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Avviate le procedure per la rete territoriale e l’inclusione sociale

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Sono state avviate le procedure per la costituzione della rete territoriale per la protezione e l’inclusione sociale, come previsto dalla convenzione firmata il 25 gennaio scorso dai Sindaci di Gela, Niscemi, Mazzarino e Butera. Lo ha annunciato il Comune di Gela, in qualità di comune capofila del distretto socio-sanitario 9.

La convenzione è finalizzata alla gestione, in forma associata, dei servizi e degli interventi sociali e socio-sanitari del distretto, e la rete servirà alla concertazione territoriale degli interventi sostenuti a valere sul Fondo Nazionale Politiche Sociali (FNPS), Fondo Nazionale per la Non autosufficienza (FNA), Fondo del “Dopo di Noi”, Quota Servizi Fondo Povertà (QSFP), PON Inclusione e altri fondi comunitari, nazionali, regionali, comunali e privati che concorrono a definire e potenziare il sistema locale delle politiche sociali. Il relativo avviso per la manifestazione di interesse, che scadrà il 15 marzo 2022, è rivolto ad enti del Terzo Settore di secondo e terzo livello (associazione di associazioni, centrali cooperative , etc.), enti e associazioni in rappresentanza dei beneficiari degli interventi e dei servizi sociali che non gestiscono servizi per conto della Pubblica Amministrazione.

La rete territoriale per la protezione e inclusione sociale deve essere composta dai referenti dei Comuni del Distretto Socio-Sanitario e dell’ASP, dagli enti e dalle associazioni in rappresentanza dei beneficiari degli interventi e dei servizi sociali oltre che da rappresentanti del Terzo Settore, delle associazioni di categoria, professionali e del mondo della cooperazione, delle Organizzazioni Sindacali, degli organismi della formazione professionale, dei Centri Provinciali per l’Istruzione Adulti (CPIA), dell’Ufficio Scolastico Provinciale, dell’Osservatorio sulla Dispersione Scolastica, dell’Ufficio Servizio Sociale Minorile (USSM), dell’Ufficio di Esecuzione Penale Esterna (U.E.P.E.), dei Centri per l’Impiego (CPI), Università e Centri di ricerca. I soggetti interessati devono far pervenire apposita istanza, come detto, entro il 15 marzo, utilizzando il modulo scaricabile dal sito del Comune e inviandolo, dopo averlo compilato, al seguente indirizzo di posta elettronica certificata: servizisociali@pec.comune.gela.cl.it. Alla domandina dovrà essere allegata la copia di un documento di identità del sottoscrittore in corso di validità. Il presente Avviso, unitamente al modello di domanda, è pubblicato sull’Albo Pretorio on line del Comune di Gela. Per informazioni e chiarimenti è possibile contattare il numero 0933 906745.

“In questa fase, è essenziale rafforzare l’organizzazione del sistema dei servizi sociali e migliorare la cooperazione tra i comuni del distretto sul piano tecnico, amministrativo e gestionale, ed è proprio uno degli obiettivi per i quali intendo lavorare. La definizione del nuovo assetto di governance non è più differibile, e la convenzione costituisce un modello imprescindibile per poter accedere alle risorse del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali. Pertanto, invito tutti gli enti e le associazioni che abbiano i requisiti richiesti a partecipare, per poter concertare insieme tutte le decisioni più importanti da prendere” commenta l’assessore Nadia Gnoffo.

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Seicento scout in città per il Thinking Day

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Nel fine settimana 600 Scouts hanno invaso Gela per la celebrazione del Thinking Day e , quindi, per ricordare lord Robert Baden Powell e lady Olave Somers.

Gli scout erano provenienti da Isola delle Femmine, Palermo, Delia, Favara, Mazzarino, Niscemi, Gela 1 e Gela 2 della Sezione Scout di Gela. Insieme hanno riflettuto e gareggiato sul tema della giornata “Il vero successo è la Felicità”. La serata del sabato ha visto l’effettuazione di un grande fuoco da campo dove, tra canti, scene, danze e ombre cinesi, tutti i Gruppi, dai lupetti, scouts e Guide, e Rovers e Scolte, hanno presentato il tema della giornata e creato grande socializzazione e fraternità.

La notte l’hanno trascorsa parte nella Casa Salesiana e parte nella palestra della scuola adiacente al Centro Scout. Hanno portato il saluto il direttore della Casa Salesiana di Gela, don Gianni, il direttore dell’oratorio salesiano don Antonio, la Dirigente dell’istituto scolastico primo comprensivo “Don Bosco” Rosalba Marchisciana. La città di Gela è stata passata al setaccio dai Gruppi per ricercare i punti caratteristici, oggetto di una apposita gara che ha fatto conoscere le bellezze della città alla ricerca del “cuore felice”.

E poi grandi gare giocose nel pomeriggio e la conclusione con la Santa Messa al campo, per i cattolici, celebrata da Don Michelin cappellano della Chiesa San Giovanni Evangelista aiutato dal seminarista Giacomo Pardo, che è proveniente dalla formazione scout. C’è stato un momento spirituale per le altre fedi religiose presenti.

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Le panche erano autorizzate: ecco la prova!

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Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.

Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.

Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.

Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.

Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.

Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova

Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda (impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.

Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021, al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.

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Giorrannello: “chi ha collocato le panchine in quell’area senza autorizzazioni?”

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La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.

Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.

“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.

Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.

Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.

Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.

L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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