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Arancio chiede a Musumeci un provvedimento per tenere aperte le attività in zona rossa

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L’ on. Giuseppe Arancio (Pd) ha presentato un’interrogazione al Presidente della Regione Nello Musumeci chiedendo misure urgenti per scongiurare la chiusura in massa delle attività economiche e imprenditoriali nei comuni dichiarati zona rossa.

Nel testo Arancio premette che:a seguito dell’aumento della curva epidemiologica nella provincia di Caltanissetta, i comuni di Gela,  Mazzarino e Riesi e il comune di Piazza Armerina della provincia di Enna si ritrovano catapultati in zona rossa vedendo oscurata drammaticamente la speranza di una ripresa economica dei loro territori per la conseguente richiusura di tutte le attività economiche e imprenditoriali. Ma la stragrande maggioranza della popolazione attiva, insegnanti, operatori sanitari, commercianti, artigiani, professionisti, imprenditori, lavoratori dipendenti e altri ancora sono già vaccinati e non costituiscono una minaccia di propagazione epidemiologica. Per il deputato è  impensabile imporre una chiusura in blocco, soprattutto a quell’imprenditoria legata alla balneazione che proprio sulla stagione estiva aveva puntato per riprendere un po’ di fiato e che oggi si ritrova innanzi allo spettro della chiusura, indipendentemente dalla esistenza di una fetta di popolazione che è già immunizzata ed in possesso della certificazione verde (green pass) nata proprio come un “lasciapassare”.

La proposta al Presidente Musumeci è di  adottare apposito provvedimento regionale finalizzato a scongiurare i danni economici che inesorabilmente si ripercuotono sulle collettività territoriali dichiarate zona rossa con la chiusura di tutte le attività, consentendo il proseguimento delle attività imprenditoriali e dei servizi legati alla stagione turistica e balneare,  a quanti sono già immunizzati e in possesso della certificazione verde appositamente istituita, e, nel contempo, di intervenire presso il Governo Nazionale  per venire incontro alle richieste di sopravvivenza che provengono drammaticamente dalle collettività territoriali fortemente provate dalle misure derivanti dalla dichiarazione di zona rossa secondo le attuali disposizioni governative. 

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Attualità

“Fuoriclasse talent”, sabato esibizioni in città 

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È previsto uno stand anche in città sabato sera, dalle 18 in centro storico, per “Fuoriclasse talent”: la decima edizione della manifestazione artistica curata da Ivano Trau. Molti dei talenti emersi negli anni hanno voluto la possibilità di mettersi in luce partecipando a programmi nazionali come “The voice Kids” ed altri.

Non è un semplice concorso a premi, spiegano gli organizzatori, ma un vero e proprio percorso artistico che dura undici mesi l’anno mettendo al centro la crescita dei giovanissimi artisti. Referente regionale è la gelese Francesca Biundo. 

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Leo club del golfo “in campo” per la donazione di sangue alla Fidas

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Donazione di sangue promossa dal Leo club del golfo di Gela. Il gruppo presieduto da Davide Barone si è recato all’Udr di Fidas, in via degli Appennini, dove alcuni giovanissimi soci hanno teso il loro braccio in un gesto di amore e attenzione alla salute collettiva.

Per molti di loro è stata una emozionante prima volta. La Fidas locale, presieduta da Enzo Emmanuello, da sempre sostiene il dialogo con la città, le scuole e le associazioni per condividere la cultura del dono, soprattutto o con le nuove generazioni. 

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Insediamento del nuovo Ispettore dei Salesiani di Sicilia: Don Domenico Saraniti

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Catani – Sabato 25 gennaio Don Domenico Saraniti, nuovo Ispettore dei Salesiani di Sicilia, inizierà ufficialmente il suo mandato a servizio della Famiglia Salesiana di Sicilia.

Il nuovo servizio avrà inizio con la celebrazione dell’insediamento alle ore 11.00. La celebrazione si terrà nella Chiesa dell’Istituto Suore Cappuccine del Sacro Cuore, in Viale Mario Rapisardi, 27 – Catania. A presiedere l’Eucarestia sarà Don Pérez Godoy Juan Carlos SDB, Consigliere Regionale per la Regione Mediterranea. Durante la celebrazione ci sarà la cerimonia di insediamento e il passaggio di consegne.Don Domenico Saraniti, nato a Cesarò nel 1979 e sacerdote dal 2008, ha trascorso gli ultimi 17 anni all’Istituto Don Bosco Ranchibile di Palermo, dove dal 2017 ha ricoperto il ruolo di Direttore.

Durante questo periodo, ha lavorato incessantemente nel mondo educativo-pastorale, diventando un punto di riferimento per la comunità. A pochi giorni dal suo insediamento, Don Domenico Saraniti ha dichiarato: “I Salesiani hanno opere educativo-pastorali significative in tutta la Sicilia e, anche se le vocazioni diminuiscono, abbiamo giovani con l’ardore e l’audacia di Don Bosco nel cuore, qualità che, ad onor del vero, appartengono a tutti i confratelli, a prescindere dall’età”.

Consapevole della complessità della missione che lo attende, Don Domenico aggiunge: “Dobbiamo ‘svegliare il mondo’ così come dice Papa Francesco, e lasciarci svegliare da esso. Bisogna affrontare la complessità della vita, che vivono i giovani, per testimoniare in modo profetico la radicalità del Vangelo. Ciò implica ascolto, dialogo e sinergia, per pensare ed agire insieme come comunità”.

Inoltre, Don Domenico Saraniti che ha sempre lavorato a stretto contatto con i giovani, sottolinea l’importanza di lottare per il rispetto dei loro diritti: “Lottare perché ogni ragazzo si senta rispettato nei suoi diritti, difenderlo dai soprusi ed oggi, se non gestita bene, un sopruso potrebbe essere l’intelligenza artificiale; accompagnare i giovani non solo alla scoperta del senso della vita, ma alla sua elaborazione, ossia aiutarli ad avere una progettualità”.In merito al suo nuovo incarico, aggiunge: “La mia ‘politica’ sarà quella dei piccoli passi stabili e fiduciosi nella bontà di Dio”. Infatti, l’Ispettore è il primo animatore della vita religiosa e dell’azione apostolica della comunità ispettoriali.

Nei giorni scorsi, Don Domenico ha salutato l’Istituto Salesiano Don Bosco Ranchibile di Palermo. In molti hanno partecipato ai momenti di saluto, durante i quali ha voluto sottolineare: “Mi porto nel cuore che il ‘Ranchibile’ è di tutti perché dove c’è un giovane c’è la cura e la preoccupazione all’intera città. Sono grato al Signore, che mi ha fatto crescere come sacerdote salesiano nel servizio a lui ed alle persone. Porterò con me uno dei cartelli che Don Bosco teneva fissi nella sua camera: ‘Dammi le anime e toglimi tutto il resto’”.

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