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Politica

Anche San Cataldo si tinge di Democrazia Cristiana

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Il progetto politico di Totó Cuffaro, della rifondazione della Democrazia Cristiana Nuova in Sicilia, di cui ne è commissario regionale, ritrova condivisione e partecipazione anche nella cittadina di San Cataldo, prossima alla competizione elettorale cittadina.

Il partito della DC, che fu fondato in Sicilia da Alessi nel 1943 e poco dopo a Roma da De Gasperi ispirandosi a don Luigi Sturzo nella città di San Cataldo ebbe figure eminenti come lo stesso l’Avv. Giuseppe Alessi, l’On. Francesco Pignatone e l’Avv. Cammarata.

Intanto, il Commissario Regionale DC Siciliana, Totò Cuffaro, già Presidente della Regione Siciliana e Senatore della Repubblica, esattamente nei giorni scorsi, ha nominato il coordinamento cittadino, che vede coinvolti giovani professionisti SanCataldesi nella squadra. Coordinatore Cittadino è Evaldo Carrubba, Gianfilippo Alongi vice-coordinatore, Savia Racalbuto Coordinatore Femminile, Savio Tumminelli Coordinatore Giovanile. Totó Cuffaro nella lettera di nomina inoltrato dalla segreteria regionale augura ai neo dirigenti locali un proficuo e buon lavoro nella certezza che detto coordinamento saprà incarnate i valori democristiani riportando la Democrazia Cristiana agli antichi fasti.

Di concerto, nel ringraziare il Commissario Regionale per la nomina conferitagli di Coordinatore della DC Nuova per la cittadina Sancataldese, il giovane Evaldo Carrubba non si è potuto esimere dal citare alcune dichiarazioni dell’Avv. Giuseppe Alessi, primo Presidente della Regione siciliana appartenete alla democrazia cristiana e che ispirandosi a don Sturzo ne ha dato i natali a San Cataldo e nell’intera Isola: “Siamo cristiani. Perché al di fuori dell’idea cristiana, non si puo’ fondare né vera storia civile, né vera giustizia sociale… Siamo aconfessionali. Perché tutti cristiani, anche i cristiani non cattolici, possono lottare con noi per l’avvento di uno stato cristiano. Siamo unitari. Perché l’Italia è stata Una in nome di Dio. E perché l’unità italiana è realtà storica al cui compimento consacrarono affetti ed eroismo le più grandi anime siciliane”. A loro va l’augurio di un proficuo lavoro!

Il coordinamento sancataldese tutto, spinto dalla giovane età, ma soprattutto, dai valori forti, chiari e pregnanti che lega la Democrazia Cristiana alla nostra storia culturale, garantisce di volersi affacciare a questa imminente tornata elettorale, con valida motivazione e importante determinazione, di già nella formazione di una lista elettorale che incarni nei propri candidati giovani e professionisti locali spinti da una giusta motivazione con l’unico fine di migliorare sempre più le sorti della nostra città di San Cataldo.

Direttivo DC San Cataldo (CL)

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Trufolo: “tassa di soggiorno,scelta non opportuna in questo momento”

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Il consiglio comunale approva la tassa di soggiorno con il voto della sola maggioranza. Fuori dall’aula consiliare si levano le voci di contrarietà alla scelta fatta. Una di queste è quella del Partito Liberale.

“Una città fuori dai circuiti turistici siciliani con i due musei chiusi da anni,mura di Caposoprano non fruibili,mancanza di parcheggi funzionali, lungomare ancora non completamente riqualificato,la via Venezia simile ad una tratteza, verde pubblico abbandonato a sé stesso ,la sporcizia ,in particolare nelle zone periferiche si tocca con mano e… cosa fa questa maggioranza anomala? Mette la tassa di soggiorno” – dice l’esponente nazionale del partito liberale Grazio Trufolo.

“È già un miracolo riuscire a fare soggiornare ,almeno i turisti di transito, per una notte ,senza considerare i salti mortali che sono costretti a fare i nostri operatori turistici gestori e proprietari di B&B che mantengono i prezzi molto bassi a scapito dei loro guadagni.La nostra posizione è assolutamente contraria almeno non opportuna in questo momento” – conclude Trufolo.

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F.I. su ordinanza cimiteri:”il sindaco affronti questi temi con maggiore sensibilità “

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Il sindaco ha ordinato a tutti i cittadini che hanno esposto cartelloni, fotografie, monumentini o qualsiasi altro manufatto all’interno dei cimiteri comunali, Monumentale e Farello, senza preventiva autorizzazione, a provvedere alla loro
rimozione entro e non oltre 15 giorni dalla pubblicazionedell’ordinanza, avvertendo chedecorso infruttuosamente il termine assegnato,l’Ufficio Cimiteriale del Comune di Gela interverrà per rimuovere d’ufficio i suddetti manufatti, cartelloni, fioriere, etc., con addebito delle spese a carico dei trasgressori.

