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Arriva il nuovo apparecchio per la Risonanza Magnetica

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A pochi giorni dal ‘J’accuse’ del Consiglio comunale alla Direzione dell’Asp di Caltanissetta per la mancata attivazione dell’Utin dopo 15 anni di attesa, arriva un importante macchinario che rappresenta una svolta per la Radiologia e l’attenzione dell’Asp per il territorio.

Un nuovo macchinario ad alto campo e software di ultima generazione a disposizione dei professionisti del reparto di Radiologia e del PO Vittorio Emanuele di Gela. Finiscono dunque i viaggi della speranza verso San Cataldo per effettuare l’esame.

Da lunedì iniziano i lavori per l’installazione della nuova Risonanza Magnetica (RM) all’Ospedale Vittorio Emanuele di Gela acquisita grazie ai fondi PNRR con un investimento di circa 1 milione euro. L’importante aggiornamento tecnologico, effettuato in sostituzione del precedente macchinario, consente ai professionisti del reparto di Radiologia diretto dal Dott. Rosario Greco, di avere a disposizione una nuova Risonanza Magnetica ad alto campo, dotata di software aggiornato.

La strumentazione è in grado di garantire performance migliori, in particolare nella riduzione dei tempi di esecuzione dell’esame, grazie all’uso di sequenze accelerate in dotazione alla macchina, con un maggiore comfort per i pazienti, grazie anche alla riduzione della rumorosità e ad un tunnel corto con un’apertura maggiore e svasato ai bordi, oltre che alla disponibilità di bobine che si adattano meglio all’anatomia del paziente.

La risonanza magnetica è un esame radiologico che utilizza campi magnetici e onde a radiofrequenza per acquisire immagini di parti del corpo. Può essere accompagnata dall’iniezione in vena del gadolinio, mezzo di contrasto che permette di evidenziare eventuali lesioni attive nel sistema nervoso centrale.

“Un ringraziamento particolare al Direttore generale Dott. Salvatore Ficarra – scrive la direzione di presidio locale – e al management dell ‘azienda ASP di Caltanissetta per questo ulteriore tassello nel miglioramento della sanità del comprensorio gelese. Ci scusiamo per i disagi che l’installazione apporterà al traffico veicolare di via Europa”.

La via Europa domani sarà chiusa al traffico e i vigili urbani presidieranno la zona per permettere la consegna dell’imponente macchinario.

1 Commento

1 Commento

  1. Gelone

    17 Febbraio 2025 at 15:29

    Ben venga la risonanza magnetica di ultima generazione, vogliamo I reparti di emodinamica Utin psichiatria

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Patentino digitale, nel vivo il corso al Liceo Tred “Vittorini”

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 “Mettiamo a disposizione dei ragazzi le nostre specifiche competenze, e quelle dei tanti esperti esterni che siamo riusciti a coinvolgere in questo progetto, perché abbiamo tutti un obiettivo comune da raggiungere: contribuire a fare del mondo digitale  un ambiente nel quale  tutti, ma in special modo i più giovani, possiamo muoverci in maniera corretta, responsabile e consapevole”.

Con queste parole il presidente del Corecom Sicilia Andrea Peria Giaconia, in videocollegamento da Palermo, ha concluso il suo intervento che ha chiuso stamane la sessione inaugurale del corso per il rilascio del patentino digitale che ha preso il via al Liceo Tred – Transizione Ecologica e Digitale “Elio Vittorini” di Gela. Ventiquattro i ragazzi della seconda classe che da oggi si confronteranno con docenti, esperti informatici, avvocati, educatori digitali, giornalisti, investigatori, per effettuare approfondimenti mirasti su diverse tematiche tra le quali la tutela della web reputation, i meccanismi di funzionamento delle piattaforme algoritmiche, la lotta alla disinformazione e all’hate speech, il contrasto al cyberbullismo, gli illeciti digitali.

Un percorso di formazione di 14 ore suddiviso in sette incontri monotematici della durata di due ore ciascuno.La sessione inaugurale di questa mattina è stata aperta dalla Dirigente del Liceo Tred “Elio Vittorini” prof.ssa Serafina Ciotta che ha manifestato  “particolare apprezzamento per questa iniziativa che consentirà ai nostri studenti di incrementare il bagaglio delle proprie competenze. Skills decisamente utili oggi per navigare in rete e usare i social in maniera adeguata e domani, al momento di confrontarsi con il mondo del lavoro, per imparare a  non rimanere penalizzati proprio da eventuali utilizzi inappropriati delle autostrade informatiche lungo le quali corre oggi la nostra stessa quotidianità”.

