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A Mazzarino domani festa per albero di Natale:indignate le dirigenti del Pd regionale

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“Siamo di fronte al negazionismo e alla distrazione di massa. Succede a Mazzarino, dove l’amministrazione comunale invita la cittadinanza a partecipare all’accensione delle luminarie e dell’albero di Natale, con musica e cotillon.

Una “festa”, quasi un mese prima, mentre nel resto d’Italia e nel mondo si celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un momento simbolico che assume una valenza ancora più importante ricordando l’atroce femminicidio di cui è stata vittima la giovane Giulia Cecchettin. Siamo indignate e sgomente al cospetto di una decisione, quella dell’amministrazione azzurra che guida Mazzarino, irrispettosa della vita e di tutte le donne”.

Lo dichiarano Cleo Li Calzi, Eleonora Sciortino, Giovanna Iacono, Glenda Raiti e Antonella Russo, componenti della segreteria regionale del Pd Sicilia.

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Attualità

Royaties del gas:Comune pronto a ritirare ricorso.Urge incontro con la Regione

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Il Comune di Gela si dice pronto a ritirare il ricorso relativo alla ripartizione delle royalties derivanti dall’estrazione di gas dal giacimento Cassiopea, a condizione che la Regione Siciliana prenda atto dei documenti ufficiali da Lei stessa emessi, che sanciscono il diritto dei territori interessati a ricevere le quote spettanti.

I riferimenti normativi che attestano tale diritto sono chiari e inequivocabili:
• Delibera di Giunta Regionale n. 227 del 20 aprile 2022
• Nota dell’Assessorato Regionale all’Energia (protocollo 2066-GAB del 6 aprile 2022) a firma dell’Assessore Baglieri
• Decreto Presidenziale del 2022
• Nota del Dirigente Generale dell’Assessorato all’Energia e ai Servizi della Pubblica Utilità della Regione Siciliana (protocollo 10.938 del 30 marzo 2022)
• Nota del Dirigente Generale dell’Assessorato all’Energia (protocollo 10.133 del 23 febbraio 2022)
• Nota del Ministero della Transizione Ecologica (protocollo 8.799 del 21 marzo 2022)
• Ulteriore nota dell’Assessorato Regionale all’Energia (protocollo 2.893 del 28 gennaio 2022)

Questi documenti stabiliscono che l’autorizzazione concessa a ENI per l’estrazione del gas nelle acque del Mediterraneo prevede una prescrizione fondamentale: la ripartizione delle royalties deve basarsi sui dati effettivi di produzione raccolti nel primo anno di attività, e non solo su dati estrapolati durante le prove di produzione. Tali dati confermano che il 76,87% dell’estrazione avviene all’interno delle acque territoriali italiane (entro le 12 miglia marine), mentre il resto si trova oltre tale limite.

Il Decreto Presidenziale del 2022 ha quindi costituito la base normativa che ha portato al rilascio di tutte le altre autorizzazioni e ha sancito il diritto della Regione Siciliana a percepire le royalties per questa attività estrattiva.

Grazie a un emendamento approvato all’ARS nel 2024, il Comune di Gela ha diritto a una quota di queste royalties sia in quanto area di approdo del gas e sede dell’impianto di trattamento, sia per la presenza della tubazione offshore che attraversa il territorio.

Da quasi un anno, nel territorio di Gela viene già lavorato il gas proveniente dal giacimento Cassiopea. Un territorio che sta dando tantissimo, non solo alla Regione Siciliana, ma all’intero Stato italiano. In un contesto globale segnato da guerre e dalla riduzione delle risorse naturali, Gela rappresenta oggi un polo strategico per la sicurezza energetica del Paese, fornendo gas in tutta Italia.Inoltre, va sottolineato che anche il gas libico approda nella nostra città, confermando il ruolo centrale di Gela nelle dinamiche energetiche nazionali e internazionali. Per questo motivo, l’attenzione delle istituzioni regionali deve essere massima”- dichiara il sindaco Terenziano Di Stefano.

