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Archeo Ambiente apre il dibattito sul nuovo ingresso del sito di Caposoprano

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Sabato 6 Maggio si è svolta nell’Auditorium delle Scuole Santa Maria di Gesù una tavola rotonda indetta dall’Archeo-Ambiente e con il coinvolgimento del Direttore del Parco Archeologico di Gela sul tema: “Un nuovo ingresso al Parco archeologico di Caposoprano ed un’area di sosta opportuna sul lato est per bus, autovetture e bancarelle per la vendita di libri specifici e souvenir”. Ha svolto il ruolo di moderatore Gianni Abela.

Hanno partecipato ai lavori il CSAG (Comitato per lo Sviluppo dell’Area Gelese) e le associazioni Gli Amici di Antifemo e Entimo e il Club Unesco di Gela.
Hanno assistito, in presenza di un folto pubblico, il Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale e l’Assessore allo Sport e Turismo.
Ha aperto i lavori il Presidente dell’Archeo-Ambiente, il prof. Giuseppe Andrea Alessi.
Per prima cosa ha evidenziato la pericolosità dell’attuale ingresso e la mancanza di un’area di sosta. Successivamente ha enunciato i vantaggi che deriverebbero con la realizzazione di un nuovo ingresso ad est del Parco:
1) si avrebbe la possibilità di disporre di una vasta area di sosta per bus, autovetture e bancarelle per la vendita di souvenir e libri specifici;
2) un altro motivo da non sottovalutare, sarebbe agevole per raggiungere facilmente a piedi i Bagni greci del IV-III sec. a. C. ubicati poco distanti su una strada molto trafficata come la via Europa. Tale testimonianza poco visitata, precorre le terme romane e si può riscontrare soltanto in Grecia.
Mediante tale ingresso ad est, cambierebbe il percorso di visita che valorizzerebbe concretamente il Parco:

per prima si osserverebbero le antiche abitazioni timoleontee, rinvenute da tanto tempo che moltissimi sconoscono e che si trovano in vicinanza del nuovo ingresso;

con il percorso pedonale orientato da est verso sud si avrebbe la possibilità di ammirare il panorama fantasmagorico dell’ampio Golfo di Gela con le sue estese spiagge;

si riscontrerebbero ancora bunker della II guerra mondiale che evidenziano come da sempre l’altopiano di Caposoprano sia stato ritenuto una zona altamente strategica;

proseguendo si visiterebbe la cosiddetta casa del custode, con un museo iconografico a suo tempo voluto dall’Archeo-Ambiente, in accordo con l’ex Sovrintendente Giuseppe Loiacono, in cui sono esposte le foto e la storia del ritrovamento delle Mura;

infine verrebbero ammirate le Mura di fortificazione scoperte nel Febbraio del 1948. Le cose belle bisogna mostrarle per ultimo in quanto tutto ciò determinerebbe un maggior tempo di visita del Parco e un’ulteriore possibilità di sosta nella nostra città con un percorso agevole e tutto in pianura anche per i diversamente abili.
Evidentemente, prima di approntare questo progetto è necessario esplorare l’area mediante geo-radar, ciò consentirà di riscontrare se vi siano eventuali testimonianze di rilievo.

L’Archeo-Ambiente ha annunciato la propria disponibilità ad accettare anche qualunque variazione del progetto del nuovo ingresso alle Mura e relativa area di sosta purché ad est del Parco, dove già esiste lungo questo lato della recinzione un grande cancello.
Nel prosieguo dei lavori, il Direttore del Parco archeologico di Gela, architetto Luigi Gattuso, ha illustrato il progetto relativo ad un nuovo ingresso posto a sud e precisamente dal Lungomare di Macchitella ed un’area di sosta relativa. Di tale progetto, l’Archeo-Ambiente era già venuta a conoscenza il 19 Maggio 2022 in quanto era stato enunciato dallo stesso Direttore in occasione di una conferenza dell’Archeo-Ambiente svolta nella Pinacoteca comunale.
L’Archeo-Ambiente – sottolinea – al di là dei progetti calati dall’alto e con rispetto per l’Ente interessato, così come gli altri partecipanti ha mostrato una ferma contrarietà a questo ingresso a sud per vari motivi: eliminazione degli alberi e della vegetazione esistente per dare luogo ad un posteggio limitato e per la palificazione necessaria, lungo la rampa tutta in salita da realizzare; impossibilità di creare un’area per bancarelle; difficoltà per chiunque e non soltanto per persone anziane o svantaggiate, in quanto vi sarebbe da affrontare un percorso tutto in salita di circa 400 metri per raggiungere il pianoro artificiale antistante alle Mura; ostacolerebbe lo sviluppo del turismo balneare per sottrazione di posteggio nel Lungomare di Macchitella, frequentatissimo nel periodo estivo; difficoltà di avere il consenso della Polizia municipale, in quanto l’ingresso si trova in prossimità di una curva; mancanza di qualsiasi attrattiva e di servizi, specie in inverno, in quanto l’area di sosta è lontana dalla città e quindi avrebbe benefici trascurabili.
Il pubblico presente in sala, così come a suo tempo nella pinacoteca comunale, non ha accolto favorevolmente il progetto relativo ad un nuovo ingresso a sud, sul Lungomare di Macchitella.

