Mentre le strade di Gela sono costellate di buche continuano gli annunci di quel che sarà. Oggi è stato definito l’iter per l’acquisizione di due porzioni di suolo demaniale che rientrano nel piano di intervento per la riqualificazione del lungomare Federico II di Svevia. È chiaro che sia un grande progetto che si trascina da dieci anni ma i piccoli lavori restano al palo. L’area presa in esame oggi è quella antistante il lido “La Conchiglia” e dello spazio a ovest del pontile sbarcatoio. La procedura è stata definita nel corso di una videoconferenza che ha visto la partecipazione del sindaco, Lucio Greco, del dirigente dei Lavori pubblici, Tonino Collura e della dirigente della struttura territoriale dell’Ambiente di Agrigento e Caltanissetta per la Regione Siciliana, Olimpia Campo.
«Questo importante passo in avanti – dice il sindaco – consente di procedere speditamente alla definizione del progetto definitivo e cantierabile per la riqualificazione del lungomare, nel tratto compreso tra il pontile sbarcatoio e la rotonda lido “La Conchiglia”. Un intervento nel quale l’amministrazione comunale che presiedo ha sempre creduto e per il quale si è spesa e continua a lavorare con il massimo impegno».
Appena sarà completata l’acquisizione delle due porzioni di suolo demaniale, l’amministrazione comunale potrà indire la conferenza di servizi per l’approvazione in via definitiva del progetto. Per l’intervento è già disponibile un finanziamento di circa 3,5 milioni di euro gravante sul Fondo di Riqualificazione territoriale.
Prima d’ora erano già state acquisite le aree degli ex stabilimenti balneari “Eden” e “Conca d’Oro”, le cui strutture murarie verranno abbattute.
«La riqualificazione del lungomare – afferma il sindaco – è obiettivo prioritario di questa amministrazione. L’intervento, una volta completato, darà un’ulteriore boccata d’ossigeno a commercianti ed esercenti che hanno creduto e investito nelle loro attività. Tale progetto, in uno all’inizio dei lavori per la realizzazione del Museo della Nave e all’ultimazione del Museo “Eschilo”, rappresenta un’ azione reale di sviluppo della città e di valorizzazione del turismo, segnatamente del turismo archeologico».