Milano – Sin dallo scoppio della guerra in Ucraina, lo scorso 25 febbraio, i Cavalieri di Malta OSJ, guidati dal Gran Maestro S. A. R. il Principe don Thorbjorn Paternò Castello di Carcaci, si sono messi subito in prima linea attivando una gara di solidarietà che si è concretizzata con la raccolta fondi tra i cavalieri e la consegna di beni di prima necessità non solo al confine Ucraino-Rumeno-Moldavo, ma anche nel cuore della guerra, ad Odessa, con la consegna di un tir di materiale medicale, alimenti per bambini e materiale a lunga conservazione per un totale di 36 bancali, alla Charitable Foundation Don Bosco.
L’Ordine sul posto ha avuto un inviato speciale di pace, il Luogotenente Thomas Molendini, che costantemente ha relazionato i confratelli sulle conquiste di pace effettuate sul campo; da Milano, in collaborazione con Associazioni locali e con alcuni comuni dell’hinterland milanese, sono stati messi a disposizione più posti letto.
Con la collaborazione di “Universo Humanitas” e coinvolgendo sia i Confratelli della Germania che della Romania, si è organizzato un convoglio che porterà materiale medicale per le strutture ospedaliere in Ucraina, oltre al vestiario da fornire alla popolazione rifugiata al confine moldavo/ucraino del sud.
Dalla Repubblica Moldova, al confine con l’Ucraina, si sono organizzate, assieme alle ONG presenti in loco, tutti gli accordi e la logistica per l’operazione di trasferimento del materiale raccolto; inoltre è stato attivato un Pullman fisso da Siret, confine ucraino/romeno, che fa da navetta per Bucarest per le persone che scappano. In Moldavia è stata organizzata, nel centro accoglienza, una festa per i bambini e per le proprie mamme; sono stati fatti accordi con il centro di accoglienza di Chisinau presso il centro Moldexpo, che quotidianamente accoglie circa 2500 persone, tra cui 700 bambini; una prima fornitura di generi alimentari, medicinali ed abbigliamento è stato effettuato presso il Centro Rifugiati Governativo di Chisinau che accoglie mamme con almeno 3 figli (discriminazione anche nell’accoglienza, sic!).
È doveroso sottolineare che l’unico Ordine di Malta che si è impegnato sin dai primi giorni in aiuto alla popolazione in fuga dall’Ucraina è il Nostro. Oggi l’Ordine, in contemporanea con il lavoro congiunto dei Priorati d’Italia, di Romania, di Germania e di Repubblica Moldova, ha scaricato una prima fornitura già arrivata a destinazione di 130 quintali di materiale medicale, generi di prima necessità, alimenti e pannolini per bambini e vestiti destinati alle città di Odessa, Mikolayev, Kharkiv e Chernihiv. In contemporanea 10 quintali di giocattoli e vestiti per bambini sono partiti avente come destinazione la popolazione del Dombass. Tralasciamo, in questa sede, le tante famiglie ed i giovani salvati dall’Ordine e portati in Italia per garantire loro un tetto sicuro.
Un plauso particolare ad un cavaliere rumeno che quotidianamente, a bordo della sua vettura, consegna 100 plichi contenenti gli alimenti per una giornata intera al confine ucraino.
La parola d’ordine di questa missione di pace è stata: “Fare del bene ti fa stare bene!”, con i fatti.
Nel fine settimana 600 Scouts hanno invaso Gela per la celebrazione del Thinking Day e , quindi, per ricordare lord Robert Baden Powell e lady Olave Somers.
Gli scout erano provenienti da Isola delle Femmine, Palermo, Delia, Favara, Mazzarino, Niscemi, Gela 1 e Gela 2 della Sezione Scout di Gela. Insieme hanno riflettuto e gareggiato sul tema della giornata “Il vero successo è la Felicità”. La serata del sabato ha visto l’effettuazione di un grande fuoco da campo dove, tra canti, scene, danze e ombre cinesi, tutti i Gruppi, dai lupetti, scouts e Guide, e Rovers e Scolte, hanno presentato il tema della giornata e creato grande socializzazione e fraternità.
La notte l’hanno trascorsa parte nella Casa Salesiana e parte nella palestra della scuola adiacente al Centro Scout. Hanno portato il saluto il direttore della Casa Salesiana di Gela, don Gianni, il direttore dell’oratorio salesiano don Antonio, la Dirigente dell’istituto scolastico primo comprensivo “Don Bosco” Rosalba Marchisciana. La città di Gela è stata passata al setaccio dai Gruppi per ricercare i punti caratteristici, oggetto di una apposita gara che ha fatto conoscere le bellezze della città alla ricerca del “cuore felice”.
