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Amoroso è il neo ambasciatore del Sovrano Ordine di Malta in Serbia:esultano gli amici gelesi

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Il Presidente della Repubblica di Serbia Aleksandar Vučić ha ricevuto il 18 aprile scorso le credenziali del nuovo Ambasciatore del Sovrano Militare Ordine di Malta presso la Serbia Francesco Maria Amoruso. Quest’ultimo ha amici gelesi che hanno esultato al suo incarico.


“E’ un incarico importante che mi onora” ha commentato Amoruso. “La Serbia è un grande Paese che già da tempo intrattiene ottimi rapporti diplomatici con l’Ordine. Il presidente Aleksandar Vučić ci ha dimostrato, nel corso dell’incontro per la consegna delle credenziali, tutto il suo interesse ed alto riconoscimento per quanto il nostro secolare Ordine svolge nel mondo ed in Serbia, attraverso la sua azione di “diplomazia umanitaria”.

Nato nel 1956 a Bisceglie, Francesco Maria Amoruso, è laureato in Scienze Politiche all’Università di Bari. È Amministratore di una Società di Servizi all’Impresa. Formatosi nell’associazionismo cattolico e scoutistico, è tuttora attivamente impegnato nel volontariato sociale. È Cavaliere di Grazia Magistrale del Sovrano Ordine di Malta, Gran’Uff. dell’Ordine Pro Merito Melitensi, Gran’Uff. dell’Ordine dei SS. Maurizio e Lazzaro e Cavaliere di Merito dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio. Il 12 ottobre 2023, su proposta del Gran Cancelliere e sentito il Sovrano Consiglio, il Principe e Gran Maestro Fra’ John Dunlap ha deliberato la sua nomina come Ambasciatore Straordinario e Plenipotenziario presso la Repubblica di Serbia.
Nel 1994 è stato eletto Deputato e da allora, nelle elezioni del 1996, 2001 e 2006, è sempre stato rieletto. Nel 2008 e nel 2013 è stato eletto nel Senato della Repubblica, carica che ha ricoperto fino al 2018.
Durante i suoi mandati parlamentari ha ricoperto importanti incarichi tra i quali: Presidente del Comitato degli Italiani all’estero; Segretario della Commissione Esteri del Senato; Vicepresidente della Delegazione UIP; Presidente della Commissione parlamentare bicamerale di controllo sugli Enti di Previdenza; Vicepresidente della Commissione Lavoro della Camera; Presidente dell’Assemblea Parlamentare del Mediterraneo,organismo nel quale ricopre tuttora la carica di Presidente Emerito; Presidente dei Gruppi di Amicizia con i Paesi Scandinavi, Tunisia e Principato di Monaco. È stato inoltre componente di numerosi organismi parlamentari internazionali quali il Consiglio d’Europa, l’Assemblea UEO; il Comitato Parlamentare di controllo sugli Accordi di Schengen e l’Assemblea Parlamentare NATO. Nella sua intensa attività parlamentare e professionale ha maturato una comprovata esperienza politico-diplomatica nello sviluppo di politiche economiche, affari politici e nelle relazioni internazionali, in particolare per quel che concerne la “diplomazia parlamentare”, riuscendo a promuovere relazioni durature con attori governativi e non a livello nazionale ed internazionale. Ha ricoperto l’incarico di Presidente Onorario della Camera di Commercio e dell’Industria Italo-Polacca.
Di carattere affabile, disponibile e comunicativo, intrattiene con la gente un rapporto solido ed operoso, fondato su antiche radici e sentimenti autentici.

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Attualità

Francesco Pira ricorda il grande Bruno Pizzul: “Un esempio per le nuove generazioni

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«L’Italia ha perso un grande Uomo, un grande Giornalista Sportivo, un esempio per le nuove generazioni». Così Francesco Pira, giornalista e sociologo, ha commentato la scomparsa del grande cronista sportivo Bruno Pizzul, storica voce delle Nazionale italiana di calcio.

Pira, docente di sociologia all’università di Messina, insieme al giornalista friulano Matteo Femia ha scritto una biografia del grande telecronista, intitolata “Una Voce Nazionale” (Lupetti Editore). 

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Seduta infuocata con l’assessore Donzella che lascia FdI e l’ostruzionismo agli atti del bilancio degli oppositori di Zuccalà

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Butera. Seduta consiliare infuocata sia sotto il profilo politico che amministrativo. Nel primo caso l’assessore Giovanna Donzella ha dichiarato la sua indipendenza ufficializzando così la sua uscita dal partito di Fratelli d’Italia. Una scelta dettata dal rapporto deteriorato con il deputato di FdI Totò Scuvera che, in occasione della recente crisi politica nel governo Zuccalà, non l’ha riconosciuta come espressione del partito, dopo che se ne era servito per il voto in occasione del congresso provinciale.


Difficile la situazione venutasi a creare in aula durante la trattazione degli atti propedeutici e del bilancio del Comune. La Regione ha già inviato il preavviso di nomina del commissario ad acta dato che si è già fuori termine.L’amministrazione Zuccalà , che come è noto, da qualche mese non ha più maggioranza, ha portato in aula tutti gli atti sperando nella celere approvazione. Ma non è stato così.

Al momento di trattare il piano di alienazione e valorizzazione dei beni comunali, gli oppositori del governo Zuccalà, hanno detto che era necessario chiedere alla Regione un parere sulla disponibilità o meno degli immobili nella lista delle alienazioni.Questo, nonostante i tecnici abbiano dichiarato in aula che non ci sono capitoli di bilancio in cui sono impegnati i soldi di eventuali alienazioni.


L’opposizione insomma ha fatto pesare la superiorità numerica per dare filo da torcere al primo cittadino e così ha deciso di non trattare quegli atti. Seduta finita in un nulla di fatto con un rinvio non calendarizzato.
Per il sindaco e stato utilizzato un pretesto strumentale che fa danno a Butera e ai buteresi perché la mancata approvazione del bilancio comporta ritardi nei trasferimenti delle somme dello Stato e difficoltà nell’affrontare anche spese minime.
Zuccalà si è molto meravigliato della posizione assunta dagli oppositori considerato che “quel piano è lo stesso che il suo predecessore ed ora consigliere Filippo Balbo ha mantenuto per 3 anni e che la consigliera Chimera ha votato due volte”.

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“Ecce homo” del maestro Iudice alla collettiva di Parma “Se questo è un uomo”

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L’opera “Ecce homo” di Giovanni Iudice (olio su tela, 176 x 180 cm, 2008) sarà esposta a Parma dal 12 Aprile al 25 Maggio 2025: nell’ambito dell’ottantesimo anniversario delle Celebrazioni per la Liberazione, al Palazzo del Governatore di Parma si terrà infatti la grande mostra collettiva “Se questo è un uomo. L’Arte ricorda. L’Umanità resiste. Opere 1945-2025”, a cura di Chiara Canali e ispirata all’omonimo romanzo di Primo Levi.

La mostra propone, attraverso la rilettura del libro di Levi, un affresco sull’umanità del Novecento, che ha vissuto i drammi della guerra, la frammentazione dell’identità e l’irruzione dell’inconscio. L’esposizione costituisce una testimonianza dell’impegno morale dell’arte nel risvegliare le coscienze di fronte alla tragedia della guerra, alla follia dei campi di sterminio e alla strenua lotta delle resistenze.

Al tempo stesso, la mostra indaga il volto e la figura umana nel Novecento, sempre più spesso espressione del male e della sofferenza, riflesso di un’ “umanità dolente”. I volti e i corpi, privi di tratti fisionomici definiti, sono sfigurati da smorfie o urla e recano impresso il marchio di un dolore acuto e l’assenza di speranza dell’uomo contemporaneo. Nella sezione del contemporaneo, cui è inserito il pittore gelese, sono presenti le opere degli artisti della corrente della cosiddetta Nuova Figurazione Italiana, nati tra gli anni Sessanta e gli Ottanta, dallo stile post-espressionista oppure iper-realista, dalla linea dolce oppure più graffiante, dal tono pittorico evocativo e simbolico oppure marcatamente crudo.

Qui la figura umana sembra vivere in una prigionia di terrore, solitudine e sofferenza interiore, come se fosse in un pre-Inferno terreno, dove l’uomo perde il suo nome, il suo volto, la dignità e la speranza. Per il maestro Iudice, l’ennesimo riconoscimento della sua arte in un contesto di notevole spessore. 

(L’opera “Ecce homo” di Iudice)

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Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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