“Il Governo non faccia cassa con pensionate e pensionati. Lo abbiamo detto e ripetuto, inutilmente. Adesso, in coerenza con quanto annunciato nei mesi scorsi, la UilP ha avviato anche in Sicilia una causa-pilota con la diffida all’Inps contro il taglio delle rivalutazioni di pensioni di importo superiore a 4 volte il trattamento minimo Inps. Per la nostra regione, l’azione legale è stata intrapresa in nome e per conto di un palermitano”.
Lo rende noto il segretario generale della UilP Sicilia, Claudio Barone, che aggiunge: “Massimo impegno per una battaglia di civiltà, con cui vogliamo tutelare un diritto che donne e uomini di questo Paese hanno acquisito negli anni con il frutto del proprio lavoro. Sosteniamo pienamente, quindi, l’iniziativa assunta dal nostro leader nazionale Carmelo Barbagallo, che ha deciso di far scendere in campo la nostra organizzazione in tutta Italia contro una scelta governativa francamente incomprensibile e iniqua, disposta con la legge di Bilancio 2023”.
In queste ore, la Segreteria nazionale della UilPensionati ha segnalato che sono partite in tutta Italia cinque cause-pilota in nome e per conto di “un gruppo rappresentativo di pensionate e pensionati, tenuto conto delle diverse aree geografiche del Paese e dell’appartenenza sia al settore pubblico sia al settore privato”. Tutte le spese sono, ovviamente, a carico del sindacato.
Dopo l’atto legale all’Inps, a settembre la UilP procederà in Sicilia come in altre regioni alla seconda fase con l’invio delle cause ai diversi Fori competenti del Tribunale civile Sezione Lavoro, nel caso dei pensionati del settore privato, e della Corte dei Conti, per i pensionati del settore pubblico. L’obiettivo è quello di ottenere una pronuncia della Corte Costituzionale sulla illegittimità costituzionale dell’articolo 1, comma 309, della legge 29 dicembre 2022 n 197, cioè della legge di bilancio 2023 che ha previsto il taglio rivalutazione.
Sull’iniziativa, il segretario generale della UilPensionati Carmelo Barbagallo ha commentato: “Vogliamo mantenere alta l’attenzione su questa ennesima ingiustizia, decisa oltretutto in un momento di forte crescita dell’inflazione che interessa circa 3 milioni e mezzo di pensionati. Non è possibile che ogni volta che servono risorse si vadano a prendere dai pensionati. Naturalmente, il nostro impegno è parallelamente rivolto anche alle pensioni di importo più basso, per le quali ad esempio chiediamo l’ampliamento della Quattordicesima e l’incremento delle somme per chi già la riceve e una significativa riduzione delle tasse.”