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Sindacale

Alario (Ugl) su accordo di programma:”serve istituire tavolo di concertazione”

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Il rinnovo dell’accordo di programma per l’area di crisi complessa di Gela “è un passo sicuramente molto importante”.

Il segretario confederale Ugl Andrea Alario commenta favorevolmente la decisione del governo regionale, che si aggiunge al sì già emesso dalla giunta comunale e dal Libero Consorzio di Caltanissetta. Il rinnovo si protrarrà per altri tre anni, con l’obiettivo di destinare agli investimenti i circa ventuno milioni di euro ancora a disposizione. “Serve un tavolo di concertazione con tutte le istituzioni e le parti sociali – dice Alario – come sindacato siamo in prima fila e vogliamo che la città e il territorio possano usufruire di risorse che gli spettano. Servono gli investimenti e servono misure a sostegno delle aziende, che a loro volta devono creare occupazione”.

Un tavolo permanente è stato indicato dal sindaco Di Stefano e l’Ugl si dice disponibile al dialogo con le istituzioni, con le imprese e con tutti i soggetti che stanno sul territorio. “I progetti devono concretizzarsi – conclude Alario – la città si svuota e tanti giovani vanno via proprio alla ricerca di certezze occupazionali. Siamo sicuri che gli investimenti con i fondi dell’area di crisi possano dare un sollievo a un territorio che patisce la crisi. Tutti dobbiamo essere responsabili e non perdere questa occasione”.

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Sindacale

Asp di Caltanissetta, la Fials: precari in scadenza e fuga verso altri ospedali, è emergenza

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Caltanissetta – Precari dell’Asp di Caltanissetta in scadenza a fine marzo ma ancora nessun provvedimento. Una dolorosa vicenda su cui interviene la Fials per voce del segretario provinciale Gioacchino Zuppardo. Il sindacato elenca tutta una serie di criticità dell’azienda sanitaria ricordando che a fronte di questa incertezza continua “l’emorragia di personale specializzato verso Asp confinanti come quelle di Enna e Agrigento”.

Tra i temi sollevati quello dei precari in scadenza oggi, “che non sanno nulla del loro futuro lavorativo e vivono in perenne stato di incertezza”. La Fials chiede la stabilizzazione per tutti gli operatori sociosanitari a 30 ore. Tra le critiche mosse ai vertici dell’Asp c’è anche il mancato avvio della contrattazione decentrata del contratto 2019/2021, “si è solo chiesto di regolamentare alcune limitate  parti del nuovo CCNL, di interesse aziendale, il resto evidentemente non ha nessuna valenza per la Direzione strategica”. E ancora, “il conferimento degli incarichi di funzione è una chimera. Ad oltre otto mesi dal bando si è provveduto soltanto alla prima fase di valutazione di ammissione e relativa della pubblicazione degli idonei per la parte amministrativa e tecnica, per la componente sanitaria stallo, silenzio assordante”.Nel frattempo, prosegue Zuppardo, “abbiamo nel presidio ospedaliero S. Elia un solo operatore sociosanitario per piano nelle ore notturne, con attività lavorativa condivisa in più reparti. Unità operative dove la turnazione infermieristica e l’assistenza alla persona è garantita con il ricorso sistematico allo straordinario. Mentre il mantra aziendale ripete che infermieri e Oss sono in esubero”. Anche per l’attribuzione del Dep 2025 tutto tace. Altra grave inadempienza contrattuale a danno di tanti dipendenti, specie quelli monoreddito. “Un aumento, anche modesto, del proprio stipendio andrebbe a mitigare l’allarmante perdita del potere di acquisto di questi ultimi mesi”.  Per la progressione verticale, attesa da numerosi dipendenti dell’area amministrativa e tecnica, nessuna notizia dell’avvio dei bandi interni, “per dare il giusto riconoscimento giuridico, economico e meritocratico alle lavoratrici e dai lavoratori che svolgono mansioni superiori, non attinenti al proprio profilo professionale, con responsabilità e senso del dovere”. Problemi anche “sul mancato riconoscimento del trattamento economico accessorio della parte variabile dell’indennità di coordinamento a vari dipendenti dell’Asp di Caltanissetta”. Un tema che ha visto “svariati pronunciamenti tutti a favore dei lavoratori e conseguente condanna con pagamento delle spese legali da parte dell’Asp di Caltanissetta”.

La Fials sta prendendo “in seria considerazione di raccogliere tutte le sentenze su questo argomento e porle all’attenzione della Sezione della Corte dei Conti, per l’eccessivo, quanto inutile, aggravio di spese legale che grava sul bilancio dell’Asp”. Criticità anche sui buoni pasto: dopo mesi di mancata corresponsione si è provveduto a tamponare i malumori dei dipendenti con la corresponsione del terzo trimestre 2024. Non si ha notizia di quanto la situazione ritorni alla normalità.