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Oggi tradizionale ritorno delle sacre effigi alla Chiesa Madre

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La Pasqua a Gela è una festa religiosa vissuta intensamente, che coinvolge non solo le comunità ecclesiastiche o i fedeli più attivi ma l’intera popolazione. Le tradizioni sono tramandate di generazione in generazione e restano ancora vivi nella vita dei cittadini che vi partecipano con fede.

Con la domenica delle Palme comincia la Settimana santa. La parrocchia della Chiesa Madre che custodisce le sacre effigi del Cristo e della Madonna Addolorata e che gestisce queste celebrazioni ha reso noto il calendario degli appuntamenti liturgici. Il Mercoledì Santo ricorda il processo di condanna a morte di Gesù: le statue del Cristo e dell’Addolorata sono portate nella Chiesa del Rosario dove i cittadini si recano per il rito del “Bacio dei piedi”. La processione è accompagnata dalle litanie, antichi canti struggenti delle “Lamentazioni”e cori bassi.

Il Giovedì Santo è il giorno della “Lavanda dei piedi”. Si ricorda l’Ultima cena in cui Gesù si china umilmente a lavare i piedi ai suoi discepoli ricordandoci di essere semplici e umili coi nostri fratelli in ogni momento. Le statue sacre vengono portate per le vie del centro storico Federiciano, fino in Chiesa madre, dove vengono infine deposte. Le chiese della città rimangono aperte fino a notte tarda. Ogni chiesa prepara il sepolcro in svariati modi. Tradizionalmente si soleva deporre, il giorno del mercoledì delle ceneri del grano su uno strato di bambagia su cui veniva lasciato  germogliare, al buio e al caldo.

Una volta pronto e legato con dei nastri rossi, veniva quindi posizionato sugli altari per simboleggiare l’uscita alla luce del Cristo. Anticamente anche le campane delle chiese venivano legate per sottolineare che non avrebbero più suonato fino alla mezzanotte del sabato santo. Vengono spente tutte le luci nelle chiese ad eccezione di quella del sepolcro.

Il Venerdì Santo si ricorda la passione, la crocifissione e la morte di Gesù. Le statue in processione sono portate fuori dalla Chiesa Madre fino al Calvario. La processione è accompagnata dalle “Litanìe” delle donne addolorate. Poi giunti al Calvario, il Cristo è spogliato e messo in croce e l’Addolorata vien posta accanto a Gesù. I fedeli si raccolgono in preghiera in religioso silenzio. La sera il simulacro di Gesù viene portato in spalla dai marinai gelesi, seguita dall’Addolorata, per tutto il centro storico fino a giungere in Chiesa Madre e vi fa rientro alle 22.30.

Il Sabato Santo è il giorno in cui la Chiesa ci invita ad aspettare con la Madre di Gesù, la Resurrezione. Già dalle prime ore del mattino i fedeli si recano in Chiesa Madre per il funerale del Signore e per la sua sepoltura. Intorno alle 11:00 il simulacro viene estratto dall’urna e riposto sotto l’altare dove verrà coperto. Poi, l’Addolorata viene posta sopra lo stesso altare. La sera si celebra nelle chiese la Veglia Pasquale che culmina a mezzanotte con l’esaltazione della resurrezione di Gesù.

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Adi Scarl dona 15 uova pasquali al Sai Msna di Niscemi

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Il Sai MSNA di Niscemi, coordinato da Bruna Consoli, che ospita 15 minori stranieri non accompagnati, è stato lieto di ospitare l’associazione ADI S.C.A.R.L. presso la propria sede.

L’ ADI SCARL nasce dalla solida esperienza maturata dall’ Unione della Samot e Samo nel campo dell’ assistenza domiciliare. Eroga cure domiciliari in convenzione con le Aziende Sanitarie Provinciali della Regione Sicilia.L’ADI si rivolge a una vasta clientela che si trova in una condizione di indigenza.
Per l’ occasione si sono omaggiati gli ospiti del Sai MSNA con delle uova di pasqua e una colomba in occasione delle festività pasquali. Un gesto ben gradito che ha portato un momento di gioia ed allegria tra i giovanissimi ospiti della struttura.

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Apertura dell’area archeologica di Caposoprano

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Il Comune annuncia con soddisfazione che sono previste cinque giornate di apertura dell’area archeologica delle Mura Timoleontee di Gela per il mese di aprile ovvero il 23, 24, 28, 29 e 30 , dalle 9:00 alle 13:00. Certo, se si considera che l’area che contiene un tesoro unico al mondo viene aperto su prenotazione e solo per miracolo per mancanza di personale di custodia, è una piccola vittoria.

Ma se si pensa che in altri siti le aree archeologiche sono sempre a disposizione dei visitatori che arrivano senza avvertire, è davvero una sconfitta della politica regionale che non riesce a garantire il minimo sindacale in fatto di numero di dipendenti.

“Un’occasione unica per riscoprire la storia millenaria della nostra città e ammirare da vicino uno dei siti archeologici più affascinanti della Sicilia. Riscopriamo la nostra bellezza”. Si legge nell’invito divulgativo dei social.

Carto, occasione unica! Chissà quando capiterà ancora…..

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