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Cronaca

Arresti dei Carabinieri per spaccio

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Modica – I militari della Compagnia di Modica, supportati da un’aliquota della Compagnia di Intervento Operativo del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia, hanno intensificato i controlli sul territorio finalizzati al contrasto dello spaccio e al rispetto della normativa del Codice della Strada, soprattutto alla luce delle ultime novelle legislative.

Infatti, la Stazione di Pozzallo, congiuntamente ai colleghi in supporto, ha tratto in arresto un 35enne, residente nella città marinara il quale, all’atto del controllo dell’autovettura su cui era a bordo in qualità di passeggero, si è dato alla fuga a piedi attraversando i campi circostanti.Raggiunto tempestivamente dai militari, veniva sottoposto a perquisizione personale, poi estesa anche al suo domicilio.

A seguito del controllo, veniva trovato in possesso di due coltelli di genere vietato, 18 grammi di cocaina, già suddivisa in dosi e pronta per la cessione, 1 grammo di eroina, 1 bilancino di precisione, varia sostanza da taglio e materiale atto al confezionamento dello stupefacente.Anche la donna alla guida della vettura è stata trovata in possesso di un coltello di genere vietato, motivo per cui è stata denunciata a piede libero.

La sostanza stupefacente, i vari coltelli e il materiale ritrovato, sono stati sottoposti a sequestro dai militari della Stazione di Pozzallo, che hanno provveduto ad informare l’Autorità Giudiziaria, che ha disposto il regime degli arresti domiciliari per l’uomo.Sul versante dei controlli più serrati finalizzati al rispetto della nuova normativa afferente il settore della circolazione stradale, i militari della Stazione di Pozzallo, supportati dai colleghi dell’Aliquota Radiomobile di Modica, hanno provveduto a contestare ad un 22enne di Rosolini una serie di violazioni al Codice della Strada tra cui: guida senza patente, mancata copertura assicurativa, mancata revisione e mancato rispetto dell’invito a fermarsi, che ha costretto i militari a seguirlo, in condizioni di sicurezza, fino alla sua residenza, in modo da potergli contestare le violazioni commesse e procedere alla verifica delle sue condizioni fisiche.Infatti, il tampone salivare a cui è stato sottoposto, effettuato dai militari dell’Aliquota Radiomobile, giunti in supporto, ha restituito esito positivo per l’utilizzo di sostanze stupefacenti.

Per questa ragione, l’interessato veniva accompagnato presso l’ospedale di Modica per la conferma ufficiale del suo stato di alterazione psicofisica che, se confermato, avrà come seguito una denuncia a piede libero per la violazione dell’articolo 187 del Codice della Strada.Sul versante dei controlli finalizzati al rintraccio dei soggetti irregolari sul territorio italiano, invece, l’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Modica, ha provveduto ad espellere un 19enne di origine nigeriana, poiché gravato da un decreto di espulsione, emesso dalla Prefettura e dal Questore di Ragusa il 28 gennaio scorso, con l’intimazione di lasciare il territorio nazionale entro 7 giorni dalla sua emissione, a cui il giovane non ha mai dato seguito.

Dunque, a seguito delle procedure di fotosegnalamento, l’interessato è stato accompagnato presso uno dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio della Regione, così da rendere esecutivo il provvedimento emesso nei suoi confronti.

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Cronaca

Abbandono di rifiuti, speciali e pericolosi: 20 indagati a Niscemi

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La Polizia di Niscemi, ha depositato presso la Procura della Repubblica di Gela, una corposa informativa di reato a carico di 20 persone, responsabili di abbandono di rifiuti, anche speciali e pericolosi.

