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Politica

Autonomia differenziata. Lorefice: verso il referendum

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Roma – “Abbiamo raccolto un milione e trecentomila firme, di cui oltre centocinquantamila nella sola Sicilia -che si è fatta sentire forte senza perdere la speranza tra crisi idriche e incendi- contro l’aberrante riforma dell’autonomia differenziata.

Numeri che testimoniano la resilienza di un’Italia che, lungi dal cedere ai giochini di potere di Meloni e compagnia, si mobilita a tutela della propria unità.

Oggi, queste firme sono state consegnate in Cassazione, uno step fondamentale per cancellare una riforma che vuole a sua volta cancellare il nostro Paese, spaccando l’Italia in due e creando cittadini di serie A e di serie Z, da Nord a Sud, senza eccezioni, se non per i soliti privilegiati che hanno già la scialuppa di salvataggio pronta in prima classe.

Se questo è il trailer, il referendum non potrà che portare a un lieto fine e strappare questa indegna pagina di politica”. Lo ha comunicato il Senatore M5S e Segretario di Presidenza del Senato Pietro Lorefice.

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Scuvera plaude al ddl anti-crac:”un cambio di passo nella lotta alle tossicodipendenze”

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La droga è morte e criminalità, noi siamo per la cultura della vita. Bisogna contrastare questo fenomeno con ogni mezzo necessario, per salvare migliaia di ragazzi e la nostra società.
Ieri, intanto, si è segnato un primo passo: una legge che istituzionalizza la lotta contro la droga: lo sostiene il deputato do FdI Totò Scuvera.

“Con il DDL anti-crack approvato ieri dall’ARS, la Sicilia segna uno cambio di passo nel contrasto alle dipendenze.
Con uno stanziamento di oltre 23mln di euro nel triennio, promuoviamo la ricerca, la prevenzione e le cure, dimostrando la concreta volontà di fronteggiare il preoccupante aumento dell’uso di stupefacenti tra la popolazione giovanile.
L’istituzione di comunità terapeutiche residenziali e semiresidenziali e di centri ad alta soglia per il trattamento delle persone con doppia diagnosi e per il loro reinserimento sociale è il fiore all’occhiello di una norma che colloca la Sicilia tra le prime in Italia ad avere una norma all’avanguardia per arginare il fenomeno dell’uso di droghe tra gli adolescenti
La Regione, ancora una volta, si dimostra vicina ai concreti bisogni dei siciliani” – conclude il deputato gelese

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Donegani:”la Ghelas serva per i cittadini non per equilibri e capricci della politica”

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“Una coincidenza impeccabile che dopo il no della commissione di merito Regionale all’aumento del numero degli Assessori nelle giunte comunali, oggi si sollevi una questione Ghelas?Non si utilizzino le partecipate per trovare equilibri politici o per accontentare capricci politici”: è quanto ha dichiarato Miguel Donegani .
“Come #PeR stiamo approfondendo il tema sopratutto sulla questione che dovrebbe interessare la politica -dice-, ovvero che il Comune si faccia garante e pretenda l’aspetto fondamentale nel rapporto con le partecipate, ossia il rispetto della trasparenza, dell’ anti corruzione, le evidenze pubbliche.Il Comune deve partecipare ad una programmazione che migliori i servizi per il cittadino.
Abbiamo invece la percezione ma speriamo di sbagliarci che si stia pensando di cambiare i manager di una partecipata per scopi politici, se dovesse essere così, come forza politica lo denunceremo e saremo intransigenti”


“A noi di #PeR non interessa che il manager sia stato nominato dal Sindaco precedente o dall’attuale, a noi interessa che da chiunque sia nominato un Manager di una partecipata la politica sia in prima linea per migliorare la struttura partecipata dell’ente ed il miglioramento dei servizi collettivi.
Invitiamo tutte le forze politiche ad unirsi al nostro appello, in un momento delicato come questo si devono anteporre le emergenze; idrica , sanitaria, viabilità e servizi agli interessi di parti politiche che oggi sarebbero fuori contesto e lesivi degli aspetti etici che bisognerebbe sempre rappresentare nell’interesse dei cittadini”

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Attesa più lunga per i posti in Giunta ma potrebbe liberarsi la Ghelas

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Il sindaco Terenziano Di Stefano manterrà i suoi impegni con chi lo ha sostenuto ma nell’arco dei 5 anni. Il no di Schifani all’aumento di 2 assessori impone ai suoi alleati e sostenitori l’attesa e  in alcuni casi la staffetta interna.L’assessorato dovranno occuparsi a turni. 

Questo il sindaco dirà nella prossima riunione di maggioranza che dovrebbe aver luogo la prossima settimana.Per Di Stefano “l’importante è rispettare i patti” e l’importante è non pensare ai posti in Giunta ma lavorare in aiuto alla città”.

Intanto un buon posto di sottogoverno, il più importante, potrebbe liberarsi alla Ghelas. Il rapporto di fiducia di Di Stefano verso il manager Siragusa è venuto a mancare dopo il bando per 2 esperti deciso senza consultare il Comune. ” Io la Ghelas non l’ho promessa a nessuno – dice il sindaco- ma chi la guida deve avere la mia fiducia. Nell’assemblea del 1 ottobre porrò il caso”

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