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A tu per tu con i temi della criminalità diffusa

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Ragusa -L’Arma dei Carabinieri iblea promuove incontri con la cittadinanza sulle tematiche più importanti legate ai fenomeni di criminalità diffusa.

I Carabinieri della Stazione di Ragusa Ibla, con il loro Comandante, Maresciallo Capo Marco Valenzisi, presso la “Sala Parrocchiale Sant’Antonino” a San Giorgio e presso il Salone Parrocchiale della chiesa S. Maria di Lourdes nella frazione di San Giacomo, hanno incontrato la cittadinanza per due momenti di confronto e trattazione del sempre più emergente fenomeno delle truffe in danno delle persone deboli, che colpisce maggiormente gli anziani che vivono in parziale o completa solitudine.

Il Comandante di Stazione dei Carabinieri, dopo una breve presentazione delle caratteristiche principali con le quali il fenomeno criminoso viene mrsso a segno da malfattori senza scrupoli, ha risposto alle numerose domande dei cittadini intervenuti, che hanno ricevuto chiarimenti e consigli su come sia meglio comportarsi allorquando si dovesse incappare in simi spiacevoli trappole.

Ricordando a tutti che nessun pubblico amministratore, che vesta l’uniforme o meno, chiederebbe mai dazioni di denaro, né di persona né telefonicamente, il consiglio dei Carabinieri è sempre quello di non fornire mai a chicchessia soldi o oggetti di valore e di rivolgersi immediatamente ad un proprio familiare ed al numero di emergenza “112” qualora dovessero trovarsi destinatari di simili truffaldine richieste.

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Investimenti e risparmi: le soluzioni da valutare

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Con la crescente incertezza economica, sempre più risparmiatori si mettono alla ricerca di strumenti sicuri e redditizi per far crescere i propri risparmi. Investire, tuttavia, richiede attente valutazioni delle opzioni disponibili, nonché della consapevolezza verso fattori come il rischio, la liquidità e il rendimento.

Tra le soluzioni maggiormente apprezzate, per sicurezza e semplicità, troviamo il conto deposito. Questo strumento finanziario sta ottenendo un successo sempre maggiore presso i risparmiatori, tanto che appositi siti, come ad esempio Facile.it, permettono il confronto tra le tante proposte online, in modo da trovare con facilità e velocemente il conto deposito con i migliori rendimenti sulla base delle proprie esigenze.

Prima di prendere una decisione in merito tuttavia è importante conoscere i principali strumenti disponibili e cosa comportano. Questo tipo di operazioni, infatti, è soggetto a diverse percentuali di rischio, per le quali è cruciale una grande conoscenza personale del settore o l’appoggio a una consulenza esperta.

Conto deposito: sicurezza e rendimento garantito

Il conto deposito è uno strumento di risparmio dedicato a chi cerca una soluzione a basso rischio e con un rendimento sicuro. Sostanzialmente, è un conto in cui si deposita una somma di denaro con l’obiettivo di ottenere interessi, in genere superiori rispetto a un conto corrente tradizionale.

Uno dei principali aspetti del conto deposito è che, essendo protetto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, garantisce la sicurezza dei fondi fino a 100.000 euro per depositante. Questo lo rende una scelta interessante per coloro che sperano di far crescere i propri risparmi senza esporsi troppi ai rischi del mercato finanziario.

Esistono due tipi principali di conti deposito: quelli vincolati e quelli liberi. I conti vincolati bloccano i fondi per un periodo di tempo stabilito, offrendo tassi di interesse più alti come contropartita, quelli liberi, invece, prevedono la possibilità di prelevare il denaro depositato, ma prevede ovviamente diverse condizioni contrattuali. Alcune banche offrono anche conti deposito promozionali con tassi d’interesse più alti per i nuovi clienti, il che li rende attraenti per chi è alla ricerca di soluzioni di breve-medio termine.

Fondi comuni di investimento: diversificazione e gestione professionale

Anche i fondi comuni di investimento possono rappresentare un’opzione interessante per chi vuole diversificare il proprio portafoglio con gradualità e percentuali relativamente basse di rischio. Tramite un fondo comune, il denaro dei singoli investitori viene riunito e gestito da una società di gestione del risparmio (SGR) che investe in un portafoglio diversificato di azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari. Per tali caratteristiche, viene associato un rischio non elevato, cioè con oscillazioni meno impetuose e meno frequenti.