La sensibilità della Polizia di Stato verso la protezione dell’ambiente dall’indiscriminato ed illegale inquinamento, negli scorsi mesi ha determinato i poliziotti del Commissariato, d’intesa con la Procura della Repubblica di Gela, a monitorare un sito niscemese particolarmente afflitto dal fenomeno dell’abbandono dei rifiuti ad opera di ignoti che, in spregio alle norme giuridiche e della civile convivenza, erano abituati a perpetrare le condotte. Gli agenti della Polizia hanno monitorato la strada provinciale 194, in contrada “Costa Fredda”, nota all’intera cittadinanza per il deprecabile fenomeno. Le indagini hanno permesso di individuare circa una ventina di soggetti che conferivano illecitamente nel sito spazzatura, pneumatici, materiale di risulta, vasche in eternit, utilizzando un’autovettura, una motoape o anche un camion. Le immagini registrate dagli investigatori della Polizia hanno permesso di identificare dei soggetti, più volte individuati, che sono stati deferiti alla Procura di Gela per i reati ambientali. Le investigazioni hanno subito una battuta d’arresto dopo il clamore suscitato da una discussione in sede di Consiglio Comunale, che ha mediaticamente evidenziato il fenomeno.

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Sequestrata la Sp 11, la “strada della morte”

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La Procura di Gela, diretta da Salvatore Vella, ha disposto il sequestro probatorio del tratto della Strada provinciale 11 Gela – Niscemi nel quale il 28 gennaio scorso è avvenuto un incidente stradale autonomo, nel quale ha perso la vita la piccola Aurora Pitino.

Il sequestro è stato eseguito, nell’ambito di un procedimento penale scritto a carico di alcuni indagati, dal personale del Commissariato della Polizia di Niscemi, guidati dal Vice Questore Giovanni Minardi, incaricati delle indagini. Il sequestro prevede che il Libero Consorzio Comunale di Caltanissetta, Ente gestore della strada, mantenga la facoltà d’uso della Sp 11, ma che debba comunicare alla Procura della Repubblica eventuali lavori di manutenzione, che debbono essere preventivamente autorizzati dall’Autorità Giudiziaria. Nei prossimi giorni, sullo stesso tratto di strada, si svolgeranno degli approfonditi accertamenti tecnici, svolti dai periti nominati dai Pubblici Ministeri Salvatore Vella e Dina Aletta, per accertare se le condizioni del manto stradale abbiano contribuito a causare il grave incidente stradale in cui si è verificato il decesso della minore, oltre al ferimento di altri tre soggetti. L’attività investigativa, diretta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Gela, è stata delegata al personale del Commissariato di Polizia di Niscemi, che ha già acquisito documentazione presso gli Enti competenti e che sta analizzando altri incidenti stradali che si sono verificati in passato nella stessa strada provinciale.

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Sequestro di 300mila euro della GdF

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Enna – I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo per la somma complessiva di circa 300.000,00 euro, emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Enna a carico di quattro soggetti, indagati per l’ipotesi di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del Giudice.

Il provvedimento costituisce l’epilogo di una complessa attività di polizia giudiziaria, svolta dalla Tenenza di Nicosia e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Enna, che trae origine dalla segnalazione di un amministratore giudiziario, nominato dal Tribunale di Enna per la gestione di un appartamento e relativa pertinenza siti nel Comune di Montesilvano (PE), già colpiti da un precedente vincolo cautelare disposto nel 2021 dallo stesso Tribunale.

Gli indagati, allo scopo di sottrarre l’immobile all’amministratore giudiziario, al quale il Tribunale aveva affidato il compito di custodire ed amministrare il bene anche al fine di un incremento della redditività dello stesso, hanno simulato un rapporto di locazione a titolo oneroso proprio sui beni immobili ed adottato altri stratagemmi che hanno impedito all’amministratore giudiziario di acquisirne il possesso.

Tra le persone indagate figura un imprenditore siciliano residente in Provincia Enna già coinvolto nell’operazione “Full control” della Tenenza di Nicosia, che, nel novembre 2022, aveva portato all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di diversi presunti usurai ed estorsori, posti agli arresti su disposizione della Procura della Repubblica di Enna.

L’azione di servizio testimonia il costante impegno della Guardia di Finanza nello svolgimento di indagini economiche e patrimoniali a presidio della legalità economico-finanziaria del territorio e a salvaguardia di imprese e cittadini onesti.

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