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Cronaca

Arrestato per tentato furto e resistenza

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Modica – Gli Agenti del Commissariato di Polizia di Modica hanno arrestato uno straniero residente a Modica per il tentato furto di un ciclomotore avvenuto nel quartiere Sorda e per resistenza a pubblico ufficiale.

Un uomo stava prelevando denaro da bancomat presso lo sportello della propria banca e lasciava il proprio veicolo parcato nei pressi quando, all’improvviso, un giovane 22enne saliva sul mezzo cercando di avviarlo per darsi alla fuga.

Le urla dell’uomo nei confronti del ladro lo hanno confuso: è caduto dopo qualche decina di metri, abbandonando il ciclomotore che aveva appena rubato.

Di lì a qualche istante interveniva la Volante del Commissariato,in servizio di controllo del territorio, allertata dall’uomo che stava recuperando il mezzo abbandonato dal ladro.

I poliziotti acquisite le primissime informazioni dell’autore, avendo contezza di chi potesse essere perchè con precedenti per furti contro il patrimonio, hanno iniziato le ricerche.

Grazie alla descrizione fornita dalla vittima i poliziotti sono riusciti in pochi minuti a rintracciare il giovane che, però è fuggito, rischiando di essere investito dalle auto in transito.

Gli agenti sono riusciti a bloccarlo ma lui continuava a dimenarsi, tuttavia lo hanno ammanettato.

Le immagini del tentato furto, riprese dalle telecamere del circuito di video sorveglianza della banca, hanno evidenziato tutto l’accadimento e per tali motivi il 22enne veniva tratto in arresto in flagranza di reato per tentato furto e per resistenza a pubblico ufficiale nonchè posto ai domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Il giovane ladro veniva altresì trovato in possesso di uno smartphone che da attente ricerche risultava essere oggetto di furto avvenuto nella stessa mattinata, poi restituito al legittimo proprietario motivo per il quale è stato anche deferito in stato di libertà per ricettazione.

L’arresto è stato convalidato nell’ambito del giudizio direttissimo ed all’esito dell’udienza allo straniero è stata comminata la misura cautelare dell’obbligo di soggiorno e presentazione alla polizia giudiziaria.

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Cronaca

Chiesta condanna di un gelese titolare di una casa per anziani a Porto Torres

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Il Pm di Sassari Andrea Giganti ha chiesto la condanna a 2 anni e 8 mesi di reclusione per il gelese Crocifisso Catania di 44 anni , titolare a Porto Torres della casa di riposo Pandora dove, secondo l’accusa gli anziani ospiti venivano presi a schiaffi, umiliati e ingiuriati.

Il Pm ha chiesto 4 anni per l’operatrice della struttura Maria Elettra Falchi accusata di aver picchiato gli anziani, tre anni e 4 mesi per Maria Grazia Carta, 43 anni di Porto Torres anche lei operatrice.

I fatti risalgono al 2016 e secondo le accuse della Procura della Repubblica di Sassari, i tre imputati avrebbero percosso gli anziani e fornito loro una alimentazione inadeguata e fatto patire il freddo. Il processo prosegue a giugno.

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Cronaca

Demanio marittimo: la Polizia Ambientale fa ‘pulizia’

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Il Nucleo Operativo di Polizia Ambientale della Capitaneria di Porto di Gela, con il fondamentale e prezioso supporto del 3° Nucleo Sub della Guardia Costiera di Messina, ha concluso un’importante operazione volta alla tutela del pubblico demanio marittimo e al contrasto dell’abusivismo demaniale nel porto rifugio di Gela.

L’attività ha avuto come obiettivo la rimozione di una serie di “corpi morti” (strutture in cemento utilizzate per l’ormeggio delle unità navali), catenarie e gavitelli di ormeggio che nel tempo erano stati abusivamente collocati sul lato di ponente dello specchio acqueo, ostacolando l’uso pubblico e regolare dell’area portuale. Grazie all’intervento dei militari, sono stati rimossi oltre 38 “corpi morti” in cemento di varie dimensioni con relativi gavitelli di ormeggio, circa 400 metri di cime e 40 metri di catenarie.