Un riferimento quest’ultimo proprio al tema del primo incontro che è stato sviluppato dal Commissario del Corecom Sicilia e coordinatore dell’iniziativa, il giornalista Aldo Mantineo che ha affrontato il nodo della tutela della reputazione digitale. “In rete – ha osservato – ogni nostra attività, e dunque non solo post ma anche like e commenti, lasciano tracce inequivocabili: tutto ciò incide sulla nostra web reputation, sulla percezione cioè che offriamo agli altri del nostro agire. Un fatto che può anche condizionare la ricerca di un lavoro visto che in molte aziende, attraverso le procedure di social recruiting, si analizza l’attività svolta dai candidati sulle piattaforme  per selezionare nuove risorse umane”.

Il corso si concluderà martedì primo aprile. Per effetto di quanto previsto nel protocollo d’intesa – sottoscritto tra Agcom e Ministero dell’Istruzione e del Merito a dicembre dello scorso anno – il corso per il patentino digitale é inserito all’interno del curriculum di educazione civica nell’ambito del monte-orario annuale previsto dalla legge 92/2019.

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Giornata internazionale dell’autismo

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In occasione della Giornata internazionale sulla consapevolezza dell’Autismo, l’Associazione di promozione sociale Piccoli Passi Nidi & Infanzia in collaborazione con il Club Vela, il Real Gela, Studio Posturale Pilates e Minibasket School, per il secondo anno consecutivo organizza una giornata di integrazione tra persone con disabilità e non, utilizzando lo sport come mezzo di inclusione.

Previsti dei tornei (quadrangolare di calcetto) e dei momenti d’allenamento con gli specialisti del settore (calcio, basket e pilates), varie attività di intrattenimento per adulti e bambini, un pranzo e una lotteria di beneficenza il cui ricavato sarà interamente destinato alle famiglie indigenti per integrare le attività educative dei propri figli.

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Nave greca: in settimana le casse tornano ‘a casa’

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La macchina del completamento dei lavori sui musei si è messa in moto. E’ iniziato il conto alla rovescia in vista dell’estate quando l’immagine della città deve essere pronta ad accogliere i visitatori e prima dell’arrivo dell’assessore regionale ai Beni culturali ed identità siciliana, Francesco Scarpinato, prevista per il 3 aprile. In settimana inizieranno i lavori per la movimentazione delle casse che contengono la Nave arcaica, da mesi custodite nella sala Eschilo del Museo archeologico, anch’esso sottoposto da oltre due anni ai lavori di ristrutturazione.

Una ditta di Noto si è aggiudicata l’appalto ed entro un paio di giorni dovrebbe cominciare a trasferire i delicati involucri che contengono le parti, al momento scomposte della Nave che sarà esposta nel suo Museo appositamente realizzato all’interno di Bosco Littorio.

“Il Comune, tramite il deputato Nuccio Di Paola – ha detto il sindaco Terenziano Di Stefano – ha contribuito ai lavori di completamento portati avanti dalla Soprintendenza. Ci fidiamo e ci aspettiamo che arriviamo puntuali all’appuntamento con l’estate e a quello, più vicino, con l’assessore regionale che, grazie alle nostre sollecitazioni verrà personalmente a verificare lo stato dell’arte dei lavori”.

Finita questa fase si procederà all’assemblaggio delle parti lignee per ricostruirla completamente: dalla chiglia al fasciame. Ma se per la movimentazione servono pochi giorni per la ricostruzione, sarà necessario un lasso di tempo più lungo.  Va da sé che con la liberazione della Sala Eschilo del Museo storico, i lavori qui potranno avere una nuova accelerazione.

La scoperta della prima nave venne effettuata nel 1988 da due subacquei su un fondale argilloso e sabbioso a circa 4 m di profondità, a circa 800 m dalla costa (località Bulala) e a circa 2 km ad est della foce del fiume Gela, anticamente il porto-canale della città. Grazie alle caratteristiche del fondale la nave era molto ben conservata nella sua struttura lignea e conservava un carico vario, coperto da uno strato di pietre utilizzate come zavorra.

La nave era una nave da carico di grandi dimensioni (21 x 6,50 m), esempio unico di nave antica costruita con una tecnica particolare, già citata da Omero nel II libro dell’Iliade: il fasciame della carena era infatti “cucito” con fibre vegetali

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