E poi grandi gare giocose nel pomeriggio e la conclusione con la Santa Messa al campo, per i cattolici, celebrata da Don Michelin cappellano della Chiesa San Giovanni Evangelista aiutato dal seminarista Giacomo Pardo, che è proveniente dalla formazione scout. C’è stato un momento spirituale per le altre fedi religiose presenti.
Ha sollevato un vespaio di polemiche l’amaro sfogo di un gruppo di cittadini che si sono visti sottrarre le panchine della legalità.
Reazioni al di sopra di ogni aspettativa rispetto ad una lettera aperta che sembrava una delle tante.
Indagini interne, accuse contro un consigliere comunale che si trovava al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Complice una domenica di dolce far niente, Facebook ha raccolto una quantità di commenti e i giornali hanno fatto notizia.
Qualcheduno più esperto ha fatto di più ed ha cercato i documenti. Quelli che tagliano la testa al toro.
Le panche ‘indiziate’ erano state autorizzate al trasferimento nella piazzetta dell’amicizia, checché ne dicano taluni. E questa è la prova
Il documento risale al 2021 quando era presidente Francesco Trainito. Per i residenti di Borgo Valentina lo scippo è servito e adesso la palla passa al sindaco che ha seguito la vicenda (impossibile non farlo oggi…!), e c’era nel 2021 come vicesindaco della giunta Greco.
Torneranno le panche della legalità autorizzate nel 2021, al loro posto? Al sindaco ‘l’ardua sentenza’ come disse il poeta.
La lettera aperta dei residenti di Borgo Valentina sulle ‘panchine vaganti’, ha aperto una polemica infinita che, nel mondo della politica, finisce, come di consueto, con un invito a farsi da parte.
Il consigliere comunale Massimiliano Giorrannello del gruppo politico ‘Una buona idea’, che ha seguito la vicenda in prima persona e che è stato additato in quanto ‘reo’ di essere salito a bordo di un mezzo della Ghelas, risponde e fa chiarezza.
“Mi preme intervenire per fare chiarezza rispetto a post ed articoli di giornale che sono stati emessi nelle ultime ore. Lo ritengo doveroso per evitare strumentalizzazioni in quanto, ogni azione è stata effettuata al fine di garantire la corretta gestione del patrimonio comunale.
Alcuni residenti ci hanno più volte segnalato la presenza di soggetti in un’area del complesso residenziale borgo Valentina che disturbavano la quiete pubblica. È stata effettuata una verifica dagli uffici Comunali ed è emersa anche la presenza di panchine di proprietà comunale collocate in un’area privata e, soprattutto, prive delle necessarie autorizzazioni.
Si tratta di panchine che in origine erano state installate nel piazzale di fronte la Chiesa dei Cappuccini, poi temporaneamente rimosse durante il periodo del Covid e che ritorneranno al proprio posto. Tuttavia, la loro ricollocazione è avvenuta in un luogo che, ad oggi, non risulta essere di competenza comunale. Per quanto mi riguarda, desidero precisare che mi sono recato sul posto col mio mezzo personale e che, mi sono limitato a salire, per un breve tratto, sul mezzo della Ghelas esclusivamente per accompagnare gli operatori, che non riuscivano ad individuare l’area ove erano state posizionate le panchine.
Ritengo di non aver commesso alcun abuso o violazione e di aver agito nell’interesse della città. Garantire il corretto posizionamento degli arredi urbani e pubblici, soprattutto a valle di numerose segnalazioni effettuate dai cittadini, credo sia doveroso da parte di chi lavora giornalmente a fianco dell’ amministrazione in maniera del tutto proattiva. La vera domanda da porsi è semmai, chi ha collocato le panchine in quell’area nel 2020 senza le dovute autorizzazioni.
L’impegno, condiviso con l’amministrazione, è quello di installare le panchine in area comunale rispettando tutti gli iter autorizzativi e ridonare i beni ai cittadini.Mi auguro che questa mia dichiarazione possa spegnere ogni polemica e fare chiarezza su quanto realmente accaduto. Assicuro tutti i cittadini, tutti, che il mio operato è finalizzato solo a lavorare per il bene della mia amata città”.