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Agevolazioni per gli inquilini

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Ania Inquilini e Casa Mia Proprietari sfatano una errata “convinzione” che punisce i cittadini nei confronti del Fisco, che disconosce le agevolazioni fiscali previste nei contratti di locazione concordati.

E’ possibile depositare gli accordi territoriali sugli affitti in tutte le città italiane interessate. Si è sviluppata negli ultimi tempi la “convinzione” che le agevolazioni fiscali previste sui contratti di locazione assistiti dalle Organizzazioni sindacali categoria non possano essere applicate in alcune città.

Questo atteggiamento ha creato una forte discriminazione nei confronti di inquilini e proprietari  che pur volendo usufruire degli sconti fiscali su IMU, Cedolare Secca ed Imposta di Registro si sono visti negare questa opportunità.Quindi, dichiarano il Segr. Ania Dr. Andrea Monteleone ed il Presidente Casa Mia Dr.ssa Cetty Moscatt, diventa necessario fare chiarezza affinché non si vieti un diritto dovuto ai cittadini Italiani.

La normativa italiana consente la stipula di contratti di locazione a canone concordato con le relative agevolazioni fiscali ai sensi della Legge 9 dicembre 1998, n. 431, che disciplina le locazioni di immobili ad uso abitativo. Questa norma prevedeva la validità degli accordi territoriali ed i relativi sconti fiscali per tutti i Comuni capoluoghi di provincia e per quei Comuni inseriti nell’elenco delle città ad alta densità abitativa. 

Successivamente il vincolo stringente, veniva rimodulato, ampliandolo, con la normativa che regola il deposito di detti Accordi, attraverso l’art. 1 comma 13 del D.M. Infrastrutture-Economia del 30.12.2002 come di seguito riportato: “Le disposizioni del presente articolo si applicano sia agli Accordi territoriali sottoscritti nei comuni di cui all’art. 1 del decreto-legge 30 dicembre 1988, n. 551, convertito dalla legge 21 febbraio 1989, n. 61, che a quelli sottoscritti negli altri comuni”.

‘Poi ad ulteriore chiarezza dall’art. 2, comma 2, sempre del D.M. Infrastrutture-Economia 30.12.2002 come di seguito riportato si amplia l’identificazione dei comuni interessati: “I canoni di locazione dei contratti di natura transitoria relativi ad immobili ricadenti nelle aree metropolitane (non città) di Roma, Milano, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Napoli, Torino, Bari, Palermo,  Catania e Messina, nei comuni con esse confinanti e negli altri comuni capoluogo di provincia” – dice il Presidente Nazionale Ania Andrea Monteleone –

Queste norme hanno ampliato notevolmente l’elenco dei Comuni che possono accedere, attraverso il deposito degli Accordi Territoriali, alle agevolazioni fiscali previste per chi sottoscrive un contratto di locazione “concordato”.Inoltre il Decreto-legge del 28/03/2014 n. 47 all’Art. 9 comma 2-bis prevede che l’aliquota della Cedolare Secca agevolata al 10% si può applicare anche a quei comuni che nei 5 anni precedenti sia stato dichiarato lo stato di emergenza per eventi calamitosi, come bene recita il comma 2-bis di seguito riportato: “L’aliquota prevista all’articolo 3, comma 2, quarto periodo, del decreto legislativo 14 marzo 2011, n. 23, si applica anche ai contratti di locazione stipulati nei comuni per i quali sia stato deliberato, nei cinque anni precedenti la data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, lo stato di emergenza a seguito del verificarsi degli eventi calamitosi previsti dall’articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 24 febbraio 1992, n. 225”.

 In merito a quest’ultimo ampliamento si fa presente che la Regione Siciliana dal 2018 in poi annualmente ha sempre dichiarato lo stato emergenziale per varie calamità dell’intero territorio regionale, per ultima la Deliberazione n. 100 dell’11 marzo 2024 del Presidente On. Schifani che ha dichiarato l’emergenza idrica su tutto il territorio Regionale.Infine con il Decreto Ministeriale 16 gennaio 2017 si ampliano i criteri generali per la stipula degli accordi territoriali.Il DM consente di presentare agli accordi territoriali anche a città diverse da quelle già previste dalle precedenti normative per come recita il comma 11 dell’art.1. “Le disposizioni del presente articolo si applicano sia agli accordi territoriali sottoscritti nei comuni di cui all’art. 1 del decreto-legge 30 dicembre 1988, n. 551, convertito dalla legge 21 febbraio 1989, n. 61 e successivi aggiornamenti che a quelli sottoscritti negli altri comuni”. 

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Protesta Sp 11: esperienza di spiritualità

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Niscemi – Il secondo sit-in dei niscemesi Giuseppe Maida e Rosario Ristagno, di venerdì e sabato scorsi dentro due casse da morto davanti alla sede della Provincia regionale di Caltanissetta per chiedere la messa in sicurezza della Sp 11 Niscemi-Bivio Priolo, si è rivelato un’esperienza dura e nel contempo un’occasione di alta spiritualità.

La singolare protesta era finalizzata a sollecitare l’Amministrazione provinciale, il Comune di Niscemi e la Prefettura a mettere in atto tutte le procedure per evitare la strage di giovani vite, perdute per lo più in incidenti autonomi, lungo la Sp 11 che collega Niscemi alla strada statale 115 Gela-Vittoria.

