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Al via la corsa per la nomina dei nuovi direttori generali

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PALERMO – Al via l’iter che porterà alla nomina dei nuovi direttori generali della Sanità siciliana. Nella Gurs Concorsi, infatti, è stato pubblicato a firma di Ruggero Razza e Mario La Rocca l’avviso pubblico di selezione così come previsto dalla giunta Musumeci il 19 novembre in conformità alle precedente proposta dell’assessorato alla Salute.

La selezione riguarderà 17 aziende sanitarie: tutte e 9 le Asp, l’Arnas Garibaldi di Catania, l’Arnas Civico di Palermo, il Papardo di Messina, Villa Sofia-Cervello (PA), il “Cannizzaro” (CT), l’Irccs Bonino Pulejo (ME) e i Policlinici Universitari di Messina e e Catania. Il Policlinico “Giaccone” di Palermo non figura in questo elenco perché lì è stata avviata un’altra procedura da giugno del 2021. Anche per l’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia la selezione è già in corso, in questo caso da luglio.

Le domande di partecipazione, da indirizzare all’assessorato regionale alla Salute (Dipartimento Pianificazione strategica), dovranno pervenire tramite Pec entro il termine di 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso nella Gurs Concorsi.

Saranno ammessi alla selezione esclusivamente coloro che abbiano conseguito l’iscrizione nell’Elenco nazionale dei soggetti idonei alla nomina a direttore generale delle Aziende sanitarie locali, delle Aziende ospedaliere e degli enti del SSN. Si può essere esclusi dal concorso se il soggetto è stato valutato negativamente con provvedimento formale o in caso sia decaduto dall’incarico di direttore generale di aziende del servizio sanitario.

Inoltre, l’incarico non può essere conferito se il direttore generale è incompatibile con la sussistenza di un altro rapporto di lavoro, dipendente o autonomo. La carica è altresì incompatibile con qualsiasi altro ruolo esercitato in strutture pubbliche del Servizio Sanitario Regionale soggette a competenze della medesima o di altre aziende del SSR.

L’individuazione dei criteri e delle modalità di valutazione dei candidati per titoli e colloquio sono quelli indicati dalla giunta regionale il 19 novembre 2021. Con provvedimento assessoriale separato, si procederà adesso alla nomina della Commissione di esperti, incaricata di selezionare le candidature. Al fine di accertare la coerenza dei profili curriculari presentati e delle esperienze professionali dichiarate rispetto alle funzioni da esercitare presso le aziende o gli enti per i quali il candidato manifesti il proprio interesse a partecipare alla procedura di selezione, la Commissione procederà dunque alla valutazione dei titoli posseduti dai candidati privilegiando soprattutto profili di spiccata attitudine manageriale, avuto riguardo alla dimensione delle struttura in cui l’esperienza dirigenziale è maturata, tenuto conto anche dell’entità delle risorse finanziarie, umane e tecniche gestite.

All’esito positivo della valutazione dei titoli posseduti e dell’esperienza dirigenziale posseduta, i candidati saranno sottoposti alla successiva fase del colloquio individuale, finalizzato ad accertare le attitudini e le specifiche competenze rispetto all’incarico da ricoprire. Il superamento della selezione determinerà l’inserimento dei candidati negli elenchi dei soggetti adeguati ed idonei a ricoprire l’incarico di direttore generale, senza dare luogo però alla formazione di una graduatoria, perché saranno distinte per Asp, Irccs, Aziende Ospedaliere Universitarie e Aziende Ospedaliere.

Alla nomina si provvederà, infine, previa delibera della Giunta Regionale e dopo il parere della competente Commissione legislativa dell’Ars, per le aziende ospedaliere universitarie previa acquisizione d’intesa con il Rettore e per l’Irccs di concerto con il presidente dell’Assemblea, su proposta dell’assessore per la Salute, con decreto del Presidente della Regione. da Insanitas

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Domani a Palermo la sesta edizione del Forum regionale QualEnergiaSicilia 

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Nel giorno in cui si concluderà la COP29, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici del 2024, Legambiente organizza la sesta edizione del Forum regionale QualEnergiaSicilia, da quattro anni evento di apertura di Sicilia Carbon Free, il progetto di Legambiente che ha l’obiettivo di favorire la decarbonizzazione della Sicilia al 2040, attraverso la promozione del concetto di efficienza energetica come priorità e la diffusione capillare delle energie rinnovabili.

