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Cronaca

Accoltellamento a Vittoria

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Un tunisino di 25 anni, è rimasto ferito nel corso di una rissa che si è verificata ieri sera nella zona di piazza Daniele Manin, a Vittoria.

Il giovane sarebbe stato colpito con un’arma da taglio in varie parti del corpo e al fianco. Sull’episodio indagano la Polizia e i carabinieri di Vittoria. Un altro ferimento si sarebbe verificato sempre nella stessa zona: non si sa ancora se l’episodio sia o meno collegato al primo.

Foto Franco Assenza

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Cronaca

Rapina aggravata, gelese ai domiciliari. Altri due arresti della Squadra Mobile

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I poliziotti del Commissariato di Polizia di Gela, hanno arrestato un ventunenne, in esecuzione di un ordine di cattura per espiazione di pena detentiva, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Venezia. Il giovane deve espiare la pena della reclusione a 3 anni e 4 mesi per il reato di rapina aggravata in concorso. Dopo gli adempimenti di rito, l’arrestato è stato sottoposto al regime della detenzione domiciliare.

A Caltanissetta, invece, l’equipaggio di una volante ha tratto in arresto un 34enne per aver violato la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Lo stesso, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia, con provvedimento del Gip presso il locale Tribunale, si trovava sottoposto a misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima. L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stato condotto agli arresti domiciliari.
La Squadra Mobile ha, invece, eseguito la misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con applicazione del “braccialetto elettronico” nei confronti di un 23enne, in esecuzione di provvedimento della Sezione per il Riesame del locale Tribunale, per i reati di violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.

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Cronaca

Incendio Omnia, arresti a Licata

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Fatta luce sull’incendio che lo scorso 20 gennaio ha seriamente danneggiato la ditta Omnia di Licata, causando una grave compromissione dell’aria per la diffusione di sostanze altamente tossiche in percentuali di gran lunga superiore a quelle tollerate dalle norme e dalle linee guida internazionali in tema di inquinamento atmosferico. Questa mattina i Carabinieri del Reparto Operativo e del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Agrigento, hanno arrestato tre persone residenti a Licata e a Ravanusa per numerosi gravi reati di estorsione, furto pluriaggravato, incendio doloso, inquinamento ambientale. Uno di loro è indagato per tentato omicidio ai danni di un cittadino extracomunitario senza fissa dimora. Oltre ai tre arrestati sono indagate altre undici persone. Le indagini avviate dai Carabinieri e disposte dalla magistratura, con l’ausilio di intercettazioni telefoniche ed ambientali, si sono protratte per circa 10 mesi ed hanno consentito di disegnare uno spaccato di micro e macrocriminalità in un ambito sociale di emarginazione e degrado nel territorio di Licata ma soprattutto dei centri di Ravanusa e Campobello di Licata, con riflessi sui comuni vicini. La estrema pericolosità manifestata dagli indagati tratti in arresto emerge con assoluta evidenza dal possesso di armi da fuoco, dalla violenza e dal clima di intimidazione nei confronti delle persone offese, dalla occasionalità di alcuni episodi di reato contro il patrimonio che denotano una preoccupante facilità nell’aggressione fisica e nella commissione di reati di rapina, e soprattutto nell’episodio di tentato omicidio con una spranga di ferro ai danni di un cittadino extracomunitario effettuato su mandato e senza un reale movente. L’autore, già noto agli inquirenti nelle indagini effettuate, per essere anche uno degli autori dell’incendio doloso ai danni della ditta Omnia, si caratterizza per essere una persona di indole estremamente violenta, che agisce in proprio e su mandato di persone in parte non identificate, nella commissione di reati contro il patrimonio e la persona. Le indagini tecniche condotte hanno consentito di attivare la collaborazione internazionale di polizia che ha consentito di arrestare in Germania due persone di Licata, condannate per gravi reati di estorsione con “cavallo di ritorno” a pene severe, uno dei quali già consegnato al nostro paese a seguito di mandato d’arresto europeo.L’incendio sembrerebbe essere stato appiccato per un corrispettivo irrisorio su mandato di persone allo stato ancora ignote. Nessuna collaborazione è pervenuta dai titolari dell’impianto.

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Cronaca

Tenta di uccidere il fratello a martellate, gelese arrestato a Scoglitti

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Un gelese di 72 anni, è stato arrestato dai carabinieri di Scoglitti per tentato omicidio aggravato nei confronti del fratello. I militari sono intervenuti nella frazione marinara del Comune di Vittoria a seguito di una segnalazione pervenuta alla locale Centrale Operativa per una lite. Giunti sul posto, hanno identificato l’aggressore con vestiti sporchi di sangue ed un martello impugnato con evidenti tracce ematiche e un uomo riverso a terra con ferite al capo ed una copiosa fuoriuscita di sangue. I militari sono riusciti a disarmare l’aggressore e, dopo i primi accertamenti, hanno identificato la vittima nel fratello dell’aggressore. Dalle informazioni acquisite nell’immediatezza hanno appreso che la lite era scaturita per motivi riconducibili a dissidi inerenti alla gestione di una proprietà privata condivisa tra i fratelli.I Carabinieri hanno quindi attivato i soccorsi che hanno trasportato la vittima presso il pronto soccorso dell’ospedale “Guzzardi” di Vittoria per le cure del caso e, successivamente, hanno condotto presso i loro uffici l’aggressore per identificarlo compiutamente, sottoponendo a sequestro il martello utilizzato per colpire la vittima. L’aggressore è stato recluso presso la Casa Circondariale di Ragusa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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