L’ordinanza, inoltre, dispone che ai trasgressori sarà applicata una sanzione amministrativa pecuniaria oltre alla richiesta di rimborso per le eventuali spese di rimozione e smaltimento a carico del Comune.

“Il contenuto dell’ordinanza, pur se ammissibile nel merito- dicono i dirigenti forzisti Gnoffo e Cirignotta- mostra un approccio freddo e rigido di un sindaco che probabilmente dimentica il degrado in cui versano i cimiteri comunali.Il Monumentale e Farello presentano infiltrazioni d’acqua, muffa, cornicioni cadenti, scale impraticabili che mettono seriamente a rischio l’incolumità dei cittadini.La mancanza di acqua, in modo particolare al cimitero Farello, costringe tantissime famiglie ad andare a trovare i defunti con bidoncini e bottiglie di acqua. Riteniamo prioritaria la costruzione di nuovi loculi cimiteriali per superare l’emergenza, onde consentire ai familiari di dare una degna sepoltura ai defunti.La nostra città necessita soprattutto di una seria programmazione in tema di edilizia cimiteriale.Bisogna ridare dignità e decoro ai cimiteri”

I due esponenti forzisti invitano il sindaco ad affrontare tematiche così delicate con maggiore sensibilità e rispetto verso quelle famiglie che hanno vissuto drammi umani per la perdita dei propri cari.

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Panchine legalità” il sindaco campione nazionale di arrampicata sugli specchi ha girato la frittata e si è bruciata”

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Tiene banco lo scontro sulle panchine della legalità. Non avendo avuto il diritto di replica nella seduta di ieri sera dopo
l’intervento del Sindaco, la consigliera Grazia Cosentino lo fa a mezzo stampa.

” Lo ritengo doverosi- dice – anzitutto perché il Sindaco, campione nazionale di arrampicata sugli specchi, mi
chiama in causa, riferendosi ad un assessore che, dialogando con un dirigente
che oggi è consigliere comunale, ha autorizzato la collocazione di panchine in
un’area che non è ancora del Comune.Direi, quindi, che non c’è dubbio a chi si
riferisse.Da cosa evinca siffatto dialogo è tutto da scoprire, atteso che la richiesta
dell’assessore protempore (titolare di delega al decoro urbano) non riportava
alcuna mia firma (sic!) ma vi è di più: il Sindaco, invece che rispondere
dell’operato del consigliere, rigira la frittata bruciandola, tra l’altro”.

Così la consigliera ed ex dirigente comunale Grazia Cosentino replica punto per punto alle dichiarazioni in aula del sindaco:
1) io, da dirigente, non ho mai disposto nulla alla Ghelas in tal senso;
2) in data 12 marzo 2021 Gela non ricadeva nelle c.d. zone rosse; infatti la
zona rossa su Gela vigeva dal 14 al 31 gennaio 2021 e poi viene
riproposta in data 22 aprile 2021 con l’Ordinanza n.46 fino al 5 maggio
2021; quindi il Sindaco dice una inesattezza quando afferma che l’assessore ha disposto la collocazione delle panchine in via Orsa Maggiore in periodo di dichiarazione di “zona rossa”;
3) Il Sindaco non ha risposto alla domanda posta dal consigliere Antonella Di Benedetto che intendeva sapere dove sono state spostate, per il momento, le panchine rimosse;
4) io avevo richiamato tutti noi consiglieri al rispetto di quanto previsto
dall’art.42 del d.lgs.267/2000 “attribuzioni dei consigli” e il Sindaco,
invece, per confondere le menti libere cita l’art.78 dello stesso decreto
“doveri e condizione giuridica”.


“Fatte queste doverose premesse – dice la consigliera – chiedo al Sindaco di evitare di citarmi ogniqualvolta gli si presenti l’occasione, in maniera gratuita e manifestando, anche,per certi versi, un senso di acredine nei miei confronti. Non so cosa lo spinga in tal senso, ma lo invito, per il futuro, a una maggiore delicatezza nei suoiinterventi nei confronti del civico consesso, tutto. Altresì, lo invito ad evitare di incorrere nelle sue bugie patologiche e ad affrontare i problemi che l’opposizione evidenzia al solo fine di una migliore collaborazione istituzionale considerato che, come più volte ribadito, non
vogliamo fare opposizione fine a se stessa ma costruttiva.E il caso delle panchine deve essere ricondotto al vero problema: il
comportamento al di fuori dei compiti a lui attribuiti di un consigliere comunale;
l’abuso che è stato fatto della propria posizione di consigliere comunale e la
violazione delle norme di sicurezza sul lavoro!Il Sindaco avrebbe dovuto rispondere di questo ma, artatamente, non lo ha fatto”

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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