Se questi due eventi possono sembrare molto lontani ai più, non dovrebbe sfuggirne in realtà la stretta connessione: mentre il 2024 si avvia a diventare l’anno più caldo mai registrato e il primo in cui si sforerà il limite di 1.5 gradi degli Accordi di Parigi, gli effetti della crisi climatica sono già molto evidenti in Europa e in particolare nei Paesi Mediterranei. E in Sicilia li stiamo vivendo in pieno, con una siccità che attanaglia le aree interne che non hanno tregua per il secondo autunno consecutivo, con estati prolungate e ondate di calore persistenti, con le intense precipitazioni.

Con queste premesse si apre il sesto Forum QualEnergiaSicilia in cui il tema della diffusione degli impianti di energia rinnovabili verrà declinato su più fronti, nell’ambito di tre sessioni che favoriscano alleanze per giungere ad una trasformazione del modello economico che investe i principali settori su cui si fonda l’economia siciliana: agricoltura, industria petrolchimica, turismo. 

Anche quest’anno il forum vedrà la partecipazione di rappresentanti istituzionali, organizzazioni di categoria, esperti e aziende del settore. Il forum sarà introdotto da Tommaso Cstronovo presidente di Legambiente Sicilia e da Anita Astuto, responsabile energia e clima dell’associazione  e che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dell’assessore regionale all’energia Roberto Di Mauro. 

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Presentato “Il Manifesto della Vita”, progetto di Farm Cultural Park e Civico 111

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Si chiama “Il Manifesto della Vita” ed è il nuovo progetto di Farm Cultural Park e Civico 111. Dopo l’esperienza del Padiglione Off della mostra “Abbiamo tutto Manca il resto” e la seconda edizione del Festival “Ué – Eventi Urbani”, ecco una nuova iniziativa per dare continuità al percorso di rigenerazione urbana attraverso l’arte e la cultura avviato ormai da oltre un anno anche in città. 

Con “Il Manifesto della Vita”, diverse vie e zone della città verranno abbellite e arricchite di nuove opere d’arte, che trasformeranno gli spazi destinati ai manifesti mortuari, tipici del Sud Italia, in un mezzo di espressione artistica e rinascita creativa.

«Insieme ai ragazzi del Civico 111 presenteremo la prima “Call for Artists” – dice il direttore di Farm Cultural Park Alessandro Cacciato, presente a Gela per annunciare la nuova iniziativa –, che verrà lanciata a livello internazionale per reinterpretare il manifesto mortuario e realizzare così una mostra d’arte collettiva itinerante a cielo aperto». 

L’assessore al Patrimonio, Simone Morgana, ha espresso la disponibilità dell’amministrazione a collaborare al progetto, sostenendolo anche attraverso la possibilità di mettere a disposizione alcuni pannelli per l’affissione tra quelli di proprietà comunale. I punti in cui esporre le opere verranno individuate nelle prossime settimane. L’obiettivo, una volta avviata la “Call for Artist” attraverso i canali social di Farm e Ué, è quello di procedere alle prime affissioni nei primi giorni del nuovo anno.

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Consorzio per l’Italia contrario a ridurre la frequenza dei controlli obbligatori agli ascensori

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“La proposta di ridurre la frequenza dei
controlli obbligatori semestrali e biennali sugli ascensori a un anno e tre anni non ci trova assolutamente d’accordo”. E’ quanto
dichiara all’agenzia Italpress Salvatore Nasca, imprenditore palermitano, da oltre 35 anni nel settore, co-fondatore del
“Consorzio per l’Italia”, organismo no profit al quale aderiscono oltre 120 imprese del settore ascensoristico.


La proposta di alcuni deputati altoatesini prevede di modificare il Decreto del Presidente della Repubblica numero 162 del 20 aprile 1999 passando così a controlli annuali per gli ascensori, biennali per i montacarichi e da due a tre anni quelli dell’ente super partes, nominato dai proprietari, che si occupa della
verifica sulla sicurezza.

“Il Consorzio per l’Italia si sta battendo per bloccare questo scempio! È a rischio la sicurezza di 6 milioni di persone –
afferma Nasca -. Tra l’altro, parliamo di un risparmio di una manciata di euro a famiglia. E’ una scelta che non si giustifica.
Ricordiamo che l’Italia è il secondo paese al mondo con circa 500 incidenti in un anno e che circa la metà degli ascensori presenti,, possono essere considerati obsoleti, quindi i controlli andrebbero fatti ancora più spesso. L’ascensore è a
tutti gli effetti un mezzo di trasporto, così come dice lo stesso decreto e quindi in un momento in cui si parla tanto di patente a
punti e di aumentare la sicurezza in tutti i settori dimezzare i controlli sarebbe un controsenso”.

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