L’operazione ha così permesso di ripristinare le condizioni di legalità di un tratto di mare di circa 120 metri di lunghezza per una superficie complessiva di oltre 1.900 metri quadrati di specchio acqueo.

Le unità da diporto che si trovavano illecitamente ormeggiate sono state rimosse e affidate in custodia a una ditta specializzata, opportunamente individuata dalla Capitaneria di Porto, dove i legittimi proprietari potranno andare a recuperarle. Tutto il materiale rimosso dal mare è stato invece posto sotto sequestro penale per il reato, attualmente contestato a carico di ignoti, di occupazione abusiva di area demaniale marittima di cui agli artt. 54 e 1161 del Codice della Navigazione.

L’operazione portata a segno dai militari rappresenta un’ulteriore conferma dell’impegno che la Capitaneria di Porto di Gela spende nella lotta all’abusivismo demaniale per la tutela del mare quale bene comune. Attraverso un’azione costante di prevenzione, vigilanza e repressione delle condotte illecite, il Corpo delle Capitanerie di Porto continua così a garantire il rispetto delle normative vigenti e contrastare ogni forma di utilizzo illecito del demanio marittimo, ribadendo il proprio impegno nella tutela dei primari usi pubblici del mare e della sicurezza della navigazione.

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Focus sullo screening del carcinoma del colon

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Focus sullo screening del carcinoma del colon domani ad Enna.

           
“Siamo di fronte a una vera sfida: migliorare lo screening del cancro al colon-retto in Sicilia”, precisa Marcello Fabio Maida professore associato di Gastroenterologia del Dipartimento di Medicina e Chirurgia della Scuola di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Enna “Kore”, nonché Presidente del Corso in programma a Enna al Federico II Palace Hotel questo sabato 1 febbraio 2025 e che si rivolge ai medici chirurghi, ma anche a biologi, psicologi e infermieri.    

“Questo congresso rappresenta un’importante occasione per affrontare quest’argomento, per almeno due ragioni- aggiunge – in primo luogo, dal punto di vista formativo, poiché riuniremo esperti di alto livello che potranno condividere le ultime ricerche e le tecniche più innovative sul tema. In secondo luogo, dal punto di vista organizzativo, perché vogliamo dare un impulso concreto alla prevenzione fornendo delle soluzioni per migliorare le strategie dello screening. Siamo fermamente convinti -conclude il gastroenterologo Maida – che la condivisione delle conoscenze e la collaborazione in rete siano fondamentali per promuovere la salute dei pazienti”.    

L’evento formativo dal titolo “Focus sullo screening del carcinoma del colon” è stato organizzato con il patrocinio, tra gli altri, anche dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Caltanissetta e prevede la partecipazione di esperti provenienti da tutta la regione.    Si discuterà di prevenzione, ma anche delle possibili strategie per incrementare l’adesione ai programmi di screening, del ruolo dell’endoscopia, della terapia medica e chirurgica arrivando alle novità e all’intelligenza artificiale nella colonscopia ad esempio.    

“Il cancro del colon-retto (CCR) rappresenta un problema sanitario di rilevanza mondiale. Eʼ il terzo tumore più comune negli uomini, il secondo nelle donne e – si legge nel razionale scientifico della brochure- la quarta causa di morte da cancro. Si tratta quindi di una vera e propria sfida per il Sistema Sanitario Nazionale, che impone ai professionisti della salute ed in particolare ai gastroenterologi di approfondire ed implementare le proprie conoscenze su questa tematica. Le strategie più efficaci per ridurre lʼincidenza di questa neoplasia sono la prevenzione primaria, basata sullʼeducazione e sulla rimozione dei fattori di rischio, e la prevenzione secondaria, attraverso lo screening.

Questʼultimo ha un ruolo fondamentale – si legge ancora- nella prevenzione oncologica favorendo una diagnosi precoce del tumore, una maggiore applicazione di terapie a scopo curativo e una migliore sopravvivenza dei pazienti”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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