti) potranno farlo a  partire dalla prossima tornata elettorale.

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