Il Sindaco e la giunta non perdono tempo, e colgono al volo l’occasione offerta da un Avviso Pubblico ministeriale che riguarda gli “interventi di messa in sicurezza del territorio a rischio idrogeologico, di strade, ponti e viadotti e di messa in sicurezza ed efficientamento energetico degli edifici, con precedenza per gli edifici scolastici, e di altre strutture di proprietà dell’ente”. Questa mattina, sono stati approvati cinque progetti con i relativi studi di fattibilità, già trasmessi al Ministero dell’Interno. Se saranno approvati e finanziati, permetteranno di riqualificare e migliorare la vivibilità di altrettante zone della città: San Giacomo, Carrubazza, Baracche (compresa la via Butera), un tratto di lungomare e Piazza Russello. Tutti i progetti sono stati redatti nell’ottica di assicurare la qualità architettonica, e la conformità sia alle norme ambientali che alla normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza. La progettazione si inserisce all’interno dei programmi di viabilità urbana e extraurbana del Comune, con l’obiettivo di migliorare la funzionalità della pavimentazione e di garantire la sicurezza stradale nei tratti veicolari e nei camminamenti riservati ai pedoni. Gli interventi previsti sulle strade consistono, innanzitutto, nella manutenzione straordinaria dei tratti di pavimentazione esistenti e nella loro messa in sicurezza. Prevista la rimozione e dismissione della vecchia pavimentazione stradale degradata, e la formazione di un nuovo strato. Saranno, inoltre, abbattute le barriere architettoniche e minimizzati i dislivelli tra piani diversi. Terminata la posa in opera del nuovo manto stradale, si provvederà alla realizzazione della nuova segnaletica orizzontale. Per quanto riguarda, invece, Piazza Russello, l’intervento previsto consiste nella rimozione della pavimentazione fatiscente e nella realizzazione di circa 5.100 mq di nuova pavimentazione. I campi da gioco saranno ripitturati e tutto il perimetro dell’area verrà opportunamente recintato, mentre le gradinate saranno trattate con uno speciale rivestimento. L’area interna dell’arena verrà sistemata e valorizzata mediante la creazione di un circuito sportivo nel quale ci si potrà allenare in sicurezza e all’aperto. Sia la parte anteriore della Piazza che quella posteriore saranno abbellite con delle fioriere interrate, che, insieme ai giochi d’acqua e all’installazione di tavoli e panche, renderanno l’area perfetta per trascorrervi qualche ora di relax e svago. Infine, il lungomare Federico II. Il tratto oggetto di recupero interessa la parte ovest dello stesso, dal Porticciolo di Gela (all’altezza del Club Nautico) fino alla Porta della Pace, per una lunghezza complessiva di circa 1,46 km. Un’area degradata che necessita di interventi strutturali di protezione e valorizzazione, in cui sono presenti forti elementi di degrado ed è scarso il livello di sicurezza per i cittadini, molti dei quali vi si allenano. La pavimentazione, infatti, è irregolare e fortemente dissestata, con presenza di numerose buche e parapetti fatiscenti e degradati. L’intervento previsto consiste nella manutenzione straordinaria dei marciapiedi esistenti e ammalorati e la realizzazione di nuovi, per circa 5.300 mq; nell’eliminazione di eventuali gradini e dislivelli e nell’abbattimento di barriere architettoniche. Nello slargo di Porta della Pace, dove sono presenti 2 campi da basket “open” realizzati su asfalto, inadeguati per la pratica della pallacanestro, si procederà alla messa in sicurezza e alla pitturazione. “I progetti sono stati già caricati sul portale del Ministero, – spiega il Sindaco Lucio Greco – e attendiamo adesso con fiducia l’esito dell’iter. La nostra speranza è quella di ottenere, in poco tempo, la disponibilità economica necessaria per passare alla fase esecutiva e avviare i lavori. Uno degli incontri che ho avuto a Roma in questi giorni verteva proprio su questo, e ho avuto ampie rassicurazioni circa il fatto che questi progetti verranno esitati favorevolmente. Stiamo parlando di cinque milioni che ci permetteranno veramente di cambiare il volto di alcune zone della città particolarmente vissute. E che dire delle strade? La maggior parte di esse versa in condizioni estremamente precarie, e hanno ragione i cittadini quando ci chiedono di fare di più in tal senso. Purtroppo, il taglio dei finanziamenti regionali e statali ha provocato anche questo disagio enorme che ora, grazie a questi soldi, potremo, in parte, eliminare. Stiamo lavorando alacremente e abbiamo sul tavolo una progettualità di tutto rispetto, della quale i cinque progetti approvati oggi in giunta non sono che una piccola parte”.
La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.
Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.
“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.
Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.
Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.
Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.
L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.
