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Politica

Azione:”Gela non ha bisogno di funamboli, teatranti e yesman”

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Mentre il sindaco presenta un altro dei progetti che lei è riuscita con caparbietà a portare fino all’ appalti evitando il rischio di perdita dei fondi, Francesca Caruso prosegue il suo cammino politico con Luigi Di Dio e il movimento “Azione”,bersaglio delle critiche dell’assessore Incardona.

“Gela non ha bisogno di teatranti e funamboli della politica o di yesman – dice- ma di gente seria che pensa solo a lavorare.Con il lavoro prodotto nel mio assessorato in un anno i risultati sono tangibili e verificabili. E non erano scontati: il rischio di perdere i fondi c’era, gli atti sono tutti firmati nell’ultimo giorno utile.Fossi il sindaco non utilizzerei l’unico dirigente in servizio il venerdì mattina nella presentazione di progetti già presentati. In ufficio ha tutto il resto dell’iter post appalto che lo attende.Badare ai fatti concreti non a gettare fumo negli occhi.Questo serve a Gela”.

A margine delle dimissioni dell’assessore Caruso, Azione ha diffuso un lungo documento che riportiamo a seguire:

Con le dimissioni dell’assessore Francesca Caruso, il direttivo di Azione formalizza ufficialmente la sua uscita dalla giunta e dalla maggioranza. Quasi cinque anni fa abbiamo creduto in questo progetto politico, a seguito dei numeri ottenuti all’indomani del successo elettorale, che avrebbero facilitato e garantito il governo della città e accelerato le scelte strategiche per il paese. Non dimentichiamo i diversi eventi del 2022, la crisi finanziaria dell’ente e lo scioglimento della giunta con l’apertura del sindaco a tutte le forze politiche. Ci hanno portato a valutare l’opportunità di entrare in giunta soprattutto per il timore della perdita dei finanziamenti a causa della situazione politica e della crisi finanziaria dell’ente. In quest’ultimo anno, il dissesto economico accompagnato dal dissesto organizzativo, se da un lato ci hanno portati ad affrontare provvedimenti non condivisi dall’opposizione estremista, dall’altro lato ci hanno permesso sempre più spesso di trovare condivisione di idee e comunanza nelle preoccupazioni con l’opposizione più responsabile. Abbiamo votato insieme più di una volta emendamenti e ordini del giorno. In questi anni abbiamo lavorato sempre con serietà tenendoci lontani dalle polemiche sterili, poco costruttive. Alle parole abbiamo preferito i fatti e azioni con unico e solo obiettivo la concretizzazione del Pnrr e dell’Unione dei Comuni, attraverso la quale il Comune si appresta a gestire oltre 70 milioni di euro. Il nostro assessore Francesca Caruso lascia un assessorato, come il Pnrr e lo sviluppo economico, che rappresenta per la nostra città un contenitore inesauribile di opportunità che ha saputo non sprecare, con tutti i progetti candidati ufficialmente a rispettare la fine dei lavori e la consegna delle opere alla scadenza del 2026. Oggi il percorso politico e amministrativo che ci rappresentava, ormai concluso, andava proprio nella direzione della salvaguardia dei finanziamenti e del Pnrr, con “Qualità abitare”, tutti portati in aggiudicazione di gara. Ci sono i lavori di Montelungo, il micronido, l’interporto Gela-Licata, l’Unione dei Comuni per  la nuova programmazione che cie vde protagonisti insieme ai Comuni di Butera e Niscemi, il PN Metroplus e Citta Medie, il centro per anziani ea biblioteca con i lavori quasi completati. Oggi non possiamo fare altro che lasciare questo percorso. Noi vogliamo riportare il nostro ruolo nella giusta collocazione, potendo contribuire nella modalità costruttiva che ci ha sempre contraddistinto. Nell‘ultimo mese, in prossimità del fine mandato del sindaco e con l’avvicinarsi delle elezioni abbiamo particolarmenteo sofferto le ingerenze di qualcuno che ci ha etichettati di incoerenza rispetto ad un eventuale Greco bis, ma così non è. Abbiamo chiesto più volte al sindaco quale fosse il suo progetto politico-amministrativo, oer il futuro della città. Fino ad oggi non abbiamo avuto delle risposte chiare e concrete da poter valutare, soprattutto un percorso politico che ci rappresenta. Questo metodo è causa di fatto dello scollamento tra Azione e lo zoccolo duro del sindaco. Senza volere svilire così il ruolo del primo cittadino, impegnato in varie interlocuzioni politiche, delle quali non ci ha mai reso partecipi né tantomeno attori, Azione rivendica un ruolo da protagonista, non più da mero spettatore di una politica che si svolge fuori dalle stanze del nostro direttivo. Vogliamo riportare il nostro ruolo nella giusta collocazione, potendo contribuire nella modalità costruttiva che ci ha sempre contraddistinto. La città richiama la politica ad un grande senso di responsabilità e proprio per questo crediamo che questo governo e la maggioranza che lo sostiene da tempo, debbano continuare a perseguire gli obiettivi dettati dal programma elettorale. Un ringraziamento per la collaborazione dimostrata fino ad oggi va soprattutto a quei consiglieri di opposizione e di maggioranza che hanno dimostrato volontà di dialogo, collaborazione e rispetto nei nostri confronti nonostante non sempre ci siano state condivisioni di idee”.

