Circolano, in rete, dei modelli prestampati di autodichiarazione ex artt. 46, 47, 48 DPR 445/2000 con l’indicazione “DOCUMENTO SOSTITUTIVO DELLA CERTIFICAZIONE VERDE (GREEN PASS) – (Valido ad ogni effetto di legge)”, che non rispondono alle direttive del Ministero della Salute.
Dal costante monitoraggio del web, personale della locale Digos ha constatato che circola in rete un modello prestampato, autodichiarazione ex artt. 46, 47, 48 DPR 445/2000 con l’indicazione “DOCUMENTO SOSTITUTIVO DELLA CERTIFICAZIONE VERDE (GREEN PASS) – (Valido ad ogni effetto di legge)”, e molte persone lo avrebbero stampato, volendolo utilizzare in sostituzione del certificato rilasciato dal Ministero della Salute.
Anche in questa Provincia sono giunte segnalazioni che alcuni cittadini, per aggirare la normativa sulla “green card” hanno esibito a pubblici esercizi l’autodichiarazione di cui sopra.
Al fine di mettere in guardia il cittadino, si allega copia del prestampato, oggetto di interesse.
Ad ogni buon fine, si ricorda che la circolare del Ministero della Salute riporta che: “fino al 30 settembre 2021, salvo ulteriori disposizioni, le certificazioni potranno essere rilasciate direttamente dai medici vaccinatori dei Servizi vaccinali delle Aziende ed Enti dei Servizi Sanitari Regionali e dai Medici di Medicina Generale o Pediatri di Libera Scelta dell’assistito che operano nell’ambito della campagna di vaccinazione anti-SARS-Cov-2 nazionale. La certificazione deve essere rilasciata a titolo gratuito, avendo cura di archiviare la documentazione clinica relativa, anche digitalmente, attraverso i servizi informativi vaccinali regionali con modalità definite dalle singole Regioni/PA, anche per il monitoraggio delle stesse.
Le certificazioni dovranno contenere:
– i dati identificativi del soggetto interessato (nome, cognome, data di nascita);
– la dicitura: Soggetto esente da vaccinazione anti SARS-Cov-2. Certificazione valida per consentire l’accesso ai servizi e attività di cui al comma 1, art.3 del decreto legge 23 luglio 2021, n.105;
– la data di fine di validità della certificazione, utilizzando la seguente dicitura: “certificazione valida fino al _____________”(indicare la data, al massimo fino al 30 settembre 2021);
– dati relativi al Servizio vaccinale della Azienda ed Enti del Servizio Sanitario Regionale in cui opera come vaccinatore Covid-19 (denominazione del Servizio-Regione);
– timbro e firma del medico certificatore (anche digitale);
– numero di iscrizione all’ordine o codice fiscale del medico certificatore.
Sempre dal monitoraggio del web, sembrerebbe che alcuni esercizi di ristorazione del Capoluogo nisseno non richiederebbero l’esibizione del “green pass” per accedere ai servizi.
Da un successivo controllo capillare da parte della locale Squadra Amministrativa, è risultato che tutti gli esercizi commerciali nisseni sono in regola rispetto alla normativa vigente di cui al decreto legge 23 luglio 2021, n.105.