L’ultima tragedia si è consumata il 28 gennaio scorso nel tratto terminale di questa “strada assassina”, quando una mamma che stava accompagnando i tre figlioletti a scuola, ha perso il controllo dell’autovettura che si è schiantata contro un muro di cinta. Nell’urto, perdeva la vita la piccola figlia Aurora, 9 anni, mentre la madre e altri due figli, di 7 e 4 anni, riportavano gravi traumi e ferite e venivano ricoverati in ospedale.

Ma i morti sulla Sp 11 non sono solo questi. È una lunga scia di sangue che si perde nel tempo. Negli ultimi 4 anni, 7 giovani niscemesi hanno perso la vita nel tratto terminale di questa strada, quasi alle porte di Niscemi. Il sit-in del fine settimana scorso, è stato svolto dentro le bare collocate in un furgone davanti alla sede della Provincia. «Il tempo è stato inclemente – riferisce Maida – con pioggia battente e basse temperature.

Però molti nisseni si sono fermati davanti alla nostra “camera ardente” per informarsi sui motivi della protesta e per fare qualche selfie. Il sit-in ci ha riservato anche una piacevolissima sorpresa. Il vescovo di Caltanissetta Mario Russotto, venuto a conoscenza della nostra insolita manifestazione, ha voluto conoscerci, invitandoci tramite gli agenti della Digos a raggiungerlo nella vicina sede vescovile. Monsignor Russotto si è rivelato una persona meravigliosa, sensibile e affettuosa».

Dopo aver spiegato i motivi della loro protesta, Maida e Ristagno hanno chiesto al pastore nisseno di poter pregare per le ultime sette giovanissime vittime della “strada killer”. Nella piccola e accogliente cappella della sede vescovile, sul cui altare erano state sistemate le foto delle povere vittime, i due niscemesi, monsignor Russotto e gli agenti della Digos hanno rivolto anche una fervida preghiera perché «il Signore consoli i familiari che stanno vivendo in silenzio nel dolore e nello sconforto».

Al termine dell’incontro, il vescovo Russotto ha promesso “una sua amichevole intercessione presso il Prefetto Chiara Armenia, affinché possa definitivamente contribuire alla messa in sicurezza della Sp 11”.

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Albert Engineering& project assume 10 tecnici progettisti

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Albert Engineering & Project è alla ricerca di tecnici e progettisti che abbiano maturato almeno cinque anni di esperienza nel ruolo e siano in grado di gestire un progetto in collaborazione con i team preposti e la direzione aziendale.

I diversi profili ricercati dovranno svolgere le seguenti attività, di gestione, monitoraggio e coordinamento dei processi e dei progetti, attività di progettazione o modellazione architettonica e strutturale, rilievi architettonici ed energetici.

“Siamo sempre alla ricerca di talenti con spiccate doti relazionali, analitici e orientati all’obiettivo di inserire nel nostro team di ingegneri”- si legge in una nota dell’azienda.
Questa la lista delle figure professionali in ricerca:
1 progettista CAD senior (geometra- architetto – ingegnere)
1 progettista elettrico (ingegnere)
2 tecnici per rilievi con esperienza (geometra)
1 progettista calcolista – Strutturista senior (ingegnere)
3 progettisti energetico o meccanico (ingegnere)
2 Computista senior (geometra o architetto o ingegnere)

Tipologia del Contratto: CCNL al Commercio, livello e inquadramento verranno valutati in sede di colloquio in base all’esperienza maturata;
Tipologia Contratto: da valutare di seguito al colloquio;
Settore: Progettazione;
Sede di lavoro: Sicilia, Gela – Via Venezia,313 (CL)

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Il gelese Serafino Lo Piano, AD del Gruppo Busitalia (Ferrovie dello Stato Italiane)

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Il gelese Serafino Lo Piano è stato nominato Amministratore Delegato di Busitalia Sita Nord srl, la società che si occupa di trasporto su gomma all’interno del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.

Serafino Lo Piano, nipote dell’omonimo poeta gelese, da oltre trent’anni lavora nell’ambito dei trasporti e del turismo. Economista di formazione, ma anche giornalista e carabiniere, ha lavorato presso compagnie aeree, ferroviarie e metro. Fino alla recente nomina, è stato Direttore Vendite Nazionali e Internazionali per l’Alta Velocità di Trenitalia, dove ha guadagnato una lunga ed approfondita esperienza di respiro globale; Lo Piano è inoltre Amministratore Delegato di Metro 5 Milano. Da quando è arrivato alla guida dell’azienda, ha contribuito ad incrementare notevolmente i ricavi e gli utili, fino a farle guadagnare il Premio Industria Felix per le aziende con miglior performance gestionale e affidabilità finanziaria.

Non solo un manager, ma anche un innovatore, ha conciliato business e valore sociale con numerosi progetti nelle stazioni metro, come l’apertura di alcuni ambulatori per bambini e mamme in attesa, in collaborazione con l’ospedale Buzzi di Milano. Grande appassionato di sport (ha attraversato ben sei volte a nuoto lo stretto di Messina negli ultimi anni), ha inoltre collaborato con le più importanti manifestazioni sportive mondiali, raggiungibili in metro, così da far guadagnare alla Lilla l’appellativo di “metropolitana dello sport”.

Un manager dalla visione globale, ma con un forte legame con la sua terra d’origine, Serafino Lo Piano ha sempre mantenuto salde le radici siciliane (è tra l’altro Presidente dell’Associazione Culturale dei Siciliani nel Lazio). Oggi, Lo Piano rappresenta un esempio di eccellenza per la sua città. Con il suo spirito visionario e la sua dedizione al lavoro, è un orgoglio per la nostra comunità, un esempio di come la passione, la formazione e l’impegno possano davvero fare la differenza nel mondo del lavoro e non solo.

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