Beatrice Maria Castiglia, studentessa del 3° anno del Liceo artistico “E. Majorana” di Gela è la vincitrice assoluta del premio “Rocco Sauna”. Il suo progetto dal titolo “La rinascita di Montelungo. Il giardino dei pensieri” ha convinto la giuria che le ha assegnato il primo posto; secondo premio a Flavia Grasso con il progetto “Radici e futuro”, anche lei studentessa del liceo artistico “Majorana” i cui progetti sono stati seguiti dalla docente Sonia Madonia; terzo posto a Hillary Gambino del Liceo delle scienze umane “Eschilo” con “Gela con 1-click” e a seguire Gaspare Famà del Liceo scientifico “E. Vittorini” con il progetto “Rigenerazione urbana: Gela respira di nuovo” che ha partecipato con la supervisione della docente Valentina Di Benedetto.
A scegliere i 4 vincitori che hanno ricevuto complessivamente un premio in denaro dal valore di 1.500,00 euro, è stata una giuria qualificata presieduta dall’Ing. Orazio Samparisi e composta da Grazia Arena, docente di Geografia presso l’Università di Catania; Rita Calò, avvocato; Andrea Cassisi, giornalista; Maria Lina La China, dottore in Urbanistica e Pianificazione territoriale e dirigente scolastico del comprensivo “San Francesco-Capuana” e Saverio Scicolone, docente e architetto.
Un premio speciale del presidente della Giuria inoltre è stato assegnato a Emanuele Brattoli, studente del liceo scientifico. Menzioni speciali per i partecipanti: Stefania Paola Miriam Sajeva, Rosario Giovanni Paolo Rinaldo, Giancarlo Picchioni, Giuseppe Rizzo, Gaia La Russa, Sofia La Cognata, Agnese Buccheri e Alexandra Dobranis, Maria Sefora Vella e Mariarita Voddo e Chiara Carpitella e Giuliana Maria Palumbo, Gaia Nogara e Fabiana Pantaleo, Francesca d’Antoni e Benedetta de Simone. La cerimonia è stata impreziosita dalla presenza di Maurizio Carta, ordinario di Urbanistica e Pianificazione territoriale all’Università di Palermo e attuale assessore alla rigenerazione urbana, allo sviluppo urbanistico della città policentrica e alla mobilità sostenibile del comune di Palermo, autore, tra gli altri, di “Romanzo urbanistico. Storie dalle città del mondo” (Sellerio 2024), un saggio acuto sulla rigenerazione urbana, una guida per viaggiatori attenti e curiosi, un romanzo «urbanistico» per capire le città del mondo e immaginare futuri possibili. “In questo libro racconto di storie di luoghi che, con visione e coraggio, sono diventati più vivibili, sostenibili e accoglienti – ha detto Carta -. Le città non sono solo strade e palazzi, ma spazi in cui si costruisce il nostro futuro. Voglio ispirare chi le abita e chi le amministra a immaginare e realizzare città migliori per tutti.Ogni città ha dentro di sé la capacità di cambiare, basta saperla riconoscere e coltivare. Spesso pensiamo che il futuro sia scritto altrove, ma sono le scelte quotidiane, le idee innovative e l’amore per il proprio territorio a fare la differenza. Ho voluto raccontare esempi concreti di trasformazioni riuscite, per dimostrare che un cambiamento positivo è sempre possibile. Non servono solo grandi progetti, ma anche piccoli gesti e una comunità che crede nel proprio potenziale. Le città del futuro nascono oggi, e ognuno di noi può esserne protagonista”, ha concluso. I partecipanti, lo ricordiamo, sono stati complessivamente 54 tra gli studenti di Gela che si sono messi in gioco con creatività e impegno, affrontando temi di grande attualità come l’ambiente e l’uso intelligente degli spazi urbani. Le loro proposte, tra le altre, hanno spaziato da idee innovative per valorizzare le aree dedicate ai giovani fino a soluzioni per realizzare piste ciclabili e promuovere una mobilità sostenibile. Un segnale positivo quello raccolto dalle scuole coinvolte, che hanno risposto con entusiasmo e dimostrando grande sensibilità verso questi temi. La qualità e l’originalità dei progetti presentati, dunque, confermano il valore di questa iniziativa che punta a ispirare un futuro più vivibile e inclusivo per i gelesi, segno di un interesse crescente verso un’urbanistica che sia più attenta alle esigenze soprattutto delle nuove generazioni. Il premio ha voluto dedicate la memoria all’Ing. Rocco Sauna, stimato professionista e figura di riferimento per la comunità di Gela, in favore degli studenti meritevoli della città, ed è stato voluto dalla famiglia “Sauna Samparisi” con il supporto del Centro di cultura e spiritualità cristiana “Salvatore Zuppardo” di Gela ed il patrocinio dell’Ordine degli Ingegneri di Caltanissetta.
Vendita solidale di arance questa mattina davanti la chiesa di Sant’Antonio: l’iniziativa viene promossa dal Kiwanis club presieduto da Rita Domicoli. Ieri la raccolta dei frutti presso la tenuta del socio Gaetano Contrafatto e questa mattina il banchetto allestito nel cuore del quartiere Caposoprano.
Obiettivo dell’iniziativa quello di sostenere la causa sociale ed i progetti sportivi dell’associazione Orizzonte, presieduta da Natale Saluci. Il gesto del Kiwanis è stato molto apprezzato dall’associazione, che ha sottolineato la sensibilità mostrata dal club per le attività che puntano alla vera inclusione attraverso lo sport con il movimento Special Olympics.