L’attore, regista e autore Amedeo Fusco presenterà la sua conferenza-spettacolo “Amedeo Fusco racconta Frida Kahlo” in cui narra la vita e l’arte della straordinaria icona contemporanea anche con l’ausilio di immagini e musica. L’ evento si terrà nell’auditorium delle Mura federiciane venerdì 3 marzo alle 19.15 e prevede la partecipazione del tenore Dario Adamo.
La conferenza spettacolo in cui narra la vita e l’arte della straordinaria icona contemporanea Frida Kahlo, la fa con l’ausilio di immagini e musica. Il testo e la regia sono dello stesso Amedeo Fusco, regista, attore e autore teatrale. Ha diretto il laboratorio di teatro Adisu La Sapienza di Roma ed è stato fondatore e capocomico del gruppo G.I.S, della compagnia la Nave, del Trio Afalos e della compagnia itinerante Amedeo Fusco group. Ha brevettato i corti teatrali. È autore televisivo, teatrale e cinematografico ed ha scritto su diverse testate. Ha inciso un CD musicale, con canzoni da lui composte, dal titolo “A vita mija”. È il fondatore del Centro di Aggregazione Culturale con cui ha organizzato la mostra “Omaggio a Frida” in 11 città italiane e a Città Del Messico. Ha ricevuto un riconoscimento dal Governo messicano tramite il Console Generare del Messico per aver contribuito a diffondere l’immagine e l’arte di Frida Kahlo nel mondo.
In questo spettacolo lo spettatore sembrerà rivivere le ferite, i dolori, la delusione e la gioia vissute da Frida. Le ricerche e la grafica sono dell’artista Isabella Maria B. Il testo e la regia sono dello stesso Fusco. L’ introduzione e’ a cura di Nicolo’ Di Stefano.
Frida Kahlo è figura centrale dell’arte messicana, pittrice latinoamericana più celebre del XX secolo. Con il marito Diego Rivera, tra i più importanti muralisti del Messico, formano una delle coppie più emblematiche della storia dell’arte mondiale.
Nata nel 1907 a Coyoacán, a sud di Città del Messico, ereditò e fece suoi i valori della Rivoluzione messicana, tra cui l’amore per la cultura popolare. Le canzoni, gli abiti indigeni, gli oggetti d’artigianato e i giocattoli tradizionali, insieme all’influsso religioso della madre e alle nozioni tecniche sulla fotografia acquisite dal padre, creano un legame profondo tra la sua produzione artistica – e dunque la sua esistenza – e la storia del Messico.