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Assemblea per organizzare il sostegno al Commissario nazionale per la tubercolosi

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Messina – Dopo l’Assemblea partecipata da oltre 200 allevatori tenuta in Calabria dei giorni scorsi e mentre gli allevatori Casertani e Salernitani si incontrano insieme ad Altragricoltura ed alla CNA a Caserta per predisporre le iniziative delle prossime settimane, l’Associazione Pastori e Allevatori per l’Altragricoltura e la Rete Salviamo l’Allevamento Siciliano organizzano un incontro in Sicilia.

L’incontro si terrà nella Sala Consigliare del Comune di Acquedolci (ME) ed ha un obiettivo chiaro: organizzare il sostegno al lavoro del Commissario Nazionale nominato dal Governo grazie alla mobilitazione degli allevatori e di molti sindaci.


Sono 18 i comuni in Provincia di Messina (Acquedolci, Alcara Li Fusi, Capizzi, Caprile-one, Castel Umberto, Cesaro’, Floresta, Galati Mamertino, Gioiosa Marea, Piraino, Raccuja, San Fratello, San Piero Patti, Sant’Angelo di Briolo, San Teodoro, Santo Stefano di Cama-stra, Sinagra, Ucria) e 6 in Provincia di Enna (Catenanuova, Gagliano Sastelferrato, Nico-sia , Pietraperzia, Sperlinga, Troina) che hanno adottato le delibere con cui chiedevano al Governo di nominare il Commissaro Nazionale sulla Brucellosi e la TBC.

La Sicilia, peraltro, è stata investita nei mesi scorsi da una importante iniziativa degli allevatori per cui Sebastiano Lombardo (allevatore fra le province di Enna e Messina) ha tenuto un lungo sciopero della fame che ha riscosso molto sostegno e attenzione istituzionale ma anche diversi ostacoli e chiusure corporative, a segnalare la grandezza dei problemi che ci consegna il fallimento di decenni di piani di eradicazione in Sicilia consumato fra il disinteresse della politica e il venire avanti di interessi speculativi,

Accadde cosi, nei giorni dello sciopero della fame di Sebastiano, che oltre i sindaci, alcuni esponenti politici e istituzionali hanno con diverse modalità sostenuto e accolto le istanze democratiche e le denunce degli allevatori, altri, al contrario, se ne sono disinteressati quando, in alcuni casi, hanno addirittura posto ostacoli.

L’Assemblea del 25 ha un obiettivo chiaro: “organizzare la partecipazione del territorio e il sostegno al lavoro del commissario nazionale, nell’interesse degli allevatori, dei cittadini e delle comunità”.

All’incontro (cui parteciperanno, fra gli altri, il Sindaco di Acquedolci, Alvaro Priolo, Sebastiano Lombardo, per l’APA, e Gianni Fabbris coordinatore nazionale di Altragricoltura) sono invitati tutti i sindaci che hanno adottate le delibere, gli altri delle aree interessate, il Prefetto di Messina (che ha accolto gli allevatori durante lo sciopero della fame facendosi interprete delle loro richieste al Governo), le Associazioni, i movimenti, gli esponenti politici e, soprattutto gli allevatori e i cittadini.

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Si è insediato il nuovo comandante provinciale dei Carabinieri

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Si è insediato a Caltanissetta il nuovo Comandante Provinciale dei Carabinieri: si tratta del Colonnello Alessandro Mucci che succede al colonnello Vincenzo Pascale, destinato a Roma al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.

Il Colonnello Mucci, 49 anni, nato a Torino, si è arruolato nel 1994 e dopo aver frequentato il 176° Corso dell’Accademia Militare di Modena e la Scuola Ufficiali Carabinieri di Roma, è stato destinato, come primo incarico, al Reggimento Allievi Marescialli e Brigadieri di Velletri (Rm), quale Comandante di plotone. Ha ricoperto incarichi nell’ambito dell’organizzazione territoriale dell’Arma dei Carabinieri, quale Comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile di Latina, Comandante delle Compagnie Carabinieri di Santo Stefano di Camastra (Me) e Pozzuoli (Na), e in seguito, Comandante del Nucleo Investigativo del Gruppo di Locri (dal 2009 al 2015) e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Reggio Calabria (dal 2015 al 2017). Dal 2017 al 2022 è stato Comandante della 2^ Sezione Investigativa del Reparto Crimini Violenti del Ros e, sempre nell’ambito del Raggruppamento Operativo Speciale, Comandante del Reparto Anticrimine di Bari. Dal maggio 2022 al settembre 2024, infine, è stato Capo Centro Operativo di Palermo della Direzione Investigativa Antimafia.

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Incarico definitivo per il direttore del Parco archeologico, Donatella Giunta

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Palermo – L’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Scarpinato ha formalizzato l’incarico definitivo del nuovo Direttore del Parco Archeologico di Gela, Donatella Giunta.

“La dott. ssa Donata Giunta, dirigente in servizio dell’Assessorato regionale Beni culturali ed identità siciliana – si legge nel Decreto amministrativo del 19 settembre scorso. in atto responsabile ad interim del Servizio S 31 è nominata, ai sensi dell’articolo 22, comma 1, della legge regionale 3 novembre 2000, direttore del Parco archeologico di Gela, a decorrere dalla data di notifica del provvedimento”. Già nominata ad interim all’inizio del mese di giugno, adesso il suo incarico è sine die.

Per la dott.ssa Giunta quello attuale potrebbe essere l’ultimo incarico visto che fra un anno e mezzo dovrebbe andare in pensione.

Nel frattempo prende in mano una ‘eredità’ difficile, visto che il Museo archeologico regionale resta ancora chiuso per i lavori di ristrutturazione già avviati da un paio di anni e la gestione delle Mura Timoleontee bisognevoli di restauri nelle fessure. Ci sono 2 milioni di euro da poter utilizzare ma non è finita la fase di studio sulle cause e sul tipo di intervento da realizzare.

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Torna l’incubo dei cani randagi

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Torna l’incubo dei cani randagi. Ma questa volta il pericolo non è a Montelungo o nel parco archeologico; è in città. Di più. Vicino ad una scuola media, la Paolo Emiliani Giudici, con tutti i pericoli che ne potrebbero derivare.

L’allarme è stato lanciato su tik tok dal gruppo This is Gela. Tutto nasce dalla brutta avventura di un uomo anziano rimasto bloccato in cima ad una lunga scalinata che costeggia la via Niscemi, a causa di un branco di cani che, in pieno giorno, erano posizionati in vari scalini e che hanno impaurito l’uomo, rimasto per un lasso di tempo, fermo in attesa che si allontanassero.

E la paura si impossessa dei residenti che si sono rivolti alla nostra redazione affinchè facessimo da cassa di risonanza al nuovo, rinnovato allarme e perchè le istituzioni possano prendere provvedimenti.

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