“Ribadiamo con forza che il Presidente della Regione Renato Schifani e l’Assessore Regionale all’Energia Roberto Di Mauro devono provvedere con urgenza all’istituzione dei capitoli di bilancio per il trasferimento delle somme spettanti ai comuni.Allo stesso tempo, chiediamo con forza l’istituzione di un tavolo tecnico immediato per affrontare la questione in maniera strutturata e risolvere definitivamente questa problematica.Dal canto nostro – continua il sindaco di Gela – siamo pronti già da lunedì a ritirare il ricorso. Invito anche il collega di Butera a fare lo stesso, così da evitare lungaggini burocratiche che finirebbero solo per penalizzare i nostri territori. Ora la Regione faccia la sua parte e proceda con l’assegnazione delle royalties”.

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Flash news

L’ex assessore Totò Incardona potrebbe approdare a Grande Sicilia

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L’ex assessore Totò Incardona C’al debutto di Grande Sicilia, il movimento fondato dal triumvirato composto da Roberto Lagalla, Raffaele Lombardo e Gianfranco Miccichè.

Centrista di lunga data, Incardona conosce Lagalla per la militanza comune nell’ultimo. Oggi l’ex assessore che nonostante una pioggia di voti non ha centrato l’elezione in consiglio per la legge elettorale cerca una collocazione politica adatta per poter dare voce e spazio al suo vasto elettorato. Grande Sicilia composta da civici, autonomisti e democratici è un movimento che gli è congeniale. Deve anche strutturarsi nei territori, perciò ci potrebbe essere lo spazio giusto per le ambizioni dell’ex assessore. La sua adesione a Grande Sicilia ad oggi non c’è ma potrebbe arrivare entro qualche settimana.

C’è pure Totò Scerra, ex candidato a sindaco sostenuto da Incardona, ad essere interessato al progetto di Gran Sicilia in cui entrerà dalla porta di Raffaele Lombardo. Le strade di Scerra e Incardona si sono però divise dopo le elezioni. Ad Incardona interessa il centro che guarda verso destra.

A Enna c’era pure Terenziano Di Stefano che ha mosso i primi passi in politica con gli autonomisti di Raffaele Lombardo.

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Cucina

Vivere in campagna

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Vivere in campagna ha i suoi indiscutibili vantaggi. Tralasciando la retorica della vita bucolica, la cosa che più mi godo della campagna è il cibo che essa spontaneamente e gratuitamente ci offre. Frutta di ogni tipo, capperi d’estate, lumache che vengono fuori con la pioggia. Ma in primavera ci sono loro, i principi dei campi: gli asparagi selvatici. Raccoglierli è come mangiare patatine fritte, uno tira l’altro. Li vedi spuntare e fare capolino tra irti cespugli, vanno staccati sul gambo sulla parte ancora tenera. Raccolto il mio bel mazzetto non rimane che passare ai consigli dello Chef.

Cosa farne? Un bel risottino? Scelta magnifica. Passarli al burro e usarli come contorno per una sanguinolenta bistecca? Mica fate peccato. Ma secondo me la loro “morte” più nobile è con l’ovetto. Viva la semplicità. Qualcuno diceva che le cose semplici sono il rifugio della gente complicata. Può darsi. E allora un cipollotto novello affettato a rosolare in una noce di burro ed un giro d’olio evo. Anche uno spicchio d’aglio schiacciato che poi andremo a togliere.

Mettiamo gli asparagi lavati e tagliati alla meno peggio. Un pizzico di sale ed uno di pepe, se la gradite anche una punta di peperoncino. Bastano davvero pochi istanti. A questo punto rompete un ovetto nel padellino. Un pizzico di sale ed una generosa spolverata di parmigiano reggiano, mettete il coperchio a fuoco dolce giusto un minuto e mezzo per fare sciogliere il formaggio, il tuorlo deve rimanere assolutamente fondente. Mezzo chilo di pane croccante appena sfornato al panificio. Questa la chiamo felicità.

Chef Totò Catania

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