La scuola del 2024 come esperienza viva di culture, incontri, amicizie e conoscenze vissute nel mondo reale lontano dalle immagini di internet. Su questa linea è iniziata il 17 marzo e si rinnova in questi giorni l’esperienza della prima mobilità di scambio linguistico culturale fra il liceo linguistico Elio Vittorini di Gela ed il liceo Renè Descartes di Antony.
Ventuno studenti selezionati fra le classi seconde, terze e quarte del liceo linguistico di Gela, accompagnati dai loro docenti di francese, le prof .sse Selenia Scala, Claudia Signorelli e Antonella Crescimanno, sono stati accolti a Gela dal prof.re d’italiano Matteo Peirone e Muriel Rivot.
Sono arrivati il 6 ottobre da Antony, piccolo centro vicino Parigi, 21 alunni accompagnati da 2 docenti per concludere il gemellaggio con gli alunni del Liceo linguistico Elio Vittorini di Gela. Alle h. 8:30 al Liceo di Gela, i ragazzi ed i docenti sono stati accolti dal coro ed è stato loro offerto un piccolo buffet di benvenuto. Da quel momento è iniziato il tour a Gela. Hanno visitato tutti i luoghi della Gela greca: le Mura timoleontee, il Museo l’Acropoli.
Nonostante gli studenti francesi arrivino da una città importante ricca di verde e di servizi sono stati catturati dalle bellezze naturali di Gela, il mare, il clima, il tramonto, immagini che conserveranno nel loro cuore e porteranno con sè nella loro ridente città. Ecco cosa ne pensano la docente Selenia Scala e gli studenti Guillaume, Ilenia e Sofia
Antony, infatti, è un comune francese di 62 906 abitanti situato nel dipartimento dell’Hauts-de-Seine nella regione dell’Île-de-France. È uno dei comuni dell’antica provincia francese dell’Hurepoix. Attraversata dal Bievre, un affluente della Senna vicino, Antony si trova ad una decina di chilometri da Parigi, seduce i suoi visitatori una qualità di vita degna della provincia, pur essendo vicino alla città più grande della Francia e di tutti i suoi benefici. il tempo libero, culturali, impianti sportivi e luoghi di interesse turistico, Antony è ricca di verde, animazione e dinamismo.
Oggi l’allegra brigata si sposta a Siracusa dove il gemellaggio continua sulla linea della grecità che contrassegna una consistente parte della Sicilia.
Oggi inizia il il nuovo servizio di trasporto pubblico locale a Gela. All’Ast subentra la Sais che lo gestirà per 2 anni. “Con impegno, e nonostante la totale emergenza- dice l’assessore ai trasporti Simone Morgana – siamo riusciti a garantire la continuità di un servizio pubblico essenziale. Cominceremo lentamente, garantendo le corse esistenti, non tutto sarà immediato, ma nei prossimi mesi , gradualmente, arriveranno ulteriori mezzi, anche piu piccoli e dinamici, verranno aumentate le corse e le linee, saranno rinnovate le fermate e sarà digitalizzata tutta la comunicazione”.
Per i primi trenta giorni sarà possibile utilizzare i tesserini di abbonamento validi con il precedente servizio.
Cambio alla guida del Commissariato di Gela. Il Primo Dirigente della Polizia di Stato, Felice Puzzo, è stato trasferito al Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Catania, quale Dirigente. Al suo posto arriva il Vice Questore della Polizia, Emanuele Giunta (nellafoto sotto) che lascia l’incarico di Capo di Gabinetto del Questore.
E’ quanto disposto dal Capo della Polizia, Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani. In attesa di una nuova nomina, le funzioni di Capo di Gabinetto del Questore saranno svolte dal Commissario della Polizia di Stato Salvatore Falzone (nella fotosotto)
Il Questore Pinuccia Albertina Agnello ai due Dirigenti della Polizia di Stato ha augurato un buon lavoro per i nuovi impegni che devono affrontare nelle nuove sedi, ringraziandoli per quanto fatto in questi anni al servizio del cittadino e della comunità, con alto senso del dovere ed encomiabili livelli professionali.
Butera – Butera si prepara alla Passio Christi: il 12 aprile Piazza Castello diventa palcoscenico di fede e memoriaIl prossimo 12 aprile, l’antica Piazza Castello di Butera tornerà a farsi luogo sacro e scenico, accogliendo la straordinaria rappresentazione della Passio Christi.
Un evento che non è solo teatro, ma preghiera viva, memoria collettiva, dolore condiviso.Ogni anno, le pietre del centro storico si caricano di un silenzio denso e solenne. Le luci si abbassano, i volti si fanno intensi: comincia un racconto che attraversa i secoli e tocca il cuore. A Butera, la Passione di Cristo non si guarda: si vive, si respira tra le vie, si sente vibrare nelle voci, nei gesti, nelle lacrime.Tutto nasce da una volontà profonda: ridare vita all’antico “Martuoriu”, la sacra rievocazione che un tempo segnava la Settimana Santa.
Grazie all’associazione “Volta la Carta”, al patrocinio del Comune di Butera e alla regia poetica e intensa di Orazio Taibbi, quella tradizione è tornata ad emozionare, trasformandosi in un rito moderno capace di unire la comunità attorno al mistero della croce.Ogni scena è curata nei minimi dettagli: il Castello Arabo-Normanno si fa Gerusalemme, gli attori – tutti cittadini del luogo – diventano testimoni e strumenti di una narrazione che commuove e interroga. Le musiche si intrecciano con le parole, e tra le note risuonano i canti dei Lamentatori, struggenti preghiere in dialetto, tramandate con amore da generazioni.
La Passio Christi è molto più di uno spettacolo. È uno specchio dell’anima, una chiamata al silenzio interiore, un invito a guardare dentro il dolore di Cristo per riscoprire la forza della speranza.Il 12 aprile, a Butera, non si assiste a una rappresentazione. Si entra, in punta di piedi, in un mistero che ancora oggi parla all’uomo. E il cuore, inevitabilmente, si lascia toccare.