Il nostro contributo alla città:

– Unione dei Comuni oltre 70milioni di euro per la nuova programmazione con Niscemi e Butera;

-PN Metro Plus e Città Medie Sud del 2021-2027, con 35 milioni di euro, programma nazionale approvato calla Commissione europea che ci vede insieme al Comune di Niscemi;

-PNRR riqualificazione Montelungo aggiudicato a settembre 2023 per circa 4milioni e mezzo;

-PNRR Asilo/micronido via Albinoni affidato a ottobre 2023 per un valore di 700mila euro;

-Bibblioteca Comunale, PO FESR 2014- 20, 420mila euro, salvata in extremis;

– Youth Center di vico Giardinelli;

-Centro per anziani di via G. Siracusa, Agenda Urbana, per un valore di 626mila euro;

– PinQua per oltre 30milioni di euro aggiudicati a dicembre 2023.

-Riqualificazione “ex Mercato Ortofrutticolo”

– Riqualificazione “Palestra campo sportivo V. Presti”;

– Intervento sull’area “Ex Scalo Ferroviario fitness outdoor”;

– Riqualificazione “Cavalcavia Settefarine” con area play ground, stay fit e area dog park;

– Riqualificazione “via Pozzillo, via Venezia, via G. Falcone e corsia ciclabile”;

– Parco urbano di Orto Pasqualello con area play ground e area dog park;

– Ex area suore Maria Ausiliatrice, Orto Fontanelle e Palazzo della Cultura;

– Miglioramento sicurezza della mobilità pedonale e carrabile area parcheggio pista ciclabile.

Flash news

Il Pd festeggia la rinascita nell’era di Terenziano e apre una sede in centro

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  I big del partito, dal segretario regionale Anthony Barbagallo a quello provinciale Renzo Bufalino oltre che tutti i dirigenti locali, consiglieri ed assessori, per l’inaugurazione della sede del Pd in via Vella in centro storico.

Un’occasione per festeggiare la risalita dal baratro del Pd ( il punto più basso è stato la perdita di un seggio storico all’Ars)che in un anno ha vinto le elezioni amministrative scegliendo (non senza difficoltà iniziali) di appoggiare Di Stefano ed ora ha 6 consiglieri, due assessori al Comune di cui uno vicesindaco, un consigliere in Provincia, Antonio Cuvato l’unico gelese. Non ci si meraviglia se i Dem dicono di voler essere fedeli al progetto di governo della città meglio noto come “Modello Gela”. Finora quel modello per far rinascere il Pd gelese ha funzionato.

Tra gli ospiti dell’inaugurazione della sede il sindaco Di Stefano (anche se il modello Gela si è fermato a Gela lui dice che bisogna proseguire nell’espressione tra i civici della provincia) e il coordinatore cittadino di PeR Franco Liardo ( dice si ad alleanze solo progressiste). C’era pure l’ex vicesindaco Viviana Altamore che di recente ha aderito ai Dem.

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Gruppo di FdI chiede le dimissioni del sindaco e pure del coordinatore meloniano a Mazzarino

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Mazzarino. Una quarantina tra iscritti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia evidenziano che le ultime sedute del Consiglio Comunale hanno fatto emergere, in tutta la sua interezza, quanto sia profonda ed insanabile la crisi politica dell’amministrazione del Sindaco Faraci.Ritengono che il periodo buio che sta attraversando la politica locale non abbia precedenti nella storia di Mazzarino.


Un Consiglio Comunale imbrigliato in sterili ed inutili dibattiti, scadenti sia nella sostanza che nella forma, lontani dal giusto, doveroso e democratico confronto politico, che dovrebbe essere mirato, invece, all’individuazione di soluzioni per risanare la ormai profonda crisi Socio-Economica del nostro Paese.Poco edificante è stato, infatti, lo scambio di accuse reciproche tra i componenti dell’ex maggioranza, scambio che non interessa alla collettività, sempre più preoccupata, invece, dalle nefaste ricadute che la crisi sta avendo sul tessuto socio-economico della città”- sostengono.

I meloniani lanciano un monito: il consiglio comunale lasci perdere le questioni personali e il profilo giustizialista (saranno le Istituzioni preposte a svolgere le relative indagini e a far luce sulle presunte illegalità commesse, con la conseguente individuazione dei responsabili), torni, invece, ad occuparsi delle ataviche problematiche cittadine: dell’approvazione dei bilanci, del ripianamento dei debiti, dello stato delle strade, del rilancio economico, della sicurezza, delle politiche per giovani ed anziani, tematiche scomparse dall’agenda politica.
Il Sindaco prenda atto del fatto che ormai è delegittimato politicamente, non solo dalla stessa coalizione che lo ha sostenuto appena 11 mesi fa, ma anche dalle altre forze politiche e sociali della città, infatti nessuna delle quali ha raccolto il suo appello del “Patto per la città”, ad eccezione della Lega.