Esistono diversi tipi di fondi comuni, ciascuno con una strategia specifica. I fondi a reddito fisso, ad esempio, investono principalmente in obbligazioni e sono indicati per chi cerca stabilità e rendimenti moderati. I fondi azionari, invece, puntano sul mercato azionario e sono ideali per chi ha un orizzonte temporale più lungo e una maggiore propensione al rischio. Infine ci sono i fondi bilanciati, i quali combinano azioni e obbligazioni e offrono un discreto compromesso tra rischio e rendimento.

Buoni fruttiferi e PAC

I buoni fruttiferi postali sono strumenti di risparmio emessi da Poste Italiane e garantiti dallo Stato Italiano. Per questa loro natura sono considerati delle opzioni abbastanza sicure tra quelle disponibili per i risparmiatori e possono essere particolarmente interessanti per chi è disposto a mantenere il proprio investimento per molti anni.

I buoni fruttiferi sono esenti da spese di sottoscrizione e gestione e godono di una tassazione agevolata al 12,5% sugli interessi maturati.

Infine, per chi desidera costruire un portafoglio in modo graduale, i Piani di Accumulo del Capitale (PAC) possono rappresentare un’altra scelta interessante per chi ha una certa conoscenza del settore.

Con un PAC, si investe una somma fissa periodica in fondi comuni o ETF, acquistando più quote nei periodi di ribasso e meno nei periodi di rialzo. L‘obiettivo è quello di creare nel tempo un portafoglio diversificato.

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Nominata commissione per spettacoli ed eventi del Comune

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La polemica l’aveva sollevata il dirigente di Forza Italia Enzo Cirignotta accusando l’amministrazione di avere pubblicato un avviso rivolto a privati interessati ad organizzare eventi e spettacoli e di aver cambiato in corso d’opera il soggetto che avrebbe valutato le proposte passandolo da pubblico a privato. Dagli atti si legge questo.

Ma è stato corretto il tiro. Nominata la commissione pubblica. È presieduta dall’assessore Altamore e ne fanno parte l’assessore Di Cristina, la presidente della Commissione consiliare spettacoli Sara Cavallo, il componente Massimiliano Giorrannello, il dirigente del settore e come segretaria la signora Campo Cavallo.

E l’esperto da incaricare indicato nella determina? Pare che si tratti di un esperto per la parte contabile. Sul tavolo ci sono 200 mila euro concessi dalla Regione.

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Autostrada Siracusa-Gela:niente soldi per la bretella fino a Scicli e nemmeno per il tratto fino a Gela

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“I soldi per la bretella autostradale fino a Scicli della Siracusa Gela?  Avevamo ragione,  non ci sono più, come denunciamo da tempo. Ma noi non ci arrendiamo, questi soldi vanno trovati,  la Sicilia orientale ha un disperato bisogno di quest’ opera, certamente più utile del ponte o dei pericolosi inceneritori, che hanno sottratto oltre 2 miliardi per le opere dei siciliani”.

Lo afferma la deputata regionale del M5S Stefania Campo a conclusione dell’audizione tenuta  oggi sul tema in commissione Ambiente dell’Ars, a cui hanno preso parte  dirigenti dell’assessorato Infrastrutture, del Cas  e amministratori dei Comuni di Scicli, Vittoria e Gela.

“L’audizione che avevo chiesto – dice la deputata – ha ribadito quello che denunciamo da tempo: i dirigenti dell’assessorato, mandati dall’assessore Aricò, che evidentemente non ha avuto il coraggio di dirci queste cose in faccia, hanno confermato che non solo non ci sono i 300 milioni a più riprese promessi dall’assessore alle Infrastrutture, ma anche  350 milioni già finanziati dal governo Musumeci e ‘scippati’ per contribuire al finanziamento del ponte e degli inceneritori”

“A maggior ragione – aggiunge Campo – ad oggi non ci sono i fondi per il completamento dell’autostrada fino a Gela. Anche questi vanno trovati, come vanno trovati i soldi per pagare le imprese che fino ad oggi hanno lavorato e che il Cas non ha pagato perché non sono arrivati i soldi da Roma. Schifani si dia una mossa, o anticipando i fondi in Finanziaria, o interloquendo col governo centrale verso cui troppo spesso si è mostrato supino”.

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