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Alario (Ugl):le royalties,superata l’emergenza,si usino per lo sviluppo di Gela

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“E’ positivo che non ci sia stata alcuna impugnativa della legge finanziaria regionale e di conseguenza l’ente comunale potrà disporre delle somme delle royalties, anche per finalità legate all’uscita dal dissesto. Però, questi importanti fondi dovranno servire, superata l’emergenza, a progetti di sviluppo in città”

Il segretario confederale Ugl Andrea Alario ritiene favorevole la decisione del governo Meloni, che ieri ha ufficializzato l’assenza di presupposti per impugnare le norme della legge finanziaria regionale, compresa quella cosiddetta sblocca royalties che per il Comune di Gela è essenziale a copertura del bilancio.

Il governo regionale ha annunciato solo “correzioni”. Sulle royalties, Alario insiste affinché i fondi vadano alla città e ai progetti di sviluppo, non appena sarà superata la fase del dissesto. Al contempo, il sindacalista non trascura la vicenda delle royalties del progetto “Argo-Cassiopea”, che con un decreto regionale sono state congelate, in attesa di verifiche sulle dodici miglia marine.

“Le royalties – aggiunge – spettano alla città e al territorio. Non dimentichiamo, indipendentemente dalle dodici miglia marine, che le installazioni e le interconnessioni per il gas sono tutte sul territorio comunale. Sono certo che una soluzione verrà trovata, affinché la comunità possa avere ciò che gli spetta. Il progetto “Argo-Cassiopea” di Enimed è molto importante. E’ tra i principali per le forniture di gas nel territorio nazionale. Parliamo di un investimento strategico che ha generato occupazione. E’ giusto però che la città possa goderne, proprio a seguito dell’avvio della produzione”.

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Sindacale

Forestali in piazza oggi contro la riforma che non c’è

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I Forestali davanti a Palazzo d’Orleans oggi con i sindacati

“Ci hanno chiesto di aspettare ancora e ancora. Ma il tempo è scaduto. Mentre il presidente si è sempre negato al confronto, qualche esponente del governo Schifani ci domandava perché fare oggi sciopero generale dei forestali. Ha ragione, avremmo dovuto proclamarlo prima. Per reclamare con più forza la riforma-che-non-c’è e per rivendicare il diritto dei siciliani a un efficiente e stabile servizio pubblico di Protezione ambientale, che solo i forestali possono assicurare”. Così, i segretari generali di Cgil-Cisl-Uil Sicilia e Fai-Flai-Uila Sicilia Alfio Mannino, Leonardo La Piana, Luisella Lionti, Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Marino, stamattina a Palermo in piazza Indipendenza dinanzi la sede della Presidenza della Regione per lo sciopero generale del settore forestale. Migliaia di lavoratrici e lavoratori in tutte le nove province hanno aderito alla giornata di mobilitazione che s’è svolta sotto questo titolo: “Qualcuno ha visto la riforma forestale? Basta prese in giro!” Di fronte a Palazzo d’Orleans, gli interventi degli esponenti di Cgil-Cisl-Uil Sicilia e Fai-Flai-Uila Sicilia che sottolineano: “Negli ultimi vent’anni gli effettivi sono scesi da 35mila a 15mila, altri lasceranno il servizio a breve. Molti, troppi, sono i precari a vita. Oltre 13 mila! Stabilizzazione e ricambio generazionale sono doverosi in un comparto che ha una media età di 58 anni, difficilmente conciliabile con la delicatezza di compiti come quello svolto dagli operatori dell’Antincendio. Ecco perché sollecitiamo da tempo, con questo e con i precedenti Governi regionali, una nuova legge che garantisca una forza di contrasto permanente e professionale a dissesto idrogeologico, siccità, roghi boschivi, deforestazione e desertificazione del territorio”.

“Il disegno di legge c’è, abbiamo contribuito a scriverlo – concludono Mannino, La Piana, Lionti, Scotti, Russo e Marino – ma non è mai arrivato in Giunta, è stato quindi negato all’esame e al voto dell’Assemblea regionale. Così si offende la dignità del lavoro e il diritto alla salvaguardia del territorio. Ecco perché siamo in piazza oggi e ci torneremo ancora, fino a quando la riforma-che-non-c’è non salterà fuori”.

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Direttore Responsabile: Giuseppe D'Onchia
Testata giornalistica: G. R. EXPRESS - Tribunale di Gela n° 188 / 2018 R.G.V.G.
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