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Cronaca

Associazione H: disabili senza Assistenza domiciliare

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Ci sono decine di utenti che si rivolgono all’associazione H poiché, ai propri bisogni o a quelli dei familiari, non corrisponde l’adeguata assistenza domiciliare integrata a cui hanno diritto per le condizioni in cui si trovano a vivere. L’ associazione denuncia che, per il territorio di Gela, vengono stanziate esclusivamente le somme per offrire l’assistenza – ADI di primo livello – mentre è carente riguardo al secondo e terzo livello. Questo comporta in molti casi il ricorso, da parte di alcuni soggetti non sufficientemente assistiti, alle cure palliative che vengono inevitabilmente sottrattiad altri che ne hanno necessità.

Risulta anche, da una lettura delle disposizioni di riferimento in

che, secondo i modelli SVAMA e le linee guide, il terzo livello necessita urgentemente di essere attivato attraverso finanziamenti o anche, ad esempio, attraverso convenzioni con la cooperativa impiegata.

Le carenze esposte, certamente non in maniera esaustiva e completa, riguardano la città intera ma segnatamente le famiglie F.M., L. Z. e S.G. che si sono già rivolte all’Associazione H affinché portino le segnalazioni alle sedi preposte e non si esime dal richiedere un rigoroso intervento per tutelare altre famiglie in analoghe difficoltà che, però, non hanno la possibilità di attivarsi in tal senso. Si confida, altresì, che la presente possa contribuire a non costringere le famiglie coinvolte a rivolgersi all’autorità giudiziaria così da evitare, una volta tanto, una spesa tanto esosa quanto superflua sia per i ricorrenti che per l’Azienda Sanitaria. 

Gli avvocati Paolo Capici e Angela Flavia Cascino chiedono agli uffici destinatari di esaminare e valutare le richieste di cui alla presente con invito ad un riscontro puntuale ed urgente da parte dei responsabili nel termine massimo di 20 giorni con indicazione dei RUP della pratica. 

L’occasione è utile per avanzare richiesta all’Asp Gela e di Caltanissetta, di accesso agli atti inerenti i soggetti già assistiti – nelle modalità che si riterranno rispondenti alla tutela della privacy degli stessi – al fine di avere  contezza dei numeri dei servizi erogati e di poter quantificare le somme necessarie a vedere lenire le sofferenze dei diretti interessati e dei loro congiunti”

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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