“Già qualche mese fa, con un comunicato stampa, abbiamo espresso le nostre perplessità sulla pseudo-risoluzione della crisi politica e amministrativa della maggioranza e i fatti ci hanno dato ragione.
Per quanto detto e per evitare il continuo stillicidio e la lenta agonia in attesa di una possibile mozione di sfiducia, peraltro già annunciata da alcuni gruppi consiliari, chiediamo al Sindaco di rassegnare le dimissioni, ritenendole la strada maestra per uscire da questa fase di caos politico e stallo amministrativo, indubbiamente deleteri per la collettività.Si dia la parola ai cittadini con nuove elezioni amministrative, da tenersi alla prima tornata utile”- concludono

Critiche pure al loro partito:”nella piena convinzione, inoltre, che i partiti politici, in momenti di emergenza e di crisi politica così profonda, devono essere responsabilmente presenti e propositivi, non possiamo più tollerare né la totale assenza al dibattito politico locale di F.d.I., né la latitanza sui tanti problemi della città, dovute ad una conduzione abulica ed arbitraria nonché assolutamente non adeguata del Coordinatore comunale di Mazzarino, al quale chiediamo un deciso passo indietro.Consapevoli della disastrosa situazione finanziaria dell’Ente, siamo pronti, responsabilmente e alla luce del sole, a porci da interfaccia tra le istituzioni comunali e i governi, regionale e nazionale, per affrontare le questioni locali, prima di ogni altra cosa il risanamento dei conti comunali e il ripiano dei debiti, e per individuarne le possibili soluzioni”

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Donegani:”la crisi dell’area progressista certificata oggi deriva da scelte del recente passato”

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Le elezioni provinciali hanno fornito alcuni importanti spunti di riflessione. Un dato è rappresentato dal fatto che i due candidati espressione del centro-destra, anche se diviso, sono risultati i più suffragati. Ciò, se da un lato dà il senso della forza della coalizione di centro-destra, rappresenta dall’altro un segnale inequivocabile della crisi dell’area progressista.

La pensa così il segretario regionale di PeR Miguel Donegani che insiste sulla criso del campo progressista.

“E’ una crisi che viene certificata oggi, ma le cui cause vanno ricercate in alcune scelte del recente passato, che noi come PeR abbiamo sempre criticato e stigmatizzato: ci riferiamo ovviamente a quanto accaduto in occasione delle elezioni amministrative comunali del 2024, allorquando venne imbastita una coalizione con all’interno forze progressiste e partiti espressioni invece dell’area di centro-destra, al solo fine di portare a casa il risultato elettorale. Fu un errore strategico che criticammo aspramente e che ci portò, per rispetto nei confronti dei nostri iscritti ed elettori, a correre da soli, ritenendo la nostra proposta inconciliabile con i valori incarnati da forze organiche al governo regionale. I medesimi errori vennero perpetuati anche nella successiva fase del ballottaggio, allorquando venne rifiutata la nostra proposta di “apparentamento”, che avrebbe dato maggiore rappresentatività in Consiglio Comunale alla compagine progressista. E’ palese che quella maggiore rappresentatività avrebbe costituito, nelle elezioni provinciali di domenica, una forza importante a sostegno della candidatura del sindaco Di Stefano. E’ un ragionamento che va esteso chiaramente anche agli altri comuni della Provincia, che, come Gela, hanno preferito, nelle rispettive elezioni amministrative, investire su una coalizione eterogenea, piuttosto che su un progetto politico chiaro e riconoscibile, quindi marcatamente progressista e riformista. La mancanza di un vero senso di appartenenza a valori condivisi tra i consiglieri votanti ha portato ad una dispersione del consenso tra le stesse fila dell’area di centro-sinistra. Noi come PeR abbiamo, ancora una volta in maniera coerente con i nostri valori e ideali, sostenuto la candidatura di Di Stefano come Presidente della Provincia, perchè era l’unica espressione di una coalizione progressista e riformista, in contrapposizione alle due candidature di Tesauro e Conti, espressioni invece dell’area di centro-destra”- commenta il.leader di PeR

Cosa accadrà nell’immediato futuro?

“Noi continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto sino ad oggi, senza attendere eventuali rimpasti o rimodulazioni in giunta, che mai abbiamo chiesto. Se il Sindaco dovesse finalmente dare alla propria compagine amministrativa una connotazione realmente progressista e riformista, senza contaminazioni con forze e partiti di centro-destra, PeR sarà pronta ed aperta al dialogo, ma solo sui temi che interessano la città e sulle tante emergenze irrisolte che ancora sono sotto gli occhi di tutti”- conclude

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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