Numeri risicati ma bastevoli, in seconda convocazione, per approvare il bilancio consolidato del 2020. Undici i voti favorevoli.L’undicedimo è arrivato a sorpresa dal capogruppo di Libera Mente Vincenzo Casciana , fresco di passaggio all’opposizione. Anche il forzista Carlo Romano che ha sempre fatto di testa sua, stavolta si è allineato alla posizione del resto della maggioranza. Due soli i voto contrari ma utili per mantenere il numero legale mentre l’indipendente Saro Trainito si è astenuto. Ora che il sindaco ha ottenuto il bilancio consolidato potrà assumere il nuovo dirigente all’ambiente.L’assessore al bilancio Danilo Giordano continua la sua luna di miele con il consiglio ed il sindaco gongola. Non era in aula ma si è premurato a far inviare un comunicato di esultanza d ringraziamenti.
“E’ stata una seduta veloce, tranquilla, improntata al dialogo e alla condivisione. Davvero un ottimo lavoro – ha commentato il Sindaco Lucio Greco – per il quale esprimo un plauso e un ringraziamento in primis all’assessore Danilo Giordano e poi a tutti i consiglieri. Grazie al bilancio consolidato approvato questa sera, la città può permettersi di guardare al futuro con un pizzico di serenità in più, che è in assoluto la cosa più importante”.
“Non posso che essere soddisfatto, – ha aggiunto l’assessore Giordano – sia per il modo in cui si sono svolti i lavori, motivo per cui ci tengo a ringraziare i consiglieri di maggioranza, sia perché stiamo dotando la città di un altro importante documento finanziario che permetterà, tra le altre cose, di sbloccare l’assunzione di un nuovo dirigente tecnico attraverso la mobilità esterna. Questo si tradurrà in una boccata d’ossigeno non da poco per il carente personale che ogni giorno, a fatica, cerca di far funzionare al meglio la macchina amministrativa per dare risposte celeri alla comunità. Il lavoro d’ufficio paga, nonostante le numerose difficoltà, e con il dirigente De Petro e i tecnici ci siamo impegnati a fondo per far si che stasera tutti gli atti propedeutici fossero pronti“.
Ma per il sindaco Greco resta sul tappeto il problema di fare crescere i numeri della sua maggioranza che oggi sono asfittici.
Butera. Andrà avanti con la stessa determinazione e finché ci saranno le condizioni per farlo ma ci tiene a precisare che lui gli impegni presi in campagna elettorale li ha rispettati; il sindaco di Butera Giovanni Zuccalà respinge le accuse rivoltegli dal presidente del consiglio Emilio Tallarita di aver lasciato lui e il suo gruppo ai margini del processo politico durante la fase di azzeramento e ricomposizione della Giunta.
” L’accordo in campagna elettorale – dice il sindaco – riguardava la presidenza del consiglio ed è stato rispettato. La consigliera Chimera ed il suo gruppo hanno l’assessore di riferimento nella dott. Donzella ed anche questo è un accordo rispettato. Ma Tallarita ha preteso oltre cioè un assessorato per Cristina Chimera e mentre pretende un posto in giunta diffonde però documenti in cui attacca me e il Pd.Questo non si può accettare”.
Con il ritiro dell’appoggio da parte di Tallarita e Chimera, il sindaco non ha più maggioranza numerica in aula e questo rende più difficoltosa la sua azione amministrativa.
Butera – “I migliori auguri alla nostra neo assessore al Comune di Butera Giorgia Maniaci, nominata in giunta dal sindaco Giovanni Zuccalà che conferma nel suo rinnovato esecutivo, la presenza del Movimento 5 Stelle. Ringraziamo Lorenzo Puci per il lavoro portato avanti fino ad oggi in maniera meritoria da assessore ed al gruppo M5S di Butera”.
Lo dichiarano la senatrice del Movimento 5 Stelle Ketty Damante, il deputato regionale e coordinatore sicilano del M5S Nuccio Di Paola, unitamente al senatore Pietro Lorefice, a proposito dell’ingresso nella giunta comunale di Butera di Giorgia Maniaci, in quota Movimento 5 Stelle, che subentra dopo l’azzeramento dell’esecutivo buterese da parte del sindaco Giovanni Zuccalà.
“Il Movimento 5 Stelle – continuano gli esponenti M5S – offre il massimo supporto e vicinanza a tutti i comuni siciliani. In particolare, alla nuova giunta Comunale di Butera che supporterà il primo cittadino Giovanni Zuccalà in questo prosieguo di sindacatura, giungano i nostri migliori auguri di buon lavoro”.
L’11 gennaio per Butera è un giorno storico, assai significativo, non solo sul piano della fede ma anche per le sorti della città. Infatti, in quel giorno, nell’anno 1693, la Sicilia venne devastata da un grande terremoto che sconquassò l’isola, distruggendo 14 città della Val di Noto, tra cui Siracusa e Augusta; la Noto odierna è stata ricostruita in un sito differente da quello anteriore al 1693. La terrificante onda sismica distrusse, inoltre, la Val Demone provocando la morte di 60.000 persone e ripercuotendosi perfino in Val di Mazara.
Si narra: All’unnici di jnnaru a vintun’ura, si vitti e nun si vitti Terranova e si nun era pi Maria, la Gran Signura, sutta li petri fussi Terranova. Sulu Vutera nun appi paura ca c’era santi Roccu cu la bannera. Si tratta del primo miracolo di san Rocco, che difese la città dalla violenta ondata sismica che seminò distruzione e morte in tutte le altre parti dell’isola, mentre Butera ne usciva incolume e salva. Subito, il popolo attribuì il prodigioso portento al santo taumaturgo, proclamato protettore della città appena dieci anni prima e precisamente il 18 aprile 1683, domenica di Pasqua.
La ventunesima ora corrisponderebbe alle ore 15, cioè le ore 3 del pomeriggio, ora IX presso i Romani, poiché dal Medioevo in poi prevalse l’uso ebraico e dei popoli orientali (con calendari lunari o lunisolari) di considerare la durata del giorno dal tramonto del sole al tramonto successivo. Solo all’inizio dell’Ottocento sarà ripristinato anche nel nostro paese il metodo romano di contare le ore partendo dalla mezzanotte.
Nella suddetta ora, infatti, sono stati suonati trenta rintocchi di campane a mortorio e sono state sparate delle bombe a salve per ricordare quell’ora funesta a tutti i cittadini, ovunque essi si trovassero, sospendendo ogni cosa per fermarsi in piedi in un profondo e religioso silenzio.
Pertanto, dall’11 gennaio 1693 ad oggi, ogni anno, in questo giorno, i buteresi festeggiano una terza volta il santo patrono, ricordiamo che Butera celebra l’ottava della festa il 23 agosto. Stamane, 11 gennaio 2025, dopo la santa messa, il parroco don Emiliano Di Menza, ha esposto il Santissimo Sacramento con turni di adorazione fino alla solenne Concelebrazione Eucaristica vespertina, presieduta dal nostro vescovo, mons. Rosario Gisana, con la presenza di tutto il clero cittadino, delle Autorità Civili e militari, della Deputazione di San Rocco, di tutte le associazioni, di tutti i comitati-festa, della Confraternita del Glorioso Patriarca San Giuseppe e con massiccia partecipazione dei buteresi. Nell’omelia, il vescovo ha esortato i presenti non solo ad attingere alla fraterna intercessione di san Rocco e dei nostri cari defunti, anche se non sono innalzati agli onori degli altari, ma ad essere nello stesso tempo intercessori ed intercedenti a favore degli altri. Al termine della celebrazione, è stato intonato il Te Deum ed è stata impartita la benedizione eucaristica con la distribuzione del pane. Inoltre, sono stati ammessi a far parte della deputazione tre persone, di cui un adulto, un ragazzo e un fanciullo. Il tutto si è svolto presso la Chiesa di San Francesco, essendo il Santuario San Rocco chiuso per il protrarsi dei lavori di restauro. È stato un giorno di ringraziamento, di riconoscenza e di gratitudine a Cristo Signore, ma anche di profonda meditazione. È questo, quindi, un avvenimento storico impresso indelebilmente nella coscienza del popolo buterese. Infatti, gli anziani, i nonni e i genitori raccontano di generazione in generazione, ai ragazzi, ai nipoti e ai figli il terribile episodio e come il santo protesse la città.