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Area di crisi complessa: l’on.Bartolozzi chiede lumi al Mise

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Finisce in Parlamento il. caso che abbiamo sollevato nei giorni scorsi sui fondi dell’area di crisi complessa di Gela rimasti inutilizzati ( 20 dei 25 milioni di euro stanziati da Stato e Regione ) e di Venezia che ha avuto un nuovo bando mentre Gela no. A portarlo in evidenza con un’interpellanza al Ministro dello sviluppo economico è stata la deputata gelese di Forza Italia Giusi Bartolozzi. ” In un momento storico così critico come quello che stiamo attraversando -scrive nell’interpellanza l’on.Bartolozzi- nel quale c’è la concreta necessità di sostenere concretamente le azioni di rilancio industriale delle
aziende, è necessario realizzare piani di investimento che siano in grado di fronteggiare i nuovi
scenari economici e sociali che si stanno configurando;
l’area di crisi di Gela è complessa e un nuovo bando da parte del Ministero interpellato darebbe un’opportunità maggiore alle imprese garantendo prospettive di sviluppo, sostenendo processi di re-industrializzazione, promuovendo la realizzazione di una o più iniziative imprenditoriali nell’area di
crisi complessa di Gela con l’obiettivo di rafforzare il tessuto produttivo locale e attrarre nuovi
investimenti, destinati anche a salvaguardare i livelli occupazionali, stimolando la ripresa del tessuto
produttivo in settori strategici”. ” Per la città di Gela – aggiunge-è necessario predisporre interventi volti a prevedere la presentazione delle domande di contributo per le unità produttive presenti nell’area di crisi industriale e in particolareper le micro, piccole e medie imprese in forma singola o associata;
per rilanciare un’area, come quella gelese, che negli ultimi anni ha subito la perdita di numerosi
posti di lavoro per effetto della chiusura del gruppo industriale, bisogna intervenire tempestivamente con azioni concrete per rilanciare il territorio attraverso la promozione di nuovi investimenti produttivi, la riqualificazione di attività economiche esistenti, la rioccupazione di personale espulso dal mercato del lavoro”.Al ministro dello sviluppo economico l’on.Bartolozzi chiede di fornire  indicazioni precise circa le modalità e le tempistiche necessarie volte a predisporre la pubblicazione del bando per i territori dell’Area di crisi industrialecomplessa di Gela al fine di garantire nuovi processi di sviluppo economico e occupazionale per contrastare il gap di un territorio colpito fortemente dalla crisi economica e sanitaria.

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Politica

“No alle armi”, mozione M5S all’Ars e pullman dalla Sicilia per la manifestazione di sabato a Roma

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Palermo – Sono centinaia i siciliani in partenza da tutta l’isola con direzione Roma per partecipare alla manifestazione promossa dal Movimento 5 Stelle in programma sabato prossimo per dire no al piano di riarmo europeo.

“Stiamo registrando – dice il coordinatore M5S per la Sicilia Nuccio Di Paola – un grande interesse e un’ottima partecipazione da parte dei cittadini. Venerdì sera partiranno pullman da tutta la Sicilia per permettere a chi lo vorrà di essere presente a questa grande manifestazione di piazza contro questo folle piano di riarmo, che sottrae importanti risorse alla sanità, alla scuola e alla lotta al caro bollette per un’assurda corsa al riarmo che farà felici solo le lobby delle armi”.

Parallelamente il M5S, come sta avvenendo nei consigli regionali di tutta la penisola, ha depositato una mozione all’Ars per impegnare il governo regionale “ad esprimere ferma opposizione al sostegno del piano di riarmo europeo ReArm Europe / Readiness 2030”.L’atto, a prima firma del deputato Luigi Sunseri e sottoscritto da tutti i parlamentari Cinque Stelle a Sala d’Ercole, mira ad impegnare l’esecutivo a sostenere nelle opportune sedi istituzionali la sostituzione integrale del piano di riarmo con uno di rilancio della spesa sanitaria, di sostegno alle filiere produttive e industriali agli incentivi all’occupazione, di supporto all’istruzione, investimenti green e beni pubblici europei.

La mozione impegna pure l’esecutivo a esprimere ferma opposizione all’utilizzo per il piano di riarmo di risorse FESR, FSE+ e FSC destinate alla Sicilia e a chiedere garanzie a Roma che nessuna quota dei fondi di coesione e strutturali sarà rifinalizzata, direttamente o indirettamente, alla realizzazione di obiettivi di tipo militare. Impegna infine l’esecutivo a rifiutare ogni progetto di riconversione bellica del tessuto produttivo regionale sostenuto con fondi europei, come l’ipotesi che vedrebbe coinvolta Termini Imerese.

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Vacca al congresso nazionale del Pci:”un partito moderno che deve saper coinvolgere i giovani”

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Tre giorni intensi ed entusiasmanti per il segretario cittadino del Partito Comunista Nuccio Vacca che ha partecipato come delegato al terzo congresso nazionale.

I quattro componenti della delegazione siciliana di cui faceva parte Vacca hanno seguito a Forlì i lavori guidati dal segretario nazionale Alboresi e che hanno visto presenti rappresentanti della Palestina, del Vietnam, della Corea e sono arrivati anche contributi dei comunisti degli Stati Uniti.

La politica internazionale con il no alla guerra e al riarmo dell’Europa, la condanna degli attacchi alla Palestina e delle scelte del presidente Trump hanno impegnato una parte del dibattito. Si è entrati nel vivo di ciò che oggi deve essere il PC.

“Non il partito dei nostalgici del passato – ha riferito al rientro dal congresso Nuccio Vacca- ma un partito moderno che utilizza le più moderne tecnologie per diffondere le sue idee e progetto.Un partito che deva sapere coinvolgere nelle sue battaglie soprattutto le nuove generazioni. È stata evidenziata dal segretario regionale la nostra differenza con il Pd”.

” Si è parlato anche di alleanze- dice Vacca- e a livello locale la scelta va fatta secondo le problematiche e le peculiarità del territorio. I casi verranno sottoposti alle segreterie regionali e nazionale che decideranno se dare o meno il consenso”

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“Scerra-big” interviene al congresso dei Civici. Ma stavolta Terenziano deve cedere il passo a Massimiliano

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Di cose fuori dagli schemi tradizionali se ne sono viste e sentite durante il congresso di Una buona idea.

Non solo la confessione del deputato di FdI Totò Scuvera (nel 2016 fui uno dei fondatori di Una buona idea) e il giudizio positivo sull’operato di Di Stefano come sindaco da parte del vice presidente del consiglio il forzista Antonino Biundo (siamo all’opposizione ma alcune cose buone il sindaco le ha fatte – ha detto) che di certo non collima con quella dei dirigenti provinciali azzurri Cirignotta e Gnoffo (per il match finale si aspetta il congresso gelese), c”è stato pure il fuoriprogramma dell’intervento di Totò Scerra. Glielo hanno chiesto quelli di Una buona idea e lui stesso è rimasto stupito. Perché l’ex candidato a sindaco a capo di liste civiche del centrodestra, non ha oggi cariche istituzionali. Non era quindi necessario un intervento come quello dei deputati, senatori, segretari di partito e sindacalisti. Uscito da FdI, ora si è avvicinato al Mpa senza ufficialità dell’adesione. Scerra ha sostenuto al secondo turno l’amico di adolescenza Terenziano dandogli un grande aiuto per le elezioni e il sindaco a settembre lo stava per nominare assessore.

“Ho sostenuto – ha detto- un vero progetto civico e ho fatto bene”. Nell’attesa che Di Stefano mantenga l’impegno preso con lui al secondo turno, Scerra (lo dicono in tanti). è in campo a contattare gli amici che ha in provincia e a Gela per sostenere Massimiliano Conti, avversario di Di Stefano alla presidenza della Provincia. Anche Scerra ha preso i suoi impegni da candidato a sindaco. Ha avuto un forte aiuto da Conti che è venuto da Niscemi a fare campagna elettorale con lui e ora non può non aiutarlo. Anche lui è un amico. Terenziano stavolta dovrà fare a meno dell’aiuto che può arrivare dall’amico Totò nel tessere alleanze e cercare consensi. Non è poi proprio Terenziano che dice in tutte le salse che gli impegni elettorali si rispettano?

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