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Cronaca

Arresti domiciliari per un uomo indagato di violenza sessuale ed atti osceni in presenza di minori

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La Squadra Mobile di Caltanissetta nel corso delle indagini preliminari, ha eseguito una misura cautelare personale emessa, su richiesta della Procura della Repubblica di Caltanissetta, dal Giudice per le Indagini Preliminari. All’indagato è stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari con applicazione del braccialetto elettronico in quanto è gravemente indiziato di aver commesso i reati di violenza sessuale ed atti osceni in presenza di minori.

A fine giugno scorso, la Squadra Mobile, coordinata dalla Procura della Repubblica, ha avviato indagini a seguito di più fatti denunciati da alcune quattordicenni .

Le persone informate sui fatti, che non si conoscevano tra loro, in relazione all’autore, dichiaravano tutte di aver assistito a delle condotte quasi identiche, pertanto gli investigatori sospettavano potesse trattarsi di un’unica persona. Le minori, ascoltate dalla Sezione specializzata in reati contro la persona, dichiaravano di aver notato l’uomo oggi indagato mentre compiva atti osceni in luogo pubblico, in particolar modo in un luogo frequentato da minori.

L’arrestato è altresì indiziato di aver tentato di approcciare una ragazza appena maggiorenne alla quale avrebbe mostrato dei video pornografici dal suo telefono e poi l’avrebbe palpeggiata nella parti intime, condotta che per le norme vigenti è da attribuirsi al reato di violenza sessuale. Tutte le persone ascoltate dagli investigatori della Squadra Mobile hanno riconosciuto l’ indagato come il presunto autore delle condotte contestate.

La Procura della Repubblica di Caltanissetta, valutati i gravi indizi di colpevolezza raccolti dalla Polizia di Stato, ha richiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari l’applicazione degli arresti domiciliari con applicazione di braccialetto elettronico. La Squadra Mobile, non appena ricevuto l’ordine di cattura, ha immediatamente eseguito la misura cautelare, mettendo il presunto autore dei reati a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per le prossime fasi previste dalle norme.

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Cronaca

Rapicavoli coordinatore del gruppo gelese del M5s

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Viene dal mondo dello sport ed è militante da molto tempo nel movimento Cinquestelle: stamattina al termine delle elezioni svoltesi nella sede di via Niscemi Filippo Rapicavoli ( nella foto con il capogruppo in consiglio Francesco Castellana) è stato eletto coordinatore del gruppo territoriale del M5s.

Una cinquantina gli aventi diritto al voto, Rapicavoli ha ottenuto 16 preferenze spuntandola su altri 4 aspiranti cioè Simona Culora, Gaetano Sansone, Lorenzo Raniolo e Nicola Nuzzi.Subentra a Simone Mor gana. Il neo coordinatore si insedia alla vigilia della nomina dell’assessore Morselli collegata al consigliere cinquestelle Vincenzo Tomasi

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Cronaca

Fucile e munizioni fuorilegge, un arresto a Butera

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Un uomo di 76 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Butera per detenzione illegale di armi alterate e munizioni. Nel corso di un servizio di controllo straordinario del territorio, i militari dell’Arma, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno eseguito una perquisizione in un terreno di proprietà del soggetto, in contrada Fontana, e hanno rinvenuto, all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze, risultato provento di un furto avvenuto nel Nord Italia e 63 cartucce calibro 12, in ottimo stato di conservazione.

L’arma e il munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati sottoposti a sequestro. L’uomo, al termine delle formalità di rito, è stato posto agli arresti domiciliari su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. L’arresto è stato convalidato e il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Gela disponeva gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico

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Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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