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Cronaca

Allarme in via Manzoni: polpette sospette

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Allarme in via Manzoni. Un gruppo di proprietari di cani hanno rinvenuto polpette sospette negli angoli della strada frequentata da animali domestici che la sera vengono portati a spasso per depositare i bisogni fisiologi. Sono stati avvertiti i vigili urbani che hanno rimosso talune delle polpette ritenute dai cittadini avvelenate e le hanno indirizzate ai laboratori per verificare la veridicità dei sospetti. C’è un’indagine in corso.

 I cibi letali per gli animali domestici si possono creare anche con materiali facilmente reperibili. Vi sono alcune ‘persone’ che odiano a tal punto gli animali da confezionare dei bocconi che all’apparenza possono sembrare normali polpette di carne, mentre al loro interno nascondono chiodi lunghi e appuntiti che vanno a distruggere gli organi interni una volta ingeriti. C’è chi invece preferisce i veleni, come la stricnina, il metaldeide, i diserbanti o si procura sostanze tossiche come il lumachicida e il topicida. Il primo serve per eliminare lumache e lucertole: agisce sul sistema nervoso nell’arco di tre ore, mentre il secondo ha un effetto a lungo termine (circa sette giorni) e funziona come anti-coagulante del sangue. anche in questo caso è la carne il cibo preferito da mischiare a questa sostanze, in quanto i cani ne vanno ghiotti.

Se è avvelenato da stricnina

Questa potente polvere bianca riesce a sciogliersi perfettamente nella carne dei bocconi somministrati al nostro cane. Purtroppo in commercio vi è anche una vasta gamma di scelta per quanto riguarda la consistenza preferita: non solo in polvere, ma anche liquida o in pezzi più solidi come granuli e pasta. Essa provoca convulsioni, eccessiva salivazione e guaiti di dolore accompagnati da spasmi.

Se è avvelenato dall’antigelo

Quello utilizzato nelle auto, che contiene glicole etilenico, è anche particolarmente gustoso per i nostri amici a quattro zampe. Provoca nausea e vomito, con un’urinazione eccessiva e un bisogno costante di bere. Le complicazioni ai reni sono la causa principale di morte dopo il coma.

Se è avvelenato da lumachicida

Tale sostanza contiene metaldeide, sotto forma di granuli colorati. I sintomi di un cane avvelenato da questa sostanza sono: crisi convulsive, spasmi muscolari, agitazione, midriasi ovvero pupille dilatate, battito cardiaco accelerato, secrezioni come schiuma bianca alla bocca e vomito. In alcuni casi provoca irrigidimenti quasi immediata, diarrea e morte per soffocamento.

Se è avvelenato da topicida

Il veleno usato per i roditori è un emorragiparo, dunque inibisce la coagulazione del sangue causando emorragie interne e pallore delle mucose, difficoltà di respirazione e un forte senso di spossatezza. Tutto questo induce il cane a non mangiare, a disidratarsi e a perdere sangue dalle gengive, nelle urine e nelle feci. Potrebbero anche manifestarsi emorragie nasali e solitamente non c’è vomito.

Se ha ingerito chiodi

Quando il cane sfortunatamente non si accorge della presenza di chiodi all’interno del boccone, sta ingerendo inconsciamente delle armi che andranno a lacerargli gli organi interni portandolo alla morte certa. Anche toccandogli la pancia sentiremo il ventre duro e il cane manifesterà diarrea, vomito e altri problemi gastro-intestinali. La generale sensazione di inappetenza lo farà sembrare più stanco e sonnolento, sebbene più lamentoso per i dolori allo stomaco che lo affliggon

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Cronaca

Autocisterna contro suv sulla SS 115: un ferito

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File chilometriche in due direzioni a causa di un incidente che ha bloccato la strada statale 115 per Licata.

Nei pressi della curva a gomito che si trova all’uscita del comune agrigentino, un’autocisterna che trasporta liquidi si è scontrata con un Suv sul quale viaggiavano due persone.

A finire all’ ospedale di Licata il passeggero del Suv che accusava dolori al petto.

Sul posto sono arrivati i Carabinieri per i rilievi sull’incidente. La sede stradale è stata occupata a lungo ed il traffico paralizzato.

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Cronaca

Denunciato per detenzione di munizioni

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Riesi – Nei giorni scorsi, nel corso di un servizio di controllo del territorio eseguito a Riesi, la locale Stazione Carabinieri, coadiuvata dallo Squadrone Eliportato Cacciatori “Sicilia” e con il supporto specialistico del Nucleo Cinofili di Palermo, ha denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Gela un 51enne del luogo, per il reato di detenzione abusiva di munizionamento.

Dopo la perquisizione eseguita nell’abitazione dell’uomo sono state rinvenute munizioni di diverso calibro per armi da fuoco comuni e da guerra, sottoposte a sequestro.

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Cronaca

Mancata precedenza e scatta l’inseguimento per speronarli, paura per due fidanzati

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Volanti della Polizia sono intervenute a Gela a seguito della segnalazione di una giovane donna che, mentre si trovava a bordo di un’auto con il fidanzato, segnalava due autovetture e un motociclo che tentavano di inseguirli per speronarli. In particolare, giungeva una richiesta di aiuto al numero di emergenza, da parte della ragazza la quale riferiva all’agente della sala operativa del Commissariato di essere inseguita da più auto e un motociclo. La zona indicata era la periferia nord della città e, immediatamente, le pattuglie si recavano nelle vie indicate all’operatore di Polizia e lì intercettavano i veicoli coinvolti.

Le fasi concitate dell’inseguimento duravano oltre cinque minuti, come veniva ricostruito anche dalla visione di un video che la ragazza registrava durante i concitati momenti. In base alla ricostruzione dei fatti, tutto sembrava aver avuto inizio a causa di una mancata precedenza su strada per cui, uno degli indagati, “offeso dal gesto” si dava all’inseguimento dell’auto della vittima, tentando più volte di bloccargli la strada; ad un certo punto riusciva nell’intento e il giovane alla guida della vettura che inseguiva scendeva dall’auto e si avvicinava minaccioso alla vittima, la quale però, riusciva, con una manovra repentina, a darsi ancora una volta alla fuga. In seguito, sia le due auto sia il motorino che si erano messi alla “caccia” dell’auto della vittima, tentavano ancora più volte di chiudere, come in una morsa, i due giovani e si susseguivano diversi tentativi di bloccare la coppia di fidanzati; più volte, infatti, durante le fasi dell’inseguimento, almeno sei da quanto si vede nel video, riuscivano a tamponare l’auto per costringerla a fermarsi, ma ogni volta la vittima riusciva a trovare una via di fuga. L’inseguimento veniva interrotto solamente grazie all’intervento della pattuglia della Polizia che intercettava i richiedenti, i quali finalmente, sentendosi al sicuro, arrestavano la loro corsa. Contemporaneamente, l’altra volante riusciva a fermare e identificare alcuni degli inseguitori. In particolar modo quelli a bordo di una delle due auto; dalla visione del video poi si riuscivano ad individuare altri tre dei partecipanti all’inseguimento, i conducenti delle due autovetture e del motociclo, per un totale di sette persone. Gli accertamenti successivi permettevano di identificare i tre conducenti, tutti del 2003, alcuni dei quali gravati da precedenti penali, che sono stati denunciati per violenza privata aggravata dalla partecipazione di